mercoledì 18 luglio 2007

No all'acqua in bottiglia

l'acqua è un bene prezioso, non sprecarla


Il quotidiano " Repubblica" ha fatto analizzare i campioni presi dai rubinetti di 9 città Italiane e tutte sono state promosse. Oggi pubblica un'intervista a Raul Martini, responsabile della divisione ecologia della Conal, la società che ha assemblato i dati provenienti dai vari laboratori e li ha incrociati con quelli forniti dalle ex municipalizzate.
Nell'articolo si legge "Mentre gli italiani fanno la coda nei supermercati per mantenere il record mondiale degli acquisti di acqua minerale, dai loro rubinetti esce un'acqua che non solo rispetta i parametri di legge sulla potabilità, ma che spesso ha fatto registrare vistosi miglioramenti sul piano della qualità. "
Per quanto riguarda Roma dice che è una città che tradizionalmente vanta acquedotti di grande qualità, tanto da essere stata la prima a ipotizzare d'imbottigliare l'acqua pubblica. "Nella capitale si usano varie fonti, anche sorgenti di acqua gasata", continua Martini. "Certo, c'è molto calcio e magnesio ma questo è un problema per le lavatrici, non per gli esseri umani. Il mito dell'acqua super leggera, tanto rarefatta da sembrare eterea, è un falso sanitario. In assenza di specifiche patologie, come ad esempio i calcoli, un'acqua con una buona quantità di calcio va bene per tutti, ed è particolarmente raccomandabile per i bambini, per le donne in gravidanza e per chi soffre di osteoporosi".

Mi sembra non ci sia nient'altro da aggiungere. Quindi: basta acqua in bottiglia! Rispettiamo l'ambiente, le bottiglie di plastica lo danneggiano enormemente, sia perchè per produrle e trasportarle si consuma petrolio e si produce inquinamento, sia perchè in genere non vengono riciclate. Inoltre l'acqua bevuta dalle bottiglie di plastica rischia di contenere la plastica stessa (PET), per cui non mi sembra proprio che possa dirsi più salutare, anche se con tanta pubblicità finora ce l'hanno fatto credere (ma lo sappiamo è il potere dei mezzi di comunicazione).
Spero che tutti i lettori di questo Blog che non lo fanno già, da domani acquistino una bella bottiglia di vetro (alla Upim costa sui 2-3€) e comincino a bere da lì!

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Avete notato che se riempite una bottiglia dal rubinetto e la lasciate per qualche giorno alla luce iniziano a formarsi delle alghe? perchè lo stesso non succede per l'acqua imbottigliata (che a volte rimane per mesi al sole)? non pensate che oltre al PET ci beviamo anche un pò di OTTIMO anti alghe???

francesca ha detto...

Io sono già due anni che bevo acqua del rubinetto perchè avevo già letto a suo tempo (purtroppo non mi ricordo dove) dell'ottima qualità della stessa. Purtroppo un dubbio mi assale: come mai dopo aver spinto i milioni di italiani a comprare acqua imbottigliata grazie ad una campagna mediatica di alcuni anni fa che insinuava la presenza di un'altissima quantità di cloro e residui di metallo nei vari acquedotti (chi più, chi meno), ora è partita quest'altra campagna mediatica all'inverso? Ci si prepara forse ad una bella privatizzazione con conseguente aumento dei costi dell'acqua che a quel punto saremmo tanto contenti di pagare visto che ci forniscono un'ottima acqua da bere e risparmiamo l'acqua minerale?

Martina ha detto...

Gianluca, potrebbe essere cloro.
In piscina per prevenire le alghe non si mette l'antialghe ma cloro (e si bilancia il PH con dell'acido mi sembra), comunque mi hai incuriosito, stasera ci provo anche io.

Francesca, non credo che avremo scelta tra alcuni anni, perchè l'acqua sarà talmente scarsa che c'è rischio che lo stato nazionalizzi tutte le fonti d'acqua. Almeno così ho sentito dire.
Sarebbe da fare adesso una campagnia che ponga fine agli sprechi dell'acqua in agricoltura, negli acquedotti (come il Pugliese che ho letto perde il 75% dell'acqua che trasporta), ecc.
Poi perchè quando tiriamo l'acqua del gabinetto, scusate, deve essere acqua potabile??? Non si potrebbero fare degli impianti per cui si riutilizza l'acqua sporca del lavandino della cucina? magari solo filtrata.

Anonimo ha detto...

Ottima idea (direi geniale) quella del riutilizzo dell'acqua di scarico del lavandino (i residui di sapone avrebbero oltretutto funzione anticalcare oltre che detergente), ma finchè l'acqua resterà a buon mercato è improbabile qualcuno investa in un progetto del genere, seppur così intelligente. Anche se il costo è esiguo, l'acqua è un bene troppo prezioso per essere sprecato! Certo è che in caso di un aumento si darebbero da fare. Per l'invito ad abbandonare l'acqua minerale... dovrei disintossicarmi (il PET forse crea dipendenza?), al momento vado personalmente (una volta al mese) a rifornirmi di minerale presso la sorgente, riutilizzando le bottiglie.
Un piccolo passo... ma questo post mi ha fatto riflettere.

Anonimo ha detto...

Cara Martina oltre al cloro in piscina ci mettono anche l'anti alghe
lo so per certo perchè in un complesso dove vivono diversi amici miei vedevo con i miei occhi quando all'orario di chiusura(proprio perchè non è possibile fare subito dopo il bagno) l'addetto alla piscina metteva l'antialge (se non ricordo male ogni 15 giorni)... ma scusa ...ma che prova vuoi fare?

esiste già un sistema per riutilizzare l'acqua di scarico del lavandino per lo sciacquone ed è anche abbastanza semplice, una piccola pompa un piccolo serbatoio di accumulo,...lo si può fare anche in casa :)

Martina ha detto...

Ciao Gianluca,

Volevo fare la prova di mettere l'acqua del rubinetto e in bottiglia al sole e vedere cosa viene fuori dopo un po' :-)

L'antialghe si mette spesso nelle piscine condominiali perchè quando ci sono piu' utilizzatori di una piscina l'acqua si sporca di piu' e inoltre quando l'acqua sta molto al sole dopo qualche mese nascono le alghe.
Se la piscina è usata da pochi ed è tenuta bene pero' questo trattamento d'urto si puo' evitare mantenendo ben bilanciato il ph, lavando spesso il fondo, filtrando ecc ecc. (ebbene si' nel tempo libero pulisco piscine)