venerdì 7 dicembre 2007

Luce sul campo rom di Via di Ponte Mammolo

Oggi Leggo ha pubblicato finalmente l'articolo che tanto aspettavo. In questo si chiarisce che gli sgomberi dei giorni scorsi hanno riguardato sì baracche abusive nella zona di Ponte Mammolo, ma che queste si trova(va)no a poche centinaia di metri da quello che in realtà è il maggiore campo-rom della zona di Ponte Mammolo, cioè l'insediamento situato alla fine di Via di Ponte Mammolo.
Finalmente inoltre si è scritto dei fumi che questi campi generano, a causa dei costanti incenerimenti a cielo aperto dei rifiuti praticato dagli occupanti del campo. Fumi che non sono solamente maleodoranti, come riporta purtroppo Leggo, ma anche nocivi per la cittadinanza, in quanto bruciare rifiuti indifferenziati produce diossina, sostanza volatile, altamente cancerogena.

L'articolo riporta anche che "Dai vigili urbani del V Gruppo lunedì partirà un censimento per identificare chi, tra i nomadi accampati in via di Ponte Mammolo, ha il diritto di rimanervi e chi invece, la stragrande maggioranza, si è insediato negli anni abusivamente". Questa notizia mi stupisce, dal momento che l'Ama da me interpellata sul problema dell'incenerimento dei rifiuti, mi aveva risposto di non poter dotare il campo di cassonetti in quanto [completamente] abusivo.

Qual'è allora la verità? Questo è un campo autorizzato, almeno in parte, oppure è abusivo?

AGGIORNAMENTO del 10 Dicembre '07: Da questa mattina, enormi ruspe sono all'opera, accompagnate da agenti della Polizia Municipale, per 'bonificare' l'area.

AGGIORNAMENTO dell' 11 dicembre '07: Anche oggi, tutto il giorno, ruspe e camion sono stati al lavoro nel campo. Impegnati Polizia Municipale, Atac, Vigili del Fuoco. Si sono visti fumi uscire dall'ex campo nomadi. I nomadi sembrano tutti sfollati (ma dove sono andati?)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ottimo lavoro Marty! Sei tutti noi!

PS: e non si dica che siamo razzisti se vogliamo una migliore città con regole e doveri uguali per tutti, stranieri ed italiani!

Martina ha detto...

Grazie, Romacogitans.

Forse ad una prima lettura la mia azione potrebbe passare per razzista, ma chi conosce me e questo blog credo che abbia capito che non sarebbe da me(ma quando mi si inquina l'aria e l'ambiente proprio di fronte al naso non riesco a non reagire!).

Vedremo cosa succederà la prossima settimana..

Adesso vado a fare un'altra foto del rogo che sto vedendo in questo momento dalla finestra del mio ufficio (sigh).

Anonimo ha detto...

Insomma, una pagliacciata. Hanno abbattuto 2 baracche e ne hanno lasciate mille.

Ora però vorrei fare uan considerazione. I ROM che ci sono a Roma vengono principalmente dalla Romania. Le loro mete preferite sono Italia e Spagna, principalmente per ragioni linguistiche. Il rumeno è infatti l'unica lingue dell'Est Europa di origine neolatina. Io mi chiedo una cosa: l'Europa ha dato alla Spagna 52 milioni di euro per risolvere il problema ROM, alla Bulgaria 30 milioni e alla Romania altri 30 milioni. All'Italia NIENTE. Perchè "l'Italia non ha mai chiesto questi fondi". Sono parole di Barroso rilasciate in una intervista a Repubblica.
Il giorno dopo queste folli dichiarazioni l'equivoco viene chiarito: Prodi a Bruxelles riferisce a Barroso che "l'attuale governo ha chiesto nel 2006 i fondi UE relativi al 2005 per l'emergenza ROM".

Bene, equivoco risolto. I progetti ci sono: quando arrivano i soldi?
Non è possibile che l'Italia sia l'unica nazione in Europa a non ricevere fondi pur essendo la nazione in assoluto più colpita dal fenomeno.