mercoledì 31 dicembre 2008
Auguri di Buon Anno
martedì 30 dicembre 2008
Con il WWF contro l'abbattimento dei cervi nel Parco dello Stelvio
INVIAMO UNA MAIL DI PROTESTA ALLE AUTORITA':
Egregi Signori,
Chiedo la revoca immediata del provvedimento del Consiglio del Parco Nazionale dello Stelvio che prevede l'uccisione di 1.765 cervi all'interno del parco da parte dei cacciatori locali. Il Parco Nazionale è un patrimonio dell'umanità intera, creato per conservare la natura, per consentire agli animali di vivere tutelati e per dare ai turisti la possibilità di conoscere ambienti ed animali tipici del luogo. La gestione corretta di un parco deve garantire le finalità di conservazione della natura e di educazione di tutti i cittadini. Prendere provvedimenti che tradiscano queste finalità, come l'abbattere animali dentro il parco, permettere a cacciatori di sparare dentro il parco e creare disturbi agli animali per anni sono prova di cattiva gestione e di cattiva amministrazione del territorio protetto.
Indirizzi email a cui inviare la protesta:
Presidenza@postacert.regione.lombardia.it; segr.presidente@consiglio.regione.lombardia.it; info@stelviopark.it; info.tn@stelviopark.it; info.bz@stelviopark.it; presidente@provincia.bz.it; lorenzo.dellai@provincia.tn.it; pietro_lenna@regione.lombardia.it; Massimo_ponzoni@regione.lombardia.it
Maggiori informazioni qui.
sabato 27 dicembre 2008
Metroroma: quale considerazione per i disabili?
Peccato che poi il 24 sia andata ben diversamente:
Arrivati sul posto:
1) Il citofono non funzionava,
2) L'addetto della Metro non si trovava,
Mi chiedo quale sia il "controllo" che il servizio clienti della Me.Tro ha fatto quando li avevo chiamati per sapere se la pedana funzionava..avranno usato una di quelle palle che danno la risposta, dopo che le scuoti!!
mercoledì 24 dicembre 2008
Invito da Legambiente
martedì 18 novembre 2008
Abbattuti i tradizionali pini di Piazza Venezia
Questa mattina all'alba, con un intervento rapido, brutale e vile, l'mpresa che sta conducendo i lavori per la Metro C ha abbattuto i pini che hanno caratterizzato per più di un secolo il profilo della Piazza Venezia. E' un atto di una violenza inaudita, perché avvenuto nel disprezzo più assoluto degli accordi che sono stati presi, meno di una settimana fa, nel corso di un incontro che ha riunito intorno a un tavolo i rappresentanti delle istituzioni comunali e municipali, le associazioni dei cittadini e l'impresa appaltatrice. Dal confronto delle diverse posizioni era emersa la necessità di approfondire la questione, e la decisione, garantita dall'assessore all'ambiente De Lillo, di sospendere l'abbattimento degli alberi. Si era riconosciuto, infatti, che l'esigenza di approfondire gli scavi archeologici in quell'area, al prezzo dell'abbattimento degli alberi, era una scelta culturale che andava meditata più profondamente, e che valeva la pena, perciò, di avviare un dibattito. Non a caso, questo dibattito ha trovato riscontro sulla stampa locale e nazionale, a dimostrazione del fatto che quello che è stato chiamato il dissidio fra natura e cultura non era tema che si potesse risolvere a colpi di sega elettrica.
Ma la scelta di procedere alle decisioni in modo democratico, dando spazio alle opinioni diverse, era evidentemente soltanto un inganno. Era un'illusione credere che il decisionismo becero di questa amministrazione comunale avesse imparato a considerare legittime le obiezioni sollevate dalle autorità del Primo Municipio, che rappresentano direttamente la popolazione residente sul territorio. La politica della sega elettrica, applicata in disprezzo degli accordi presi e senza neanche una comunicazione inviata alle altri parti che avevano preso parte all'accordo, non è che una declinazione moderna dello stesso atteggiamento che tante volte si era manifestato proprio in quella stessa piazza Venezia. L'apprendistato politico del Sindaco è noto a tutti, e nonostante le gite ad Auschwitz e i proclami di democrazia riemerge con prepotenza quando interessi economici forti impongono i propri tempi e i propri metodi.
I pini che giacciono sul selciato di piazza Venezia sono vittime della violenza ottusa e del potere insensibile di chi non ha imparato che qualche giorno di ritardo nei lavori è un prezzo che si deve pagare volentieri al rispetto degli accordi e alle ragioni del dialogo. I pini, infatti, caratterizzano il profilo della piazza come molti altri interventi edilizi che ne hanno costituito il volto dopo l'unità d'Italia: l'altare della Patria, il palazzo delle assicurazioni, la stessa via della Conciliazione, si sovrappongono agli strati antico e medievale e condizionano fortemente la fruibilità dei tesori archeologici che si trovano sotto il livello stradale. Sostenere che proprio quei dieci pini costituissero l'ostacolo agli scavi archeologici è del tutto ridicolo. Il problema del rapporto di Roma con il suo passato è molto più complesso, e per questo aveva bisogno di un approfondimento più ampio.
Ma le argomentazioni culturali sono estranee al nostro sindaco almeno quanto quelle democratiche. Calpestare gli accordi con i rappresentanti dei cittadini o calpestare le idee di chi riflette sul rapporto fra storia, natura e urbanistica è per Alemanno facile quanto avviare una sega a motore.
Lottare per i pini di piazza Venezia significa dunque lottare per la democrazia e la cultura. Alemanno sappia che l'impegno di chi ha ricevuto un mandato dai cittadini non si fermerà di fronte al suo decisionismo violento, perché chi ha difeso gli alberi stava difendendo la ragione, e non cederà di fronte alla forza e all'inganno.
domenica 9 novembre 2008
Finalmente la differenziata porta a porta..
Questo a mio avviso è sconveniente perchè, dal momento che in genere tali buste non sono trasparenti gli operatori potrebbero non capire che tipo di rifiuto contengono; alcuni consegnano, infatti, la carta in buste di plastica (!), altri, non trovando più posto nel trespolo, potrebbero lasciare i propri rifiuti -indifferenziati- accanto allo stesso, facendoli confondere con la differenziata. Inoltre, quando i trespoli sono posizionati, per mancanza di spazi interni, fuori dai portoni, si finirebbe comunque per avere spesso la visione di buste varie di rifiuti per terra.
Una soluzione potrebbe essere quella di emanare un regolamento su tutto il territorio romano secondo il quale la differenziata multimateriale, per esempio, vada conferita solo ed esclusivamente in buste di un certo colore, per esempio quelle verdi della spazzatura domestica (acquistabili in tutti i supermercati), pena la non raccolta della stessa da parte degli operatori Ama e una multa all'utenza responsabile. Lo stesso dicasi per la raccolta della carta, che dovrebbe essere fatta solo in buste di carta o scatoloni di cartone.
A proposito di sanzioni, qualche giorno fa l'Ama mi ha informato che, in seguito ad una mia segnalazione, è stato finalmente multato un ristorante responsabile, da oltre un anno, di un quotidiano deposito di rifiuti per terra.
Un grazie all'Ama per la collaborazione e speriamo che altri cittadini prendano esempio per effettuare segnalazioni di questo tipo.
sabato 8 novembre 2008
Solidarietà a Massimo Miglio, rimosso dall'incarico dal Sindaco Alemanno
"Aveva detto che non lo avrebbe toccato. Aveva detto che Massimo Miglio, capo dell’ufficio comunale contro gli abusi edilizi, godeva della sua piena fiducia. Aveva detto, quando il 10 ottobre Repubblica anticipò l’intenzione del Campidoglio di rimuoverlo, che «la notizia era destituita di ogni fondamento». Ebbene, un mese dopo, il sindaco Alemanno ha cambiato idea. Ieri l’incarico all’uomo che da un decennio incarna il peggiore degli incubi per i furbetti del mattone è stato revocato. Con un fax.
(..) le funzioni di contrasto all’abusivismo edilizio (ma non l’ufficio, che era nel gabinetto del sindaco ed è stato soppresso) sono state trasferite in capo all’assessore all’Urbanistica Marco Corsini. Che si affretta a spiegare: «Si tratta di una precisa scelta di potenziamento della lotta all’illegalità». Peccato non la pensino così neppure le associazioni ritenute assai vicine all’attuale amministrazione.
Parla di «cattivo segnale », quella degli Abitanti centro storico: «Miglio in questi anni ha svolto un compito a difesa del patrimonio Roma, pestando anche piedi importanti». Ne chiede la riconferma Italia Nostra, definendo «grave e ingiustificabile» l’accaduto e augurandosi «vivamente che il sindaco non ne sia stato messo al corrente». Dovranno ricredersi. Alemanno sapeva tutto: «Non c’è alcun atto censorio nei confronti del geometra Massimo Miglio e la lotta all’abusivismo edilizio continuerà con più determinazione di quanto è stato finora fatto» replica in serata.
(>>continua a leggere)
Il 13 Novembre manifestiamo contro il nuovo inceneritore romano
La procura indaga, i carabinieri riscontrano irregolarità, i vigili lamentano mancanza di sicurezza, l'amministratore delegato della discarica viene condannato al carcere, i promessi controlli ambientali nella Valle Galeria non sono ancora stati effettuati pur essendoci una raffineria, la discarica piu' grande d'Europa (e che l'Europa dichiara non a norma), delle cave e un inceneritore per i rifiuti ospedalieri.
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Nel riquadro: Manlio Cerroni
venerdì 7 novembre 2008
VII° edizione dello Zetafestival
martedì 4 novembre 2008
Giovedì 6 novembre tutti in piazza a favore del prolungamento del Tram 8
Finora sono state raccolte più di 1000 firme. Anche se è un ottimo risultato, il progetto rischia di non essere più realizzato, infatti, nei lavori di ripavimentazione attualmente in corso su via Nazionale, non si sta tenendo conto dell’inserimento dei binari tranviari, come precedentemente stabilito e si sta assistendo ad una vera e propria rivoluzione delle corse degli autobus nel centro di Roma
Per questo, giovedì 6 novembre, dalle ore 10.30 alle ore 12.00, Legambiente sarà a Piazza della Repubblica, incrocio Via Nazionale, lato Santa Maria degli Angeli, con le firme raccolte per consegnarle all’assessore Marchi, invitato per l’occasione.
Partecipate numerosi a questo appuntamento.
Confermate la vostra presenza a:
Maria Domenica Boiano
Legambiente Lazio
Viale Regina Margherita 157, 00198 Roma
tel. 06/85358051-77, fax 06/85355495
e-mail: legambiente.boiano@email.it;
www.legambientelazio.it
venerdì 3 ottobre 2008
Grazie Comandante Buttarelli
Ricevo e pubblico:
Merito del Comandante è stata infatti la recente installazione di alcune strutture di plastica (vedi foto 1) all'incrocio tra Via Cadore e Via Liguria, per far sì che chi viene da Via Liguria (fuori dalla ZTL) svolti in Via Cadore come dovrebbe e non possa proseguire invece diritto (in contromano) lungo Via degli artisti andando a finire così dentro la ZTL.
In realtà il giorno dopo questa installazione, alcuni furbi avevano già pensato a come fare per eliminare l'impedimento alle loro scorrettezze (vedi foto 2 e 3): ed infatti la parte finale della struttura era stata spostata. Avvertita la Municipale, il I° Gruppo è prontamente intervenuto per ripristinare la loro forma originale.
Speriamo adesso che questa possa essere sostituita da qualcosa di più pesante, magari in cemento, perchè con alcuni nostri concittadini le dissuasioni "leggere" non sono sufficienti.
Grazie,
Giovanni."
AGGIORNAMENTO: ecco (a fianco) come la PM ha protetto i jersey:
lunedì 29 settembre 2008
Salviamo la Santa Famiglia: domani sit-in a Largo Chigi
Marrazzo ha infatti decretato che, nell'ambito di un piano che prevede la soppressione di 1500 posti letto nella sanità laziale (di cui 1140 nelle strutture private accreditate) vengano eliminate le convenzioni a circa 30 diverse cliniche, tra cui appunto questa.
In base a questo decreto, la casa di cura in questione, come le altre incluse nel "piano-Marrazzo", avrebbe tre mesi per trasformarsi in casa di riposo per anziani. Riconversione peraltro alquanto difficoltosa in un tempo così breve, come mi ha spiegato la Dottoressa Elga Rizzo, Direttrice Sanitaria della Santa Famiglia. In ogni caso la struttura cosi com'è scomparirebbe, insieme al suo ottimo reparto di maternità.
La Santa Famiglia vanta infatti un reparto di neonatologia d'eccezione, in cui viene adottato il rooming-in, cioè si lascia il neonato sempre con la madre (cosa che è molto piu' costosa e complessa da gestire rispetto a tenerlo in un nido, per esempio di notte, ma offre garanzie maggiori per l'allattamento oltre ad un maggior rispetto dei tempi personali di ogni neonato,) inoltre la casa di cura garantisce un'assistenza al bambino e alla madre, dopo la nascita, 24 ore su 24, gratuita (sperimentata personalmente ed ottima).
Io sono la prima a dire, in genere: risparmiamo, eliminiamo gli sprechi, soprattutto quando ricadono a carico della collettività. Però in questo caso non sembra che questo decreto abbia come finalità un risparmio per lo Stato; infatti la Santa Famiglia si paga gli stipendi del personale da sola (circa 200 persone tra medici, infermieri, ostetriche, ecc.) ed il resto lo riceve a prestazione dallo Stato, sulla base dei DRG che comunque questo pagherebbe ugualmente (e per lo stesso importo) se i parti avvenissero in un altro ospedale.
Quindi perchè farla chiudere?
Martedì 30 Settembre dalle 13.00 alle 18.00 si terrà un sit-in a Largo Chigi indetto dall'AIOP, Associazione Italiana Ospedalità Privata, per difendere le strutture convenzionate coinvolte ed i loro 2700 dipendenti dal licenziamento.
Se chiuderà questa clinica vi sarà un danno per tante persone, a partire dall'utenza futura ma anche per chi vi ha partorito (che non avrà più l'assistenza postnatale).
Un grazie a Degradodiroma, Dellevittorie e a Biscoteca che hanno gentilmente dato spazio alla notizia.
Per protestare contro questa chiusura potete scrivere a Marrazzo usando questo indirizzo email: dilloamarrazzo@regione.lazio.
AGGIORNAMENTO: la Casa di Cura Santa Famiglia non ha chiuso e sembra scongiurata per ora una chiusura del reparto maternità (per dettagli leggere la comunicazione dello Staff di Marrazzo nei commenti a questo post). Spero che le future mamme romane tornino a scegliere questa struttura per il parto, in quanto ultimamente - essendosi diffuso il timore di una sua prossima chiusura- il reparto maternità si presentava deserto.
sabato 20 settembre 2008
Mobility DAI: oggi alle ore 17.00
Da Romapedala ci segnalano che oggi alle ore 17.00 si terrà la prima mobilitazione per la sicurezza stradale cittadina, organizzata nell’ambito delle iniziative promosse in occasione della settimana europea per la mobilità. Si sfilerà per le vie del centro a piedi e in bicicletta per chiedere maggiore sicurezza sulle strade e sensibilizzare cosi quanti più cittadini possibili, una marcia colorata e pacifica partirà dal Colosseo per raggiungere Piazza Navona attraverso le vie del centro finalmente libere dal traffico automobilistico.
Nelle metropoli lo spazio riservato ai pedoni si restringe di anno in anno, cancellato per far posto a nuove aree cementificate destinate a parcheggi e centri commerciali. Nella Capitale la mobilità non è sostenibile: le piste ciclabili sono poche, del tutto insufficienti alle richieste dei cittadini e spesso prive di una manutenzione adeguata. Ad aggravare la situazione si aggiunge l'inciviltà di molti "motorizzati" che non curanti delle minime regole del codice stradale rendono la nostra città un luogo insicuro anche per una semplice passeggiata. Troppo pochi i vigili urbani incaricatidi presidiare incroci e piazze ad alto scorrimento, spesso incapaci di governare un ampia fetta di popolazione metropolitana digiuna di educazione stradale. Strisce pedonali a volte sbiadite completano un quadro scoraggiante, per giunta caratterizzato da una mobilità in tilt.
Questo desolante scenario di carenze e di illegalità diffusa e non contrastata, quello di una città pensata per le automobili e non per le persone, genera, ogni giorno, 1 morto e 70 feriti per incidenti stradali (fonte: ACI – Dati riferiti al 2006) e nei cittadini un forte senso di disagio e paura. A risentire in modo particolare di questa situazione sono le fasce più deboli della società: bambini, anziani, persone con handicap, ma è la cittadinanza intera a soffrire di questo malessere.
Chiamiamo a raccolta i cittadini di Roma e tutte le persone che vivono quotidianamente la città in sostegno della nostra battaglia per il cambiamento, con la volontà di dare un segnale forte che rompa con il lassismo del passato e segni l’inizio di un lavoro costruttivo e propositivo. Crediamo nella collaborazione tra cittadini e amministrazione pubblica dunque auspichiamo in una futura intesa tra chi abita le nostre città e chi le governa, nel rispetto della sicurezza, della protezione ambientale e del patrimonio, nella tutela della salute dei cittadini.
Per maggiori informazioni:
Giacomo Elia: 328 0544103 - 06 70613444
Sito internet: http://www.bicyclemobilityforum.org
Per adesioni: info@bicyclemobilityforum.org
giovedì 11 settembre 2008
MiglioraRoma su Repubblica
venerdì 5 settembre 2008
Sabato 6 Settembre manifestazione contro il parcheggio del Pincio
Questa mattina 4 settembre il Corriere della Sera ha ospitato una lettera dell' On. Walter Veltroni sulla questione del Parcheggio del Pincio, titolata "Pincio, va sconfitta la cultura del no" collocandola non nella Cronaca di Roma ma addirittura in prima pagina!
Veltroni afferma che "…barbarie è dire no..", che la vicenda del "..parcheggio del Pincio è diventata il sintomo di un modo di affrontare le questioni pubbliche, nel nostro paese che contrappone la cultura del fare, della pazienza, della concretezza, alla cultura del gridare, dei veti, della disinformazione….".
Veltroni è intervenuto per sostenere il Sindaco Alemanno nel trovare gli argomenti, culturali e politici necessari per giustificare una decisione a favore del Parcheggio, non coerente con ciò che ha detto in campagna elettorale E' intervenuto per impedire che un NO AL PARCHEGGIO apra una crisi profonda e pericolosa in quel partito del fare che non ha simbolo ma che, trasversalmente presente in tute le forze politiche della passata e presente legislatura, è stato l'artefice reale del "modello Roma" e che in esso si riconosce politicamente e culturalmente.
Lo ha fatto perché sa che nel suo "Modello Roma" tutto si tiene. Se non si farà il parcheggio sotto il Pincio domani sarà impossibile farne altri, come vorrebbero, sotto gli altri colli della città, o realizzare un sottopasso per le auto a lungotevere Ripetta, sarà più difficile probabilmente edificare nuovi milioni di metri cubi di cemento privi di servizi e strutture attorno a faroinici centri commerciali, oppure costruire altre autostrade come la Roma–Latina invece di nuove ferrovie suburbane.
In vista della decisione che il Sindaco dovrà assumere martedì 9 settembre p.v.
SULLA TERRAZZA DEL PINCIO E' CONVOCATA UNA MANIFESTAZIONE NEL CORSO DELLA QUALE SARA' PRESENTATA ALLA STAMPA E AGLI ALTRI ORGANI DI INFORMAZIONE LA LETTERA APERTA AL SINDACO GIANNI ALEMANNO (RIPORTATA QUI), SOTTOSCRITTA DA ASSOCIAZiONI E COMITATI DI QUARTIERE, PER CHIEDERE CHE NON SIA REALIZZATO IL PREVISTO PARCHEGGIO NELLA COLLINA DEL PINCIO.
VI CHIEDIAMO DI INTERVENIRE NUMEROSI, DI DIFFONDERE L'INIZIATIVA, E DI CHIEDERE AL VOSTRO COMITATO, SE ANCORA NON LO HA FATTO, DI SOTTOSCRIVERE LA LETTERA IL PRIMA POSSIBILE.
Mario Attore, Marcello Paolozza
giovedì 4 settembre 2008
Firmiamo la petizione per salvare il Pincio
Testo della petizione (il grassetto è aggiunto):
L'amministrazione comunale di Roma, sfruttando proprio la mancanza di alberature, vorrebbe iniziare a scavare la collina per ricavarne sette piani di parcheggi per un numero complessivo di 726 posti auto. Lungo gli eleganti emicicli che salgono intorno alla sistemazione della terrazza saranno realizzate le rampe di accesso carrabile al parcheggio; nella terrazza saranno invece sistemate le uscite pedonali. La pavimentazione della terrazza verrà invasa da griglie di sicurezza e da impianti di aerazione.
Uno dei luoghi storici più belli del mondo sta dunque per essere manomesso e deturpato per sempre.
E' stato affermato che il parcheggio servirà a togliere le auto dal Tridente barocco della città, a pedonalizzarlo. Non è vero. Bastano pochi dati per confutare questa tesi: nel centro storico di Roma risiedono ancora circa 100mila abitanti. Nell'area del tridente barocco, su cui si sono concentrate le attenzioni per la realizzazione del parcheggio, ce ne sono 30mila. Con gli indici di motorizzazione di Roma (un'automobile per abitante, come noto), significa almeno 30 mila veicoli. Sarebbero necessari più di 60 ettari di superficie scoperta destinata a parcheggio, una dimensione grande come l'intera estensione di villa Borghese.
Ma non è soltanto dal punto di vista dimensionale che i conti non tornano. Il 70% dei posti auto verrà infatti venduto sul mercato immobiliare e il 20% è destinato all'affitto per periodi lunghi: è evidente che verranno acquistati da coloro che lavorano in centro storico richiamando così ulteriore traffico automobilistico. Per fare una volgare speculazione immobiliare non ci si ferma neppure di fronte a luoghi di così mirabile stratificazione storica e culturale.
Rivolgiamo pertanto un pressante appello al sindaco di Roma Walter Veltroni per scongiurare la realizzazione della proposta. La villa Borghese e la collina del Pincio non possono ospitare un altro pessimo esempio della incultura della "valorizzazione economica". Monumenti così straordinari meritano un altro destino: quello di tornare ad essere luoghi di bellezza a disposizione della città.
Per aggiungere il banner al vostro sito o blog potete usare questo codice:
Al posto delle parentesi tonde sostituite <>.
giovedì 21 agosto 2008
Pugno di ferro contro i writer?
Il 19 Agosto Repubblica.it pubblicava il seguente articolo:
Pugno di ferro contro i writer:
Pugno duro contro le mani veloci dei writer-vandali. Che marchiano di scritte - tanto rapide quanto insulse, incolori - i muri della periferia e i monumenti del centro storico di Roma. «Non è possibile che da noi ci si limiti alle sanzioni» interviene il direttore regionale Luciano Marchetti dopo lo scempio di ponte Milvio e ponte Sisto. «Nel caso di un´opera vincolata - spiega il responsabile per il Lazio del ministero Beni culturali - va valutato e risarcito il danno intrinseco che la scritta provoca. Ma se guardiamo alla facciata di un palazzo appena ripulito, sarebbe il caso di far pagare al vandalo il costo dell´intera tinteggiatura: perché con le cancellature non si riesce mai a riprendere il colore originario».
(...)
A Roma, dove circolano circa 2000 writer (tra artisti che intervengono sui muri legali di San Lorenzo o Tuscolana, e le torme di adolescenti che coprono di firme persino i cartelli stradali), la pena è una multa di 400 euro al massimo, che arriva a 2000 nel caso di un monumento. «Se la persona che ha danneggiato la fontana di Fiumi di Bernini a piazza Navona» ricorda l´ingegner Marchetti, citando il tuffo eseguito nel 1997 da tre uomini che ruppero una delle sculture in pietra «se l´è cavata al processo con una pena quasi simbolica, figuriamoci cosa rischia chi colora di vernice un muro. Diamo anche più pareti a chi vuole fare del graffitismo, ma rendiamo pesante la sanzione per chi deturpa una pietra antica, ma anche un palazzo moderno». Il solvente intacca sempre la superficie. Danneggiandola così per sempre. «Siamo in attesa che ne arrivi uno più adatto dall´Olanda, ma il prodotto è fermo a Milano: per questo abbiamo dovuto ritardare il nostro intervento di pulitura» spiega Mirko Giannotta, responsabile della nuova squadra Decoro urbano alle dipendenze del gabinetto del sindaco. «Ci hanno assicurato che arriverà venerdì così che da lunedì potremo intervenire a ponte Sisto e a Ponte Milvio, ma anche sul "Leoncino" del Pincio e in via dei Fori imperiali, sotto la direzione della Sovrintendenza comunale».
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Manifesti che poi ci troviamo a dover "ammirare" per mesi e mesi. Nessuno li stacca, nè prima nè dopo le elezioni (L'Ama ci ha informato che non sono neanche utilizzabili nel riciclo della carta), e noi cittadini li dobbiamo subire alla vista fino alla prossima elezione, quando, molto probabilmente, verranno coperti ..da altri manifesti!
I peggiori in queste ultime elezioni, almeno secondo le mie osservazioni, sono stati i partiti della Destra - anche se poi non se ne salva quasi nessuno (forse Di Pietro, anche se mi è capitato di vedere un suo manifesto su un cassonetto dei vestiti usati a Via Merulana, un giorno di Aprile u.s.), Alermanno incluso (vedi foto scattata a Marzo u.s. a Piazza Bologna). Il nome "Piccolo" (PdL) campeggia sotto molti ponti, la Santanchè ha imbrattato TUTTI i bidoni dei rifiuti di Via Cola di Rienzo, il PdL ha coperto addirittura le pubblicità di aziende paganti, oltre ad impalcature, bidoni dei rifiuti, ecc.
Insomma, mi viene da ridere quando leggo che Alemanno vuol fare la voce grossa con i writers mentre la sua faccia non si è quasi mai vista, prima delle elezioni, dentro uno spazio legale!
Intanto ripulisca la città dai suoi stessi manifesti! Poi parliamo anche di writers..
martedì 12 agosto 2008
All'Anagrafe nuovi sistemi per limitare l'afflusso degli utenti
Ricevo e pubblico:
"Cara Martina, sono un residente del I° Municipio e dal momento che dovevo rifare la carta d'identità sono tornato un giorno a Roma dalle ferie per recarmi nella mia Circoscrizione a Via Petroselli, presso l'ufficio demografico ed effettuare così le necessarie pratiche burocratiche. Con mio grande disappunto- e di tanti altri cittadini che ho trovato in quell'ufficio- però, questo non è stato possibile, infatti, già alle 10.45 di oggi 12 agosto, ora in cui sono arrivato all'Anagrafe, la macchinetta che distribuisce i numeri per essere ricevuti allo sportello aveva il pulsante relativo allo sportello per le carte d'identità chiuso con lo scotch! Il tutto mentre numerosi sportelli nella sala principale apparivano chiaramente privi di fila nonostante la presenza dell'addetto.
Un cartello avvisava poi che l'Anagrafe evadeva, oggi (ma presumiblmente la data del cartello sarà cambiata ogni giorno, in questo periodo- vedi foto in allegato), solamente le prime 40 pratiche relative alle carte d'identità di ogni giorno. Poi, indipendentemente dagli orari ufficiali -e comunicati sul sito del Comune o allo 060606- avrebbe chiuso!
Io credo che questo sia un comportamento ed un'organizzazione da Terzo Mondo!
O si comunicano al pubblico orari diversi per l'estate, oppure in assenza di tale comunicazione preventiva, non è corretto, secondo me, far trovare ai cittadini la "sorpresina" dello scotch sulle macchinette.
Mi chiedo: sarà stata una soluzione "fai da te" data dai direttori degli uffici per ovviare alla carenza di personale, o una direttiva ufficiale del Comune? In ogni caso per quale motivo non vengono invece comunicati orari diversi degli sportelli per il periodo estivo, invece di sospendere, a sorpresa, un servizio al cittadino durante l'orario ufficiale di apertura al pubblico?
Ciao, Grazie, Giovanni."
lunedì 28 luglio 2008
Militari a Roma: una veloce riflessione
(..) Si parte con Milano, Roma, Napoli, Padova e Verona e successivamente si arriverà a una decina di città. La parte del leone la faranno Milano (..) Roma e Napoli: in ciascuna città dovrebbero infatti andare tra i 200 e i 300 militari. (..) La firma del decreto è un tassello in più, ha spiegato Maroni, "per garantire la sicurezza ai cittadini che devono sentirsi padroni a casa propria".
Bene, l'anno è quasi trascorso, gli agenti accertatori Ama sono stati nominati e sono operativi. Avete notato qualche differenza nella pulizia della città?
Eppure di persone che non seguono le regole credo ce ne siano..
Vi hanno mai multato se non avete fatto la raccolta differenziata o avete sentito di qualche vostro conoscente multato dall'Ama?
La mia Via, per esempio, continua ad essere piena di sacchi di immondizia che la gente getta a tutte le ore, ma di multe non ne ho mai sentito parlare.
Non sarà forse perchè 250 accertatori "diluiti" su una popolazione di 2.7 milioni di residenti sono un po' pochi?
Per questo mi viene da ridere -si fa per dire- quando leggo che 300 militari dovrebbero ripristinare la sicurezza a Roma. E' come dire che i 300 agenti Ama avrebbero dovuto ripristinarne la pulizia.
domenica 27 luglio 2008
Se vi costruiscono un inceneritore vicino casa..
..forse è meglio traslocare.
Nel frattempo, speriamo che non aumentino gli inceneritori in Italia.
sabato 26 luglio 2008
Divieti di sosta: a Trastevere fai da te!
Stranamente, quest'anno, il giorno prima dell'inizio della festa, sono comparsi in alcuni vicoli della zona - lontani dalla manifestazione - gli stessi tipi di divieto (vedi foto scattata il 18 u.s. in Vicolo del Mattonato). Alla mia domanda, un abitante della via mi ha confermato che fino al giorno prima quei cartelli non c'erano.
Non sembra che siano stati posizionati dalla Polizia Municipale, ma più probabilmente da qualche residente - o commerciante- furbo che si sia voluto "riservare" qualche posto auto, così raro in questa zona di Roma.
Chissà se con la fine della festa spariranno anche questi cartelli o se invece la Polizia Municipale ne denuncerà il furto ad opera di ignoti, lasciandoli così in regalo ai furbi trasteverini?
mercoledì 16 luglio 2008
Giornata nera per la Metro A
martedì 15 luglio 2008
La scomparsa delle strisce pedonali
Personalmente mi è capitato di segnalare la scomparsa delle strisce pedonali nei pressi della mia abitazione sia alla Polizia Municipale che al mio Municipio (il I°). La Municipale mi ha risposto, sempre sollecita, che la competenza è del Municipio, mentre quest'ultimo finora latita.
Sulla visibilità delle strisce pedonali ci stanno battendo in particolare a Pomezia, dove hanno avuto delle idee originali e, mi sembra, efficaci (vedi foto sopra).
Roma e i suoi cantieri infiniti
Tutto questo per dire: perchè dobbiamo sopportare tutti questi cantieri (spesso deserti) in giro per la città? Come mai non vengono eliminati se non servono più?
Ostacolano il passaggio dei pedoni sui già stretti marciapiedi, talvolta intralciano il traffico e sicuramente peggiorano l'estetica della città. In definitiva, se non sono utili allo scopo per cui sono stati pensati arrecano solo un danno alla città e a tutti noi.
I Municipi di competenza (o il Comune) possono fare qualcosa in merito?
mercoledì 2 luglio 2008
Conviene copiare l'ecopass milanese?
Vediamo ora come è andata veramente:
I soldi spesi sono stati probabilmente quelli, se non di più (visto che in genere si spende spesso più del previsto e questo capita in particolare alle amministrazioni pubbliche), mentre gli introiti del primo semestre di funzionamento sono stati - udite, udite- solo 6 milioni e mezzo di Euro!
Non avrebbero dovuto essere 20 a semestre?
Quindi, se le informazioni che abbiamo letto sono corrette, Milano spende per la gestione dell'ecopass più di quanto non incassi con i relativi ticket.
Vogliamo copiare questo modello?
A chi gioverebbe, oltre ai commercianti che vedrebbero aumentare il numero di potenziali clienti (motorizzati) per le strade? Ma poi chi ci verrebbe più a fare compere in un centro completamente bloccato dal traffico privato?
E per tutto questo dovremmo anche sborsare milioni di euro ogni anno..
venerdì 13 giugno 2008
A Roma vietereste i Suv?
Da Virgilio Notizie:
In America li incendiano o ci scrivono sopra con la vernice spray complimenti come "inquinatore" o "assassino". Nell'ipotesi meno cruenta li combattono a colpi di campagne pubblicitarie. Da noi qualcuno si accontenterebbe di vederli rimuovere dai posti riservati agli invalidi. Ma anche questa minima aspettativa sembra destinata a essere delusa. Stiamo parlando degli amati-odiati Suv, gli Sport Utility Vehicle, cioè i fuoristrada da città (e sembra già una contraddizione in termini). Amati dai loro possessori, ovviamente. Odiati sempre più da gran parte degli altri automobilisti, dai ciclisti, dai pedoni e in generale da chi si preoccupa dell'inquinamento e della sicurezza stradale delle nostre città.
Impossibili da rimuovere
A riaccendere la polemica anti-Suv è stata una recente lettera al Corriere della Sera di un disabile milanese che non ha potuto parcheggiare nel posto a lui riservato sotto casa occupato abusivamente da un Suv. Naturalmente ha chiamato i vigili, che sono arrivati in poco tempo per la rimozione. Ma anche loro hanno dovuto arrendersi al mastodontico gippone: il carro attrezzi non riusciva a sollevarlo e trasportarlo. E così si scopre che a Milano i mezzi comunemente usati della Polizia locale possono rimuovere veicoli fino a 20 quintali. Per stazze superiori ci sono solo un paio di carri attrezzi e non sono in funzione di notte. Praticamente i Suv la fanno franca.
Inquinanti e pericolosi
Si tratta dell'ultima scaramuccia di una guerra ai Suv iniziata ormai da diversi anni. L'insofferenza verso questo tipo di veicoli è in netta crescita. Si moltiplicano le iniziative e i siti anti Suv. I proprietari di questi mezzi liquidano la questione con un "tutta invidia". Ma gli oppositori avanzano ben altre motivazioni: al di sopra di tutte, i consumi esagerati e il conseguente inquinamento nonché la loro pericolosità nella circolazione stradale.
Dal punto di vista dei consumi i Suv non sono esattamente sobri. A parte l'aspetto economico, considerando gli attuali prezzi del petrolio (ma è un problema che riguarda le tasche dei loro possessori), i Suv - secondo uno studio di Legambiente - hanno consumi medi urbani del 60-70% in più rispetto alle dieci auto più vendute.
Effetto schiacciasassi
Ma è sul versante della sicurezza stradale che questi veicoli sembrano rappresentare una vera minaccia. Una collisione con un Suv è da evitare a tutti i costi (a meno che non siate alla guida di un Tir...). Si legge nel dossier di Legambiente: "Secondo Quattroruote per un guidatore di berlina che viene urtato lateralmente il rischio di perdere la vita è 30 volte superiore se ad urtarlo è una fuoristrada o un Suv (...). Alto il pericolo anche nel caso di scontri frontali: l'altezza e la massa del Suv innescano l'effetto schiacciasassi, il Suv monta sul cofano dell'auto normale, schiacciandolo ed entrando con il muso nel parabrezza". I crash test lo dimostrano in maniera piuttosto impressionante.
Non parliamo poi dell'investimento di un pedone: il mezzo è più alto e l'impatto coinvolge la parte del tronco provocando lesioni molto più gravi. Ancora più pericoloso se il Suv monta anteriormente il bull-bar (letteralmente "barra per tori", molto utile in città...): già nel 2001 una direttiva europea proponeva la messa al bando questo tipo di paraurti ma per ora solo la Danimarca l' ha recepita.
Davvero così sicuri?
Molti proprietari di Suv sostengono che si tratta di una scelta dettata da motivi di sicurezza personale. Ma non tutti i dati confermano che si tratti della scelta migliore. I Suv, ad esempio, hanno una probabilità di cappottarsi quasi 3 volte superiore alle auto normali. Negli Usa è nato addirittura un sito che dà consulenza legale a chi ha riportato danni in seguito al ribaltamento di un Suv. E anche gli spazi di frenata in media sono notevolmente più lunghi a causa della possente massa inerziale del veicolo.
Insomma, chi compra un Suv lo fa con motivazioni diverse, alcune pratiche altre meno. Non sappiamo se esista una "antropologia" del guidatore di Suv. Sicuramente c'è un pensiero diffuso riassumibile in ciò che dice questo guidatore intervistato da Report, il programma d'inchiesta di Rai Tre: "il pesce più grande mangia il pesce più piccolo... Cioè uno si guarda le proprie spalle, capito?".
(Angelo De Marinis)
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Voi che cosa ne pensate?
Lettere dalla rete
Un plauso all'AMA (sede di via G.Casati)! Dopo aver telefonato al 871 322 98 e nel giro di poche ore è stata ripulita dalle masserizie la zona antistante la cabina Acea in via Pasquati dove un incivile abitante dell'edificio IACP aveva depositato i resti della sua cantina (vedi ultima foto). Non sono riuscito altrettanto con ACEA dove dietro il cancello d'ingresso alla cabina ex Enel (cabina ACEA /elecrabel n. 6264, tra via Sergio Tofano e via Pasquati) c'è di tutto ed in particolare un deposito di motorini rubati con tanto di targhe. Andrebbe ristrutturata, ripulita e recintata seriamente lungo tutto il confine della stessa...... Io finora non sono stato ascoltato, ci riuscirete voi?
Grazie,
Massimo
Strisce Blu: che ne pensate?
Metro pubblica questo articolo:
Il dossier di Legambiente sugli effetti di questo primo periodo di deregulation in materia di sosta tariffata sta per atterrare sulla scrivania del nuovo assessore alla Mobilità, Sergio Marchi. I numeri, i grafici, dicono tutti la stessa cosa: dopo lo stop alle strisce blu, doppie file, sosta illegale e traffico invadono le strade di tutti i municipi.
IL MONITORAGGIO Da via Nomentana a Corso Triste, da San Lorenzo a Piazza Bologna, dal Policlinico Umberto dall’Università La Sapienza, passando per viale Trastevere, via Magna Grecia e viale Giulio Cesare: il monitoraggio di Legambiente riporta un rosario di doppie file, auto che sostano sui marciapiedi e, di fatto, ovunque. Dal centro alla periferia, sempre la stessa musica. Di fronte a questa situazione la richiesta di Legambiente è di ripristinare le 72mila strisce blu anche fuori dal I Municipio e tempi più brevi rispetto al primo settembre per le decisioni della commissione del piano parcometri. «La tendenza del caos è in aumento - ha detto Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio- e va fermata. Tra i residenti che abbiamo incontrato in questi giorni il 100% vuole tornare alle strisce blu». Lo studio parla di “necessità” di strisce blu anche facendo riferimento «ai 169.000 spostamenti che nell’ora di punta, al mattino, sono diretti verso la cintura ottocentesca della città, cioè il 31% del totale dei 531000 spostamenti intra comunali».
I NUMERI Sono 95.653 i posti auto a strisce blu in città (22.000 già riattivati nel Mnicipio I), 27.113 i posti moto, 1.188 carico e scarico merci, 4.017 per i diversamente abili. Il quartiere con più strisce blu è l’Appio Tuscolano, con 3555 posti auto.
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Voi cosa ne pensate? E' giusto che non si paghi per parcheggiare l'automobile dentro i confini della città?
lunedì 26 maggio 2008
Prossimo weekend all'insegna della bicicletta
Il primo dei tre appuntamenti, venerdì 30 maggio 2008 alle ore 18.00, è ormai tradizionale per quanti, ogni ultimo venerdì del mese, giungono da Roma e dintorni a piazzale Ostiense per una pedalata salutare e di critica verso l'uso dissennato dell'automobile privata.
Per sabato 31 maggio il ritrovo è alle 16:00 in Piazza San Giovanni; il percorso si snoderà in modo più o meno casuale in giro per la città. Strade sempre intasate di traffico rumoroso e puzzolente vivranno di una vita nuova nei pochi minuti del passaggio di migliaia di ciclisti festanti. Domenica 1° giugno alle 11:00 a piazzale Ostiense, sotto la Piramide, ci si incontra per andare al mare tutti insieme: via Cristoforo Colombo diventerà la tanto attesa pista ciclabile che fin'ora l’amministrazione comunale non è riuscita a costruire. Per il ritorno si può caricare la bicicletta nella prima carrozza dei trenini Ostia-Roma. Per chi vuole esagerare si dorme i spiaggia e si torna il 2 giugno con partenza dalla rotonda di Ostia prevista alle 17.00
Nata nel settembre 1992 a San Francisco, la Critical Mass attualmente pedala sulle strade di 400 città del mondo. Il nome Critical Mass è stato preso dal film documentario di Ted White “Return of the Scorcher”, ambientato in Cina, dove si vedono ciclisti che si assemblano in gruppo per riuscire ad attraversare strade senza semafori. Questa "pedalata collettiva" nelle metropoli del mondo non è solo un modo sportivo per far valere i propri diritti di cittadini che hanno consapevolmente deciso di usare un mezzo non inquinante per gli spostamenti, ma anche una grande occasione per socializzare, condividere idee, come in una grande comunità planetaria, e sensibilizzare i "motorizzati" a scelte di vita che non contemplano il consumo di idrocarburi e il mito della velocità a tutti i costi. Per ulteriori informazioni si può visitare il sito della Ciemmona.
giovedì 22 maggio 2008
Dove si può donare il cordone ombelicale a Roma
venerdì 16 maggio 2008
Basta con i pullman nel centro storico!
Il Centro storico è caratterizato da strade per lo più strette ed inadatte al passaggio - ed alle manovre- di mezzi enormi come i pullman turistici. Allo stesso tempo è ben servito da autobus, taxi e metropolitane, che i turisti potrebbero utilizzare nei loro spostamenti. Come mai allora la ZTL è piena di pullman turistici?
Il risultato è che oggi questi bestioni intasano le vie del centro a tutte le ore del giorno, generando rallentamenti del traffico, ingorghi ed enorme inquinamento (visto che fanno solo 2 km con un litro di gasolio). I soldi che il comune incassa con il pagamento dei permessi per i pullman valgono veramente a compensare tutto questo disagio da parte della città?