mercoledì 31 dicembre 2008

Auguri di Buon Anno



Sperando che il 2009 porti più senno in coloro che ci governano e più senso civico in tutti noi.

martedì 30 dicembre 2008

Con il WWF contro l'abbattimento dei cervi nel Parco dello Stelvio

Il 14 novembre 2008 il Consiglio del Parco nazionale dello Stelvio ha approvato un progetto urgente di "Conservazione e di gestione del cervo" che prevede l'uccisione di 1.765 cervi.
INVIAMO UNA MAIL DI PROTESTA ALLE AUTORITA':


Egregi Signori,

Chiedo la revoca immediata del provvedimento del Consiglio del Parco Nazionale dello Stelvio che prevede l'uccisione di 1.765 cervi all'interno del parco da parte dei cacciatori locali. Il Parco Nazionale è un patrimonio dell'umanità intera, creato per conservare la natura, per consentire agli animali di vivere tutelati e per dare ai turisti la possibilità di conoscere ambienti ed animali tipici del luogo. La gestione corretta di un parco deve garantire le finalità di conservazione della natura e di educazione di tutti i cittadini. Prendere provvedimenti che tradiscano queste finalità, come l'abbattere animali dentro il parco, permettere a cacciatori di sparare dentro il parco e creare disturbi agli animali per anni sono prova di cattiva gestione e di cattiva amministrazione del territorio protetto.

Indirizzi email a cui inviare la protesta:
Presidenza@postacert.regione.lombardia.it; segr.presidente@consiglio.regione.lombardia.it; info@stelviopark.it; info.tn@stelviopark.it; info.bz@stelviopark.it; presidente@provincia.bz.it; lorenzo.dellai@provincia.tn.it; pietro_lenna@regione.lombardia.it; Massimo_ponzoni@regione.lombardia.it

Maggiori informazioni qui.

sabato 27 dicembre 2008

Metroroma: quale considerazione per i disabili?

Un mese fa ho pensato di invitare per il pranzo della vigilia di Natale mio suocero, che è disabile in sedia a rotelle ed abita vicino a Via del Corso. Da casa sua, per arrivare da me ed evitare molta strada con la carrozzina avrebbe potuto utilizzare -avevamo pensato- l'ascensore che da Piazza di Spagna porta a Trinità dei Monti. Così mi sono voluta assicurare in anticipo che questo, insieme alla pedana mobile per disabili installata in cima all’ascensore (che ho sempre visto chiusa con un lucchetto - vedi foto ) funzionasse. Ho quindi chiamato la società Me.Tro. che li gestisce. Dopo un paio di giorni mi hanno richiamato per informarmi che era tutto a posto: sia l'ascensore che la pedana funzionavano perfettamente. "Suonate il citofono in cima all'ascensore" - mi hanno detto- " ed un addetto della Metropolitana salirà ad aprire il lucchetto e a far funzionare la pedana".
Che efficienza, ho pensato (perchè mi avevano addirittura richiamato per confermare che tutto era a posto)...
Peccato che poi il 24 sia andata ben diversamente:
Arrivati sul posto:
1) Il citofono non funzionava,
2) L'addetto della Metro non si trovava,
3) Chiamata al telefono la società Me.Tro veniamo messi in attesa e non ci risponde più nessuno,
4) Una guardia giurata che ci è venuta ad aiutare ha provato a fare scattare l'allarme dell'ascensore come metodo per fare arrivare qualcuno della Metro, ma non ha ottenuto alcun risultato (da ricordarsi se si prende quell'ascensore e si rimane bloccati: mettetevi comodi..)
Dopo mezz'ora finalmente è comparso l'addetto Me.Tro con le chiavi della pedana, ma questa non funzionava! Sembrava un rottame attaccato con lo scotch. Evidentemente non utilizzata da tempo (e non oggetto di manutenzione)
Alla fine siamo dovuti riscendere sconsolati e frustrati.
Mi chiedo quale sia il "controllo" che il servizio clienti della Me.Tro ha fatto quando li avevo chiamati per sapere se la pedana funzionava..avranno usato una di quelle palle che danno la risposta, dopo che le scuoti!!

mercoledì 24 dicembre 2008

Invito da Legambiente


Ai comitati, alle associazioni

Oggetto: invito martedì 27 gennaio 2009, ore 16.00 assemblea cittadina su "Mobilità, trasporto pubblico e smog".

Cari e Care,

vi scriviamo per invitarvi a partecipare all’assemblea cittadina sui temi della mobilità, del trasporto pubblico e dell’inquinamento, che si svolgerà a Roma, martedì 27 gennaio 2008 alle ore 16.00.

Questo incontro nasce dall’esigenza di confrontarsi con le istituzioni, nel momento in cui si sta definendo il nuovo 'piano del traffico' ed in seguito ad una serie di azioni che abbiamo svolto anche insieme, come i monitoraggi dell’inquinamento acustico ed atmosferico, le manifestazioni per chiedere più corsie preferenziali, le iniziative per il ripristino della strada verde di Viale Libia; le azioni per difendere il diritto alla mobilità dei cittadini pendolari con i monitoraggi dei treni e il “Trofeo Caronte” l’iniziativa per far scoprire i “percorsi infernali” dei pendolari per giungere in città a Roma.

Vi chiediamo di intervenire al convegno per portare le richieste e le proposte del vostro Comitato su questi temi. L’appuntamento è per martedì 27 gennaio 2009, alle ore 16.00. (il luogo sarà comunicato appena possibile).

Parteciperà all’incontro Sergio Marchi, Assessore alla Mobilità e ai Trasporti del Comune di Roma.

Vi preghiamo di confermare la vostra partecipazione presso la sede di Legambiente Lazio a Maria Domenica Boiano o Roberto Scacchi, tel. 06 85358051/77 e- mail: legambiente.boiano@email.it; legambiente.scacchi@legambientelazio.it.

L’occasione è gradita per inviare cordiali saluti e auguri di Buone Feste e Buon Anno.

Cristiana Avenali Lorenzo Parlati

Direttrice Regionale Presidente Regionale

martedì 18 novembre 2008

Abbattuti i tradizionali pini di Piazza Venezia


Pubblico una nota di Francesca Santolini, Assessore all’ambiente del I° Municipio:

Pini, cultura e motoseghe.. ovvero più seghe, meno alberi

Questa mattina all'alba, con un intervento rapido, brutale e vile, l'mpresa che sta conducendo i lavori per la Metro C ha abbattuto i pini che hanno caratterizzato per più di un secolo il profilo della Piazza Venezia. E' un atto di una violenza inaudita, perché avvenuto nel disprezzo più assoluto degli accordi che sono stati presi, meno di una settimana fa, nel corso di un incontro che ha riunito intorno a un tavolo i rappresentanti delle istituzioni comunali e municipali, le associazioni dei cittadini e l'impresa appaltatrice. Dal confronto delle diverse posizioni era emersa la necessità di approfondire la questione, e la decisione, garantita dall'assessore all'ambiente De Lillo, di sospendere l'abbattimento degli alberi. Si era riconosciuto, infatti, che l'esigenza di approfondire gli scavi archeologici in quell'area, al prezzo dell'abbattimento degli alberi, era una scelta culturale che andava meditata più profondamente, e che valeva la pena, perciò, di avviare un dibattito. Non a caso, questo dibattito ha trovato riscontro sulla stampa locale e nazionale, a dimostrazione del fatto che quello che è stato chiamato il dissidio fra natura e cultura non era tema che si potesse risolvere a colpi di sega elettrica.

Ma la scelta di procedere alle decisioni in modo democratico, dando spazio alle opinioni diverse, era evidentemente soltanto un inganno. Era un'illusione credere che il decisionismo becero di questa amministrazione comunale avesse imparato a considerare legittime le obiezioni sollevate dalle autorità del Primo Municipio, che rappresentano direttamente la popolazione residente sul territorio. La politica della sega elettrica, applicata in disprezzo degli accordi presi e senza neanche una comunicazione inviata alle altri parti che avevano preso parte all'accordo, non è che una declinazione moderna dello stesso atteggiamento che tante volte si era manifestato proprio in quella stessa piazza Venezia. L'apprendistato politico del Sindaco è noto a tutti, e nonostante le gite ad Auschwitz e i proclami di democrazia riemerge con prepotenza quando interessi economici forti impongono i propri tempi e i propri metodi.

I pini che giacciono sul selciato di piazza Venezia sono vittime della violenza ottusa e del potere insensibile di chi non ha imparato che qualche giorno di ritardo nei lavori è un prezzo che si deve pagare volentieri al rispetto degli accordi e alle ragioni del dialogo. I pini, infatti, caratterizzano il profilo della piazza come molti altri interventi edilizi che ne hanno costituito il volto dopo l'unità d'Italia: l'altare della Patria, il palazzo delle assicurazioni, la stessa via della Conciliazione, si sovrappongono agli strati antico e medievale e condizionano fortemente la fruibilità dei tesori archeologici che si trovano sotto il livello stradale. Sostenere che proprio quei dieci pini costituissero l'ostacolo agli scavi archeologici è del tutto ridicolo. Il problema del rapporto di Roma con il suo passato è molto più complesso, e per questo aveva bisogno di un approfondimento più ampio.

Ma le argomentazioni culturali sono estranee al nostro sindaco almeno quanto quelle democratiche. Calpestare gli accordi con i rappresentanti dei cittadini o calpestare le idee di chi riflette sul rapporto fra storia, natura e urbanistica è per Alemanno facile quanto avviare una sega a motore.

Lottare per i pini di piazza Venezia significa dunque lottare per la democrazia e la cultura. Alemanno sappia che l'impegno di chi ha ricevuto un mandato dai cittadini non si fermerà di fronte al suo decisionismo violento, perché chi ha difeso gli alberi stava difendendo la ragione, e non cederà di fronte alla forza e all'inganno.

domenica 9 novembre 2008

Finalmente la differenziata porta a porta..

..anche nel mio quartiere!
Dopo oltre un anno di raccolta stradale (la chiamavano "porta a porta" ma il risultato della sparizione dei cassonetti nel mio quartiere era questo), l'Ama è riuscita a distribuire a tutti i residenti delle vie intorno alla mia abitazione (rione Ludovisi, I° Municipio) i trespoli da cui, ogni giorno, i suoi operatori prelevano i rifiuti indifferenziati di ciascun condominio. In giorni prestabiliti, poi, si possono conferire - lasciandoli la mattina accanto al trespolo- anche la carta e la raccolta multimateriale (plastica, vetro, alluminio). Unico neo: fino a qualche mese fa, l'Ama consegnava dietro richiesta, delle grosse buste trasparenti con su scritto "raccolta differenziata", in cui si doveva conferire la raccolta multimateriale. Adesso, da quanto mi è stato riferito, sono finiti i fondi necessari per assicurare ai cittadini tale fornitura, pertanto la differenziata viene consegnata dai cittadini all'Ama in buste normali (della spesa, per lo più).
Questo a mio avviso è sconveniente perchè, dal momento che in genere tali buste non sono trasparenti gli operatori potrebbero non capire che tipo di rifiuto contengono; alcuni consegnano, infatti, la carta in buste di plastica (!), altri, non trovando più posto nel trespolo, potrebbero lasciare i propri rifiuti -indifferenziati- accanto allo stesso, facendoli confondere con la differenziata. Inoltre, quando i trespoli sono posizionati, per mancanza di spazi interni, fuori dai portoni, si finirebbe comunque per avere spesso la visione di buste varie di rifiuti per terra.
Una soluzione potrebbe essere quella di emanare un regolamento su tutto il territorio romano secondo il quale la differenziata multimateriale, per esempio, vada conferita solo ed esclusivamente in buste di un certo colore, per esempio quelle verdi della spazzatura domestica (acquistabili in tutti i supermercati), pena la non raccolta della stessa da parte degli operatori Ama e una multa all'utenza responsabile. Lo stesso dicasi per la raccolta della carta, che dovrebbe essere fatta solo in buste di carta o scatoloni di cartone.
A proposito di sanzioni, qualche giorno fa l'Ama mi ha informato che, in seguito ad una mia segnalazione, è stato finalmente multato un ristorante responsabile, da oltre un anno, di un quotidiano deposito di rifiuti per terra.
Un grazie all'Ama per la collaborazione e speriamo che altri cittadini prendano esempio per effettuare segnalazioni di questo tipo.

sabato 8 novembre 2008

Solidarietà a Massimo Miglio, rimosso dall'incarico dal Sindaco Alemanno

Ieri nella cronaca di Roma di Repubblica si leggeva:

"Aveva detto che non lo avrebbe toccato. Aveva detto che Massimo Miglio, capo dell’ufficio comunale contro gli abusi edilizi, godeva della sua piena fiducia. Aveva detto, quando il 10 ottobre Repubblica anticipò l’intenzione del Campidoglio di rimuoverlo, che «la notizia era destituita di ogni fondamento». Ebbene, un mese dopo, il sindaco Alemanno ha cambiato idea. Ieri l’incarico all’uomo che da un decennio incarna il peggiore degli incubi per i furbetti del mattone è stato revocato. Con un fax.
(..) le funzioni di contrasto all’abusivismo edilizio (ma non l’ufficio, che era nel gabinetto del sindaco ed è stato soppresso) sono state trasferite in capo all’assessore all’Urbanistica Marco Corsini. Che si affretta a spiegare: «Si tratta di una precisa scelta di potenziamento della lotta all’illegalità». Peccato non la pensino così neppure le associazioni ritenute assai vicine all’attuale amministrazione.

Parla di «cattivo segnale », quella degli Abitanti centro storico: «Miglio in questi anni ha svolto un compito a difesa del patrimonio Roma, pestando anche piedi importanti». Ne chiede la riconferma Italia Nostra, definendo «grave e ingiustificabile» l’accaduto e augurandosi «vivamente che il sindaco non ne sia stato messo al corrente». Dovranno ricredersi. Alemanno sapeva tutto: «Non c’è alcun atto censorio nei confronti del geometra Massimo Miglio e la lotta all’abusivismo edilizio continuerà con più determinazione di quanto è stato finora fatto» replica in serata.
(>>continua a leggere)

Concordo con le due sopramenzionate associazioni: perchè rimuovere da un incarico una persona e eliminare una funzione che sono stati utili alla città di Roma?

Il 13 Novembre manifestiamo contro il nuovo inceneritore romano

sopra: la discarica di Malagrotta

Dai Meetup di Beppe Grillo:

La procura indaga, i carabinieri riscontrano irregolarità, i vigili lamentano mancanza di sicurezza, l'amministratore delegato della discarica viene condannato al carcere, i promessi controlli ambientali nella Valle Galeria non sono ancora stati effettuati pur essendoci una raffineria, la discarica piu' grande d'Europa (e che l'Europa dichiara non a norma), delle cave e un inceneritore per i rifiuti ospedalieri.
Quest'area e' dichiarata ad ALTO RISCHIO AMBIENTALE e la Direttiva Seveso che la tutela non viene mai presa in considerazione!
E l'imperatore dei rifiuti nel Lazio (Cerroni, il proprietario di quasi tutti i siti che sono previsti nel piano rifiuti presentato da Marrazzo) che fa? Invita tutti i politici all'inaugurazione del nuovo e contestato INCENERITORE .....va di corsa, anzi si dichiara l'Imperatore dei rifiuti in barba alle condanne e alle indagini in corso, deve intascare i 150 milioni (che diventeranno 450 con il previsto inceneritore di Albano). La valle galeria si trova a dieci minuti da San Pietro e l'aria inquinata -che mai e' stata monitorata (nonostante la legge lo imporrebbe)- viaggia per tutta Roma, non solo: attaccate agli impianti oltre che 10.000 cittadini in balia della puzza e degli inquinanti, ci sono numerose aziende agricole e coltivazioni che producono il TUO cibo!!

Appuntamento Giovedi' 13 NOVEMBRE ore 9.30 sull'ampia spianata all'incrocio fra Via di Malagrotta e Via della Pisana. Da lì si andrà davanti al n. 257 di Via di Malagrotta con striscioni e bandiere e…con le macchine fotografiche per ritrarre i rappresentanti delle istituzioni che andranno all'invito di Cerroni.

ACCOGLIEREMO I POLITICI CHE PARTECIPERANNO ALL' INAUGURAZIONE DELL'INCENERITORE, PER FAR VEDERE CHE NOI NON DORMIAMO, ANZI SIAMO INDIGNATI E PRETENDIAMO DI VEDER SODDISFATTI I NOSTRI DIRITTI DI SALUTE E LEGALITA'.

Più informazioni qui.
--
Nel riquadro: Manlio Cerroni

venerdì 7 novembre 2008

VII° edizione dello Zetafestival


Domenica 30 novembre 2008, si svolgerà dalle ore 21:00 la settima edizione dello ZETAFESTIVAL. Anche quest'anno ospitati nei locali de LA CIVETTA SUL COMO' (Via Cereate, 8 - 00187 ROMA - www.asscivetta.it) gli spettatori potranno valutare con schede-voto i cortometraggi proiettati e assegnare l'ambìto Zeta-oscar. Un gruppo di professionisti della comunicazione sceglierà invece il corto al quale attribuire il Premio della Giuria.
Al festival possono partecipare cortometraggi di qualsiasi genere - dall'animazione allo slideshow, dai videomusicali a quelli realizzati con i cellulari - purché vengano rispettate queste semplici condizioni: una durata non superiore ai 12 minuti e la completa non professionalità degli autori e delle condizioni di realizzazione. C'è una terza condizione: per partecipare al festival è necessaria una certa dose di ironia.

Per informazioni scrivete a zetamovie@zetamovie.it o visitate il sito www.zetamovie.it

martedì 4 novembre 2008

Giovedì 6 novembre tutti in piazza a favore del prolungamento del Tram 8

A quasi un anno dalla prima iniziativa, Legambiente scende di nuovo in piazza per continuare la battaglia a favore del “prolungamento del tram 8” da Largo Argentina a Termini.

Finora sono state raccolte più di 1000 firme. Anche se è un ottimo risultato, il progetto rischia di non essere più realizzato, infatti, nei lavori di ripavimentazione attualmente in corso su via Nazionale, non si sta tenendo conto dell’inserimento dei binari tranviari, come precedentemente stabilito e si sta assistendo ad una vera e propria rivoluzione delle corse degli autobus nel centro di Roma

Per questo, giovedì 6 novembre, dalle ore 10.30 alle ore 12.00, Legambiente sarà a Piazza della Repubblica, incrocio Via Nazionale, lato Santa Maria degli Angeli, con le firme raccolte per consegnarle all’assessore Marchi, invitato per l’occasione.

Partecipate numerosi a questo appuntamento.

Confermate la vostra presenza a:
Maria Domenica Boiano
Legambiente Lazio
Viale Regina Margherita 157, 00198 Roma
tel. 06/85358051-77, fax 06/85355495
e-mail: legambiente.boiano@email.it;
www.legambientelazio.it

venerdì 3 ottobre 2008

Grazie Comandante Buttarelli

sopra: la struttura fatta installare dal I° Gruppo della PM di Roma

Ricevo e pubblico:

"Cari amici di MiglioraRoma, volevo ringraziare il Comandante della Polizia Municipale del I° Gruppo Carlo Buttarelli perchè in seguito alla mia segnalazione, è riuscito a pensare ad una soluzione per evitare che le macchine dei romani "furbi" riescano ad arrivare dentro la ZTL eludendo il varco di Via Francesco Crispi.
Merito del Comandante è stata infatti la recente installazione di alcune strutture di plastica (vedi foto 1) all'incrocio tra Via Cadore e Via Liguria, per far sì che chi viene da Via Liguria (fuori dalla ZTL) svolti in Via Cadore come dovrebbe e non possa proseguire invece diritto (in contromano) lungo Via degli artisti andando a finire così dentro la ZTL.
In realtà il giorno dopo questa installazione, alcuni furbi avevano già pensato a come fare per eliminare l'impedimento alle loro scorrettezze (vedi foto 2 e 3): ed infatti la parte finale della struttura era stata spostata. Avvertita la Municipale, il I° Gruppo è prontamente intervenuto per ripristinare la loro forma originale.
Speriamo adesso che questa possa essere sostituita da qualcosa di più pesante, magari in cemento, perchè con alcuni nostri concittadini le dissuasioni "leggere" non sono sufficienti.
Grazie,
Giovanni."

AGGIORNAMENTO: ecco (a fianco) come la PM ha protetto i jersey:

lunedì 29 settembre 2008

Salviamo la Santa Famiglia: domani sit-in a Largo Chigi


sopra: corridoio del rep. maternità, terrazzo e panorama dalla S. Famiglia

La Santa Famiglia, nota clinica romana situata in Prati, è una delle sole 2 strutture di Roma (l'altra è la Fabia Mater) ad aver ricevuto dall'Unicef il bollino blu dell'infanzia.
Questa casa di cura, accreditata presso il SSN, in cui avvengono ben 1500 parti l'anno, molti dei quali mandati da altri Ospedali, come il Fatebenefratelli, a causa del decreto n° 25 emesso da Piero Marrazzo, in qualità di commissario ad acta della Regione Lazio, lo scorso 11 settembre, con tutta probabilità sarà costretta a chiudere i battenti il prossimo 31 Dicembre.

Marrazzo ha infatti decretato che, nell'ambito di un piano che prevede la soppressione di 1500 posti letto nella sanità laziale (di cui 1140 nelle strutture private accreditate) vengano eliminate le convenzioni a circa 30 diverse cliniche, tra cui appunto questa.

In base a questo decreto, la casa di cura in questione, come le altre incluse nel "piano-Marrazzo", avrebbe tre mesi per trasformarsi in casa di riposo per anziani. Riconversione peraltro alquanto difficoltosa in un tempo così breve, come mi ha spiegato la Dottoressa Elga Rizzo, Direttrice Sanitaria della Santa Famiglia. In ogni caso la struttura cosi com'è scomparirebbe, insieme al suo ottimo reparto di maternità.

La Santa Famiglia vanta infatti un reparto di neonatologia d'eccezione, in cui viene adottato il rooming-in, cioè si lascia il neonato sempre con la madre (cosa che è molto piu' costosa e complessa da gestire rispetto a tenerlo in un nido, per esempio di notte, ma offre garanzie maggiori per l'allattamento oltre ad un maggior rispetto dei tempi personali di ogni neonato,) inoltre la casa di cura garantisce un'assistenza al bambino e alla madre, dopo la nascita, 24 ore su 24, gratuita (sperimentata personalmente ed ottima).

Io sono la prima a dire, in genere: risparmiamo, eliminiamo gli sprechi, soprattutto quando ricadono a carico della collettività. Però in questo caso non sembra che questo decreto abbia come finalità un risparmio per lo Stato; infatti la Santa Famiglia si paga gli stipendi del personale da sola (circa 200 persone tra medici, infermieri, ostetriche, ecc.) ed il resto lo riceve a prestazione dallo Stato, sulla base dei DRG che comunque questo pagherebbe ugualmente (e per lo stesso importo) se i parti avvenissero in un altro ospedale.

Quindi perchè farla chiudere?

Martedì 30 Settembre dalle 13.00 alle 18.00 si terrà un sit-in a Largo Chigi indetto dall'AIOP, Associazione Italiana Ospedalità Privata, per difendere le strutture convenzionate coinvolte ed i loro 2700 dipendenti dal licenziamento.

Se chiuderà questa clinica vi sarà un danno per tante persone, a partire dall'utenza futura ma anche per chi vi ha partorito (che non avrà più l'assistenza postnatale).

Un grazie a Degradodiroma, Dellevittorie e a Biscoteca che hanno gentilmente dato spazio alla notizia.

Per protestare contro questa chiusura potete scrivere a Marrazzo usando questo indirizzo email: dilloamarrazzo@regione.lazio.it
Per conoscenza mandare a questo indirizzo: difensore.civico@regione.lazio.it

AGGIORNAMENTO: la Casa di Cura Santa Famiglia non ha chiuso e sembra scongiurata per ora una chiusura del reparto maternità (per dettagli leggere la comunicazione dello Staff di Marrazzo nei commenti a questo post). Spero che le future mamme romane tornino a scegliere questa struttura per il parto, in quanto ultimamente - essendosi diffuso il timore di una sua prossima chiusura- il reparto maternità si presentava deserto.

sabato 20 settembre 2008

Mobility DAI: oggi alle ore 17.00



Da Romapedala ci segnalano che oggi alle ore 17.00 si terrà la prima mobilitazione per la sicurezza stradale cittadina, organizzata nell’ambito delle iniziative promosse in occasione della settimana europea per la mobilità. Si sfilerà per le vie del centro a piedi e in bicicletta per chiedere maggiore sicurezza sulle strade e sensibilizzare cosi quanti più cittadini possibili, una marcia colorata e pacifica partirà dal Colosseo per raggiungere Piazza Navona attraverso le vie del centro finalmente libere dal traffico automobilistico.

Nelle metropoli lo spazio riservato ai pedoni si restringe di anno in anno, cancellato per far posto a nuove aree cementificate destinate a parcheggi e centri commerciali. Nella Capitale la mobilità non è sostenibile: le piste ciclabili sono poche, del tutto insufficienti alle richieste dei cittadini e spesso prive di una manutenzione adeguata. Ad aggravare la situazione si aggiunge l'inciviltà di molti "motorizzati" che non curanti delle minime regole del codice stradale rendono la nostra città un luogo insicuro anche per una semplice passeggiata. Troppo pochi i vigili urbani incaricatidi presidiare incroci e piazze ad alto scorrimento, spesso incapaci di governare un ampia fetta di popolazione metropolitana digiuna di educazione stradale. Strisce pedonali a volte sbiadite completano un quadro scoraggiante, per giunta caratterizzato da una mobilità in tilt.

Questo desolante scenario di carenze e di illegalità diffusa e non contrastata, quello di una città pensata per le automobili e non per le persone, genera, ogni giorno, 1 morto e 70 feriti per incidenti stradali (fonte: ACI – Dati riferiti al 2006) e nei cittadini un forte senso di disagio e paura. A risentire in modo particolare di questa situazione sono le fasce più deboli della società: bambini, anziani, persone con handicap, ma è la cittadinanza intera a soffrire di questo malessere.

Chiamiamo a raccolta i cittadini di Roma e tutte le persone che vivono quotidianamente la città in sostegno della nostra battaglia per il cambiamento, con la volontà di dare un segnale forte che rompa con il lassismo del passato e segni l’inizio di un lavoro costruttivo e propositivo. Crediamo nella collaborazione tra cittadini e amministrazione pubblica dunque auspichiamo in una futura intesa tra chi abita le nostre città e chi le governa, nel rispetto della sicurezza, della protezione ambientale e del patrimonio, nella tutela della salute dei cittadini.

Per maggiori informazioni:
Giacomo Elia: 328 0544103 - 06 70613444
Sito internet: http://www.bicyclemobilityforum.org
Per adesioni: info@bicyclemobilityforum.org

giovedì 11 settembre 2008

MiglioraRoma su Repubblica

Oggi MiglioraRoma (insieme ad altri Blog) è citato da Repubblica.

Un grazie a Laura di degradodiroma per la segnalazione e speriamo che ci siano sempre più voci - in rete e non- che segnalino quello che potrebbe essere migliorato nella nostra città.

venerdì 5 settembre 2008

Sabato 6 Settembre manifestazione contro il parcheggio del Pincio

foto da Flickr

Questa mattina 4 settembre il Corriere della Sera ha ospitato una lettera dell' On. Walter Veltroni sulla questione del Parcheggio del Pincio, titolata "Pincio, va sconfitta la cultura del no" collocandola non nella Cronaca di Roma ma addirittura in prima pagina!

Veltroni afferma che "…barbarie è dire no..", che la vicenda del "..parcheggio del Pincio è diventata il sintomo di un modo di affrontare le questioni pubbliche, nel nostro paese che contrappone la cultura del fare, della pazienza, della concretezza, alla cultura del gridare, dei veti, della disinformazione….".

Veltroni è intervenuto per sostenere il Sindaco Alemanno nel trovare gli argomenti, culturali e politici necessari per giustificare una decisione a favore del Parcheggio, non coerente con ciò che ha detto in campagna elettorale E' intervenuto per impedire che un NO AL PARCHEGGIO apra una crisi profonda e pericolosa in quel partito del fare che non ha simbolo ma che, trasversalmente presente in tute le forze politiche della passata e presente legislatura, è stato l'artefice reale del "modello Roma" e che in esso si riconosce politicamente e culturalmente.

Lo ha fatto perché sa che nel suo "Modello Roma" tutto si tiene. Se non si farà il parcheggio sotto il Pincio domani sarà impossibile farne altri, come vorrebbero, sotto gli altri colli della città, o realizzare un sottopasso per le auto a lungotevere Ripetta, sarà più difficile probabilmente edificare nuovi milioni di metri cubi di cemento privi di servizi e strutture attorno a faroinici centri commerciali, oppure costruire altre autostrade come la Roma–Latina invece di nuove ferrovie suburbane.

In vista della decisione che il Sindaco dovrà assumere martedì 9 settembre p.v.

SABATO 6 SETTEMBRE DALLE ORE 11,30 ALLE 0RE 12,30

SULLA TERRAZZA DEL PINCIO E' CONVOCATA UNA MANIFESTAZIONE NEL CORSO DELLA QUALE SARA' PRESENTATA ALLA STAMPA E AGLI ALTRI ORGANI DI INFORMAZIONE LA LETTERA APERTA AL SINDACO GIANNI ALEMANNO (RIPORTATA QUI), SOTTOSCRITTA DA ASSOCIAZiONI E COMITATI DI QUARTIERE, PER CHIEDERE CHE NON SIA REALIZZATO IL PREVISTO PARCHEGGIO NELLA COLLINA DEL PINCIO.

VI CHIEDIAMO DI INTERVENIRE NUMEROSI, DI DIFFONDERE L'INIZIATIVA, E DI CHIEDERE AL VOSTRO COMITATO, SE ANCORA NON LO HA FATTO, DI SOTTOSCRIVERE LA LETTERA IL PRIMA POSSIBILE.

Mario Attore, Marcello Paolozza

giovedì 4 settembre 2008

Firmiamo la petizione per salvare il Pincio

Anna Magnani sul Pincio

Riprendo l'articolo di Laura di Degradodiroma per segnalare un'iniziativa a favore della preservazione del Pincio. La petizione è stata avviata sotto il passato Sindaco, ma verrà chiaramente presentata al nuovo.
Testo della petizione (il grassetto è aggiunto):
La terrazza del Pincio è uno dei luoghi più belli del mondo. Un'icona di Roma. La sistemazione ottocentesca mantiene intatto il suo fascino: la grande terrazza priva di alberature proprie ne sottolinea il ruolo di belvedere sulla città antica.
L'amministrazione comunale di Roma, sfruttando proprio la mancanza di alberature, vorrebbe iniziare a scavare la collina per ricavarne sette piani di parcheggi per un numero complessivo di 726 posti auto. Lungo gli eleganti emicicli che salgono intorno alla sistemazione della terrazza saranno realizzate le rampe di accesso carrabile al parcheggio; nella terrazza saranno invece sistemate le uscite pedonali. La pavimentazione della terrazza verrà invasa da griglie di sicurezza e da impianti di aerazione.
Uno dei luoghi storici più belli del mondo sta dunque per essere manomesso e deturpato per sempre.
E' stato affermato che il parcheggio servirà a togliere le auto dal Tridente barocco della città, a pedonalizzarlo. Non è vero. Bastano pochi dati per confutare questa tesi: nel centro storico di Roma risiedono ancora circa 100mila abitanti. Nell'area del tridente barocco, su cui si sono concentrate le attenzioni per la realizzazione del parcheggio, ce ne sono 30mila. Con gli indici di motorizzazione di Roma (un'automobile per abitante, come noto), significa almeno 30 mila veicoli. Sarebbero necessari più di 60 ettari di superficie scoperta destinata a parcheggio, una dimensione grande come l'intera estensione di villa Borghese.
Ma non è soltanto dal punto di vista dimensionale che i conti non tornano. Il 70% dei posti auto verrà infatti venduto sul mercato immobiliare e il 20% è destinato all'affitto per periodi lunghi: è evidente che verranno acquistati da coloro che lavorano in centro storico richiamando così ulteriore traffico automobilistico. Per fare una volgare speculazione immobiliare non ci si ferma neppure di fronte a luoghi di così mirabile stratificazione storica e culturale.

Rivolgiamo pertanto un pressante appello al sindaco di Roma Walter Veltroni per scongiurare la realizzazione della proposta. La villa Borghese e la collina del Pincio non possono ospitare un altro pessimo esempio della incultura della "valorizzazione economica". Monumenti così straordinari meritano un altro destino: quello di tornare ad essere luoghi di bellezza a disposizione della città.
Per firmare cliccate qui.

Per aggiungere il banner al vostro sito o blog potete usare questo codice:
(a href="http://www.petitiononline.com/pincio/"target="_blank")(img border="0"src=" http://img60.imageshack.us/img60/6364/pinciosmallsg5.jpg "/)(/a)
Al posto delle parentesi tonde sostituite <>.

giovedì 21 agosto 2008

Pugno di ferro contro i writer?


Il 19 Agosto Repubblica.it pubblicava il seguente articolo:
Pugno di ferro contro i writer:
Pugno duro contro le mani veloci dei writer-vandali. Che marchiano di scritte - tanto rapide quanto insulse, incolori - i muri della periferia e i monumenti del centro storico di Roma. «Non è possibile che da noi ci si limiti alle sanzioni» interviene il direttore regionale Luciano Marchetti dopo lo scempio di ponte Milvio e ponte Sisto. «Nel caso di un´opera vincolata - spiega il responsabile per il Lazio del ministero Beni culturali - va valutato e risarcito il danno intrinseco che la scritta provoca. Ma se guardiamo alla facciata di un palazzo appena ripulito, sarebbe il caso di far pagare al vandalo il costo dell´intera tinteggiatura: perché con le cancellature non si riesce mai a riprendere il colore originario».
(...)
A Roma, dove circolano circa 2000 writer (tra artisti che intervengono sui muri legali di San Lorenzo o Tuscolana, e le torme di adolescenti che coprono di firme persino i cartelli stradali), la pena è una multa di 400 euro al massimo, che arriva a 2000 nel caso di un monumento. «Se la persona che ha danneggiato la fontana di Fiumi di Bernini a piazza Navona» ricorda l´ingegner Marchetti, citando il tuffo eseguito nel 1997 da tre uomini che ruppero una delle sculture in pietra «se l´è cavata al processo con una pena quasi simbolica, figuriamoci cosa rischia chi colora di vernice un muro. Diamo anche più pareti a chi vuole fare del graffitismo, ma rendiamo pesante la sanzione per chi deturpa una pietra antica, ma anche un palazzo moderno». Il solvente intacca sempre la superficie. Danneggiandola così per sempre. «Siamo in attesa che ne arrivi uno più adatto dall´Olanda, ma il prodotto è fermo a Milano: per questo abbiamo dovuto ritardare il nostro intervento di pulitura» spiega Mirko Giannotta, responsabile della nuova squadra Decoro urbano alle dipendenze del gabinetto del sindaco. «Ci hanno assicurato che arriverà venerdì così che da lunedì potremo intervenire a ponte Sisto e a Ponte Milvio, ma anche sul "Leoncino" del Pincio e in via dei Fori imperiali, sotto la direzione della Sovrintendenza comunale».
--

Sono felice che il nostro nuovo Sindaco si muova verso questa direzione, però, come ho già scritto in più occasioni qui ..mi piacerebbe il pugno di ferro anche contro i partiti - ed i committenti di affissioni abusive - che, ad ogni elezione, puntualmente "arricchiscono" i muri della nostra città di manifesti affissi su muri, ponti, bidoni dell'immondizia...
Manifesti che poi ci troviamo a dover "ammirare" per mesi e mesi. Nessuno li stacca, nè prima nè dopo le elezioni (L'Ama ci ha informato che non sono neanche utilizzabili nel riciclo della carta), e noi cittadini li dobbiamo subire alla vista fino alla prossima elezione, quando, molto probabilmente, verranno coperti ..da altri manifesti!
I peggiori in queste ultime elezioni, almeno secondo le mie osservazioni, sono stati i partiti della Destra - anche se poi non se ne salva quasi nessuno (forse Di Pietro, anche se mi è capitato di vedere un suo manifesto su un cassonetto dei vestiti usati a Via Merulana, un giorno di Aprile u.s.), Alermanno incluso (vedi foto scattata a Marzo u.s. a Piazza Bologna). Il nome "Piccolo" (PdL) campeggia sotto molti ponti, la Santanchè ha imbrattato TUTTI i bidoni dei rifiuti di Via Cola di Rienzo, il PdL ha coperto addirittura le pubblicità di aziende paganti, oltre ad impalcature, bidoni dei rifiuti, ecc.
Insomma, mi viene da ridere quando leggo che Alemanno vuol fare la voce grossa con i writers mentre la sua faccia non si è quasi mai vista, prima delle elezioni, dentro uno spazio legale!
Intanto ripulisca la città dai suoi stessi manifesti! Poi parliamo anche di writers..

martedì 12 agosto 2008

All'Anagrafe nuovi sistemi per limitare l'afflusso degli utenti

sopra: la foto scattata oggi dal nostro lettore presso l'Anagrafe del I° Municipio

Ricevo e pubblico:

"Cara Martina, sono un residente del I° Municipio e dal momento che dovevo rifare la carta d'identità sono tornato un giorno a Roma dalle ferie per recarmi nella mia Circoscrizione a Via Petroselli, presso l'ufficio demografico ed effettuare così le necessarie pratiche burocratiche. Con mio grande disappunto- e di tanti altri cittadini che ho trovato in quell'ufficio- però, questo non è stato possibile, infatti, già alle 10.45 di oggi 12 agosto, ora in cui sono arrivato all'Anagrafe, la macchinetta che distribuisce i numeri per essere ricevuti allo sportello aveva il pulsante relativo allo sportello per le carte d'identità chiuso con lo scotch! Il tutto mentre numerosi sportelli nella sala principale apparivano chiaramente privi di fila nonostante la presenza dell'addetto.
Un cartello avvisava poi che l'Anagrafe evadeva, oggi (ma presumiblmente la data del cartello sarà cambiata ogni giorno, in questo periodo- vedi foto in allegato), solamente le prime 40 pratiche relative alle carte d'identità di ogni giorno. Poi, indipendentemente dagli orari ufficiali -e comunicati sul sito del Comune o allo 060606- avrebbe chiuso!
Io credo che questo sia un comportamento ed un'organizzazione da Terzo Mondo!
O si comunicano al pubblico orari diversi per l'estate, oppure in assenza di tale comunicazione preventiva, non è corretto, secondo me, far trovare ai cittadini la "sorpresina" dello scotch sulle macchinette.
Mi chiedo: sarà stata una soluzione "fai da te" data dai direttori degli uffici per ovviare alla carenza di personale, o una direttiva ufficiale del Comune? In ogni caso per quale motivo non vengono invece comunicati orari diversi degli sportelli per il periodo estivo, invece di sospendere, a sorpresa, un servizio al cittadino durante l'orario ufficiale di apertura al pubblico?
Ciao, Grazie, Giovanni."

Ringraziando per la segnalazione, procediamo ad inviarla alla Direttrice dell'Ufficio Demografico del Primo Municipio, Caterina Toran, sperando di ricevere una spiegazione.

lunedì 28 luglio 2008

Militari a Roma: una veloce riflessione

Oggi su Repubblica si legge:

(..) Si parte con Milano, Roma, Napoli, Padova e Verona e successivamente si arriverà a una decina di città. La parte del leone la faranno Milano (..) Roma e Napoli: in ciascuna città dovrebbero infatti andare tra i 200 e i 300 militari. (..) La firma del decreto è un tassello in più, ha spiegato Maroni, "per garantire la sicurezza ai cittadini che devono sentirsi padroni a casa propria".

Quanto ho letto mi ha ricordato un articolo che ho letto circa un anno fa, su tutt'altro argomento, in cui si annunciava che entro un anno sarebbero stati operativi in tutta la nostra città circa 250 agenti accertatori dell'Ama che avrebbero dovuto elevare contravvenzioni ai cittadini rei di violare il regolamento comunale sul conferimento dei rifiuti urbani.
Bene, l'anno è quasi trascorso, gli agenti accertatori Ama sono stati nominati e sono operativi. Avete notato qualche differenza nella pulizia della città?
Eppure di persone che non seguono le regole credo ce ne siano..
Vi hanno mai multato se non avete fatto la raccolta differenziata o avete sentito di qualche vostro conoscente multato dall'Ama?
La mia Via, per esempio, continua ad essere piena di sacchi di immondizia che la gente getta a tutte le ore, ma di multe non ne ho mai sentito parlare.
Non sarà forse perchè 250 accertatori "diluiti" su una popolazione di 2.7 milioni di residenti sono un po' pochi?

Per questo mi viene da ridere -si fa per dire- quando leggo che 300 militari dovrebbero ripristinare la sicurezza a Roma. E' come dire che i 300 agenti Ama avrebbero dovuto ripristinarne la pulizia.


domenica 27 luglio 2008

Se vi costruiscono un inceneritore vicino casa..


..forse è meglio traslocare.

Nel corpo di un bambino di Forlì, affetto da tumore, sono state trovate particelle di tungsteno, acciaio, cadmio..elementi che non sembra possano provenire dai gas di scarico delle automobili, ma più facilmente dagli inceneritori della città! E' in corso un processo..vedremo come va a finire.
Nel frattempo, speriamo che non aumentino gli inceneritori in Italia.

sabato 26 luglio 2008

Divieti di sosta: a Trastevere fai da te!

Dal 19 al 27 di questo mese si svolge la festa de' Noantri, un appuntamento fisso nell'estate dei Trasteverini doc.
Per l'occasione vengono piazzati nelle strade interessate dalla festa dei cartelli di divieto di sosta "portatili" o rimovibili (probabilmente per fare posto alle bancarelle o al passeggio dei visitatori previsti per l'evento).
Stranamente, quest'anno, il giorno prima dell'inizio della festa, sono comparsi in alcuni vicoli della zona - lontani dalla manifestazione - gli stessi tipi di divieto (vedi foto scattata il 18 u.s. in Vicolo del Mattonato). Alla mia domanda, un abitante della via mi ha confermato che fino al giorno prima quei cartelli non c'erano.
Non sembra che siano stati posizionati dalla Polizia Municipale, ma più probabilmente da qualche residente - o commerciante- furbo che si sia voluto "riservare" qualche posto auto, così raro in questa zona di Roma.
Chissà se con la fine della festa spariranno anche questi cartelli o se invece la Polizia Municipale ne denuncerà il furto ad opera di ignoti, lasciandoli così in regalo ai furbi trasteverini?

mercoledì 16 luglio 2008

Giornata nera per la Metro A

sopra: passeggeri della Metropolitana in attesa
delle navette sostitutive in Via di Bravetta (Prati)


Questa mattina la maggior parte dei passeggeri della Linea A della Metropolitana ha avuto la spiacevole sorpresa di essere "scaricata" ad una fermata diversa da quella desiderata. Andando verso la stazione Termini, per esempio, una volta saliti sul treno, si veniva informati dagli altoparlanti che il tragitto sarebbe terminato ad Ottaviano. Sono girate voci di un incidente - ed infatti poi si è letto che intorno alle 10 una ragazza si era gettata sui binari della metropolitana nella stazione di Vittorio Emanuele.
Fin qui nulla di strano, cioè purtroppo è già successo che qualcuno si butti sui binari, o venga spinto (non succederebbe se, come ho visto a Washington, il binario fosse separato dalla banchina da lastre di vetro apribili solamente in corrispondenza delle porte, certo, una bella spesa, ma chissà che non venga copiato questo sistema anche da noi prima o poi). La cosa che mi è dispiaciuta è che, essendo ormai noto che in questi casi si verifica sempre un affollamento di gente per salire sulle navette sostitutive (vedi foto in alto), che finisce per incidere negativamente anche sulla disponibilità di taxi, Metroroma non abbia informato i suoi clienti prima di salire sui vagoni che il treno avrebbe avuto un'interruzione., ma solamente in prossimità dell'ultima fermata prevista. Questo perchè, almeno, in questo modo la gente si sarebbe potuta organizzare prima della partenza (chi ha preso la metropolitana vicino a casa sarebbe potuto tornare a casa, chi ha lasciato il mezzo privato sarebbe potuto tornare indietro, gli altri avrebbero potuto cercare un taxi in una zona della città meno congestionata di chiamate e cosi' via). Come mai Metroroma non adotta il sistema che usano a Londra, cioè scrivere su delle belle lavagnette prima dei tornelli se il servizio che offre è regolare o che cosa si deve aspettare il cliente se passa il tornello, quel giorno? (A Londra le lavagnette sono aggiornate ogni ora o mezz'ora, se tutto è regolare ci si legge sopra "servizio regolare" altrimenti si puo' conoscere a che cosa si va incontro).

martedì 15 luglio 2008

La scomparsa delle strisce pedonali




Nella nostra città abbiamo alcuni 'elementi' che preferiremmo non avere (come impalcature di cantieri fantasma, rifiuti per terra, strutture abbandonate, ecc.) ed altri che ogni tanto si esauriscono e non vengono ripristinati. Esempio di questi ultimi sono -spesso- le strisce pedonali. Passeggiando per il centro storico, in particolare, si può notare come la gran parte delle strisce pedonali stia inesorabilmente sparendo, senza che si veda mai nessuno fare la dovuta manutenzione. E' vero che quelle dipinte sui sampietrini si scoloriscono prima rispetto a quelle sull'asfalto, ma proprio per questo non sarebbe giusto prevedere un piano di manutenzione ad intervalli maggiormente ravvicinati?
Personalmente mi è capitato di segnalare la scomparsa delle strisce pedonali nei pressi della mia abitazione sia alla Polizia Municipale che al mio Municipio (il I°). La Municipale mi ha risposto, sempre sollecita, che la competenza è del Municipio, mentre quest'ultimo finora latita.
Sulla visibilità delle strisce pedonali ci stanno battendo in particolare a Pomezia, dove hanno avuto delle idee originali e, mi sembra, efficaci (vedi foto sopra).

Roma e i suoi cantieri infiniti

Ogni volta che percorro Via Sistina, verso Piazza di Spagna, mi imbatto in questo ..catafalco (vedi foto a lato). Il grande cartello apposto sull'impalcatura riporta due date: 1999 e 2002. In nessuno dei due casi sono le date di inizio e fine dei lavori (ma non sono obbligatorie?). In ogni caso questa enorme impalcatura è lì da molto (troppo) tempo, senza che si veda mai un operaio al lavoro. Sul cartello c'è anche scritto: "Indagini archeologiche nel sottosuolo della Biblioteca Hertziana". Ecco - forse- spiegato il motivo per cui non si vede mai nessuno lavorare sulle impalcature .. perchè però se sono indagini nel sottosuolo hanno dovuto tirare su anche un' impalcatura? Mah..
Tutto questo per dire: perchè dobbiamo sopportare tutti questi cantieri (spesso deserti) in giro per la città? Come mai non vengono eliminati se non servono più?
Ostacolano il passaggio dei pedoni sui già stretti marciapiedi, talvolta intralciano il traffico e sicuramente peggiorano l'estetica della città. In definitiva, se non sono utili allo scopo per cui sono stati pensati arrecano solo un danno alla città e a tutti noi.
I Municipi di competenza (o il Comune) possono fare qualcosa in merito?

mercoledì 2 luglio 2008

Conviene copiare l'ecopass milanese?

sopra: il varco ZTL a Via Arenula

Oggi su Repubblica si legge che il nostro nuovo Sindaco Gianni Alemanno avrebbe intenzione di eliminare la Zona a Traffico Limitato a favore dell'introduzione di un ticket giornaliero (pagabile da chiunque voglia circolare in centro storico con la propria vettura), sul modello dell' "ecopass" milanese.
Quasi un anno fa, su questo Blog, avevamo affrontato l'argomento del ticket di Milano. Tralasciando, per ora, alcune considerazioni (tipo: ma perchè ogni nuovo partito deve per forza cancellare le cose istituite dai predecesori, tra l'altro imponendo alla collettività nuove ingenti spese per istituire qualcosa di semplicemente simile? oppure: 2,5 euro al giorno bastano a scoraggiare l'uso del mezzo privato, quando il biglietto dei mezzi pubblici per fare un percorso di andata e ritorno costa 2 euro? e così via..) vorrei soffermarmi sull'esempio Milanese - che Alemanno sembra ammirare così tanto- per vedere se veramente conviene e quindi se sia auspicabile copiarlo.
L'anno scorso, i giornali avevano riportato che la città di Milano aveva calcolato di spendere 15 milioni di euro l'anno per la gestione dell'ecopass, mentre gli introiti previsti sarebbero stati circa 40 milioni l'anno. Un affarone, certo, per il Comune (e la collettività).
Vediamo ora come è andata veramente:
I soldi spesi sono stati probabilmente quelli, se non di più (visto che in genere si spende spesso più del previsto e questo capita in particolare alle amministrazioni pubbliche), mentre gli introiti del primo semestre di funzionamento sono stati - udite, udite- solo 6 milioni e mezzo di Euro!
Non avrebbero dovuto essere 20 a semestre?
Quindi, se le informazioni che abbiamo letto sono corrette, Milano spende per la gestione dell'ecopass più di quanto non incassi con i relativi ticket.
Vogliamo copiare questo modello?
A chi gioverebbe, oltre ai commercianti che vedrebbero aumentare il numero di potenziali clienti (motorizzati) per le strade? Ma poi chi ci verrebbe più a fare compere in un centro completamente bloccato dal traffico privato?
E per tutto questo dovremmo anche sborsare milioni di euro ogni anno..

venerdì 13 giugno 2008

A Roma vietereste i Suv?


Da Virgilio Notizie:

In America li incendiano o ci scrivono sopra con la vernice spray complimenti come "inquinatore" o "assassino". Nell'ipotesi meno cruenta li combattono a colpi di campagne pubblicitarie. Da noi qualcuno si accontenterebbe di vederli rimuovere dai posti riservati agli invalidi. Ma anche questa minima aspettativa sembra destinata a essere delusa. Stiamo parlando degli amati-odiati Suv, gli Sport Utility Vehicle, cioè i fuoristrada da città (e sembra già una contraddizione in termini). Amati dai loro possessori, ovviamente. Odiati sempre più da gran parte degli altri automobilisti, dai ciclisti, dai pedoni e in generale da chi si preoccupa dell'inquinamento e della sicurezza stradale delle nostre città.

Impossibili da rimuovere
A riaccendere la polemica anti-Suv è stata una recente lettera al Corriere della Sera di un disabile milanese che non ha potuto parcheggiare nel posto a lui riservato sotto casa occupato abusivamente da un Suv. Naturalmente ha chiamato i vigili, che sono arrivati in poco tempo per la rimozione. Ma anche loro hanno dovuto arrendersi al mastodontico gippone: il carro attrezzi non riusciva a sollevarlo e trasportarlo. E così si scopre che a Milano i mezzi comunemente usati della Polizia locale possono rimuovere veicoli fino a 20 quintali. Per stazze superiori ci sono solo un paio di carri attrezzi e non sono in funzione di notte. Praticamente i Suv la fanno franca.

Inquinanti e pericolosi
Si tratta dell'ultima scaramuccia di una guerra ai Suv iniziata ormai da diversi anni. L'insofferenza verso questo tipo di veicoli è in netta crescita. Si moltiplicano le iniziative e i siti anti Suv. I proprietari di questi mezzi liquidano la questione con un "tutta invidia". Ma gli oppositori avanzano ben altre motivazioni: al di sopra di tutte, i consumi esagerati e il conseguente inquinamento nonché la loro pericolosità nella circolazione stradale.
Dal punto di vista dei consumi i Suv non sono esattamente sobri. A parte l'aspetto economico, considerando gli attuali prezzi del petrolio (ma è un problema che riguarda le tasche dei loro possessori), i Suv - secondo uno studio di Legambiente - hanno consumi medi urbani del 60-70% in più rispetto alle dieci auto più vendute.

Effetto schiacciasassi
Ma è sul versante della sicurezza stradale che questi veicoli sembrano rappresentare una vera minaccia. Una collisione con un Suv è da evitare a tutti i costi (a meno che non siate alla guida di un Tir...). Si legge nel dossier di Legambiente: "Secondo Quattroruote per un guidatore di berlina che viene urtato lateralmente il rischio di perdere la vita è 30 volte superiore se ad urtarlo è una fuoristrada o un Suv (...). Alto il pericolo anche nel caso di scontri frontali: l'altezza e la massa del Suv innescano l'effetto schiacciasassi, il Suv monta sul cofano dell'auto normale, schiacciandolo ed entrando con il muso nel parabrezza". I crash test lo dimostrano in maniera piuttosto impressionante.
Non parliamo poi dell'investimento di un pedone: il mezzo è più alto e l'impatto coinvolge la parte del tronco provocando lesioni molto più gravi. Ancora più pericoloso se il Suv monta anteriormente il bull-bar (letteralmente "barra per tori", molto utile in città...): già nel 2001 una direttiva europea proponeva la messa al bando questo tipo di paraurti ma per ora solo la Danimarca l' ha recepita.

Davvero così sicuri?
Molti proprietari di Suv sostengono che si tratta di una scelta dettata da motivi di sicurezza personale. Ma non tutti i dati confermano che si tratti della scelta migliore. I Suv, ad esempio, hanno una probabilità di cappottarsi quasi 3 volte superiore alle auto normali. Negli Usa è nato addirittura un sito che dà consulenza legale a chi ha riportato danni in seguito al ribaltamento di un Suv. E anche gli spazi di frenata in media sono notevolmente più lunghi a causa della possente massa inerziale del veicolo.
Insomma, chi compra un Suv lo fa con motivazioni diverse, alcune pratiche altre meno. Non sappiamo se esista una "antropologia" del guidatore di Suv. Sicuramente c'è un pensiero diffuso riassumibile in ciò che dice questo guidatore intervistato da Report, il programma d'inchiesta di Rai Tre: "il pesce più grande mangia il pesce più piccolo... Cioè uno si guarda le proprie spalle, capito?".

(Angelo De Marinis)
--

Voi che cosa ne pensate?

Lettere dalla rete



Un lettore del IV Municipio mi scrive:

Un plauso all'AMA (sede di via G.Casati)! Dopo aver telefonato al 871 322 98 e nel giro di poche ore è stata ripulita dalle masserizie la zona antistante la cabina Acea in via Pasquati dove un incivile abitante dell'edificio IACP aveva depositato i resti della sua cantina (vedi ultima foto). Non sono riuscito altrettanto con ACEA dove dietro il cancello d'ingresso alla cabina ex Enel (cabina ACEA /elecrabel n. 6264, tra via Sergio Tofano e via Pasquati) c'è di tutto ed in particolare un deposito di motorini rubati con tanto di targhe. Andrebbe ristrutturata, ripulita e recintata seriamente lungo tutto il confine della stessa...... Io finora non sono stato ascoltato, ci riuscirete voi?
Grazie,
Massimo

Invieremo questa segnalazione al Presidente del IV Municipio Cristiano Bonelli, alla Polizia Municipale e all'Acea, sperando che qualcuno di loro si 'mobiliti' per verificare e possibilmente ripulire questa cabina.

Strisce Blu: che ne pensate?

Dal 5 Giugno u.s., a Roma è stato sospeso il pagamento dei parcheggi delimitati dalle strisce blu al di fuori del I° Municipio (vedi l'immagine a sinistra, presa dal sito dell'Atac, in blu la zona attualmente a pagamento).

Metro pubblica questo articolo:

Il dossier di Legambiente sugli effetti di questo primo periodo di deregulation in materia di sosta tariffata sta per atterrare sulla scrivania del nuovo assessore alla Mobilità, Sergio Marchi. I numeri, i grafici, dicono tutti la stessa cosa: dopo lo stop alle strisce blu, doppie file, sosta illegale e traffico invadono le strade di tutti i municipi.

IL MONITORAGGIO Da via Nomentana a Corso Triste, da San Lorenzo a Piazza Bologna, dal Policlinico Umberto dall’Università La Sapienza, passando per viale Trastevere, via Magna Grecia e viale Giulio Cesare: il monitoraggio di Legambiente riporta un rosario di doppie file, auto che sostano sui marciapiedi e, di fatto, ovunque. Dal centro alla periferia, sempre la stessa musica. Di fronte a questa situazione la richiesta di Legambiente è di ripristinare le 72mila strisce blu anche fuori dal I Municipio e tempi più brevi rispetto al primo settembre per le decisioni della commissione del piano parcometri. «La tendenza del caos è in aumento - ha detto Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio- e va fermata. Tra i residenti che abbiamo incontrato in questi giorni il 100% vuole tornare alle strisce blu». Lo studio parla di “necessità” di strisce blu anche facendo riferimento «ai 169.000 spostamenti che nell’ora di punta, al mattino, sono diretti verso la cintura ottocentesca della città, cioè il 31% del totale dei 531000 spostamenti intra comunali».

I NUMERI Sono 95.653 i posti auto a strisce blu in città (22.000 già riattivati nel Mnicipio I), 27.113 i posti moto, 1.188 carico e scarico merci, 4.017 per i diversamente abili. Il quartiere con più strisce blu è l’Appio Tuscolano, con 3555 posti auto.

--

Voi cosa ne pensate? E' giusto che non si paghi per parcheggiare l'automobile dentro i confini della città?

lunedì 26 maggio 2008

Prossimo weekend all'insegna della bicicletta


Il prossimo fine settimana torna la “Ciemmona” la manifestazione che richiamerà a Roma ciclisti da tutto il mondo. (Vedi il video).

Il primo dei tre appuntamenti, venerdì 30 maggio 2008 alle ore 18.00, è ormai tradizionale per quanti, ogni ultimo venerdì del mese, giungono da Roma e dintorni a piazzale Ostiense per una pedalata salutare e di critica verso l'uso dissennato dell'automobile privata.
Per sabato 31 maggio il ritrovo è alle 16:00 in Piazza San Giovanni; il percorso si snoderà in modo più o meno casuale in giro per la città. Strade sempre intasate di traffico rumoroso e puzzolente vivranno di una vita nuova nei pochi minuti del passaggio di migliaia di ciclisti festanti. Domenica 1° giugno alle 11:00 a piazzale Ostiense, sotto la Piramide, ci si incontra per andare al mare tutti insieme: via Cristoforo Colombo diventerà la tanto attesa pista ciclabile che fin'ora l’amministrazione comunale non è riuscita a costruire. Per il ritorno si può caricare la bicicletta nella prima carrozza dei trenini Ostia-Roma. Per chi vuole esagerare si dorme i spiaggia e si torna il 2 giugno con partenza dalla rotonda di Ostia prevista alle 17.00

Nata nel settembre 1992 a San Francisco, la Critical Mass attualmente pedala sulle strade di 400 città del mondo. Il nome Critical Mass è stato preso dal film documentario di Ted White “Return of the Scorcher”, ambientato in Cina, dove si vedono ciclisti che si assemblano in gruppo per riuscire ad attraversare strade senza semafori. Questa "pedalata collettiva" nelle metropoli del mondo non è solo un modo sportivo per far valere i propri diritti di cittadini che hanno consapevolmente deciso di usare un mezzo non inquinante per gli spostamenti, ma anche una grande occasione per socializzare, condividere idee, come in una grande comunità planetaria, e sensibilizzare i "motorizzati" a scelte di vita che non contemplano il consumo di idrocarburi e il mito della velocità a tutti i costi. Per ulteriori informazioni si può visitare il sito della Ciemmona.

giovedì 22 maggio 2008

Dove si può donare il cordone ombelicale a Roma

Il sangue del cordone ombelicale e' ricco di cellule staminali: vere e proprie salvavita per combattere malattie del sangue molto gravi. Identiche a quelle del midollo osseo possono essere trapiantate nei pazienti affetti da leucemia, anemia, talassemia e altre rare patologie. Vanno infatti a generare gli elementi fondamentali del sangue umano, globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Coloro che sono affetti da leucemia e linfomi, purtroppo nel 40-50% dei casi non dispongono di donatori compatibili nell'ambito familiare o nei registri internazionali dei donatori volontari di midollo osseo, quindi sarebbe utile, per aiutare queste persone, che le donne in gravidanza donassero di prassi il loro cordone.
Oggi è possibile donare il cordone al momento del parto; la donazione è rapida, indolore e non costa nulla alla neo mamma, però a Roma solamente sei ospedali la rendono possibile - anche se né gli stessi Ospedali, né il Comune o altre Istituzioni ne fanno particolare pubblicità. E' possibile effettuare la donazione presso il Policlinico, il Sandro Pertini, Villa San Pietro, Villa Pia, il Sant'Eugenio e il Gemelli (fonte: www.adisco.it).
Tra gli ospedali mi aspettavo di trovare il Fate Bene Fratelli, che è una delle strutture pubbliche più richieste, a Roma, dalle donne che devono partorire. Mi piacerebbe sapere come mai non ha aderito a questa iniziativa cosi' lodevole e come mai il Comune - almeno per la nostra città- non fa un po' di pubblicità in questo senso.

venerdì 16 maggio 2008

Basta con i pullman nel centro storico!

sopra: un pullman in manovra difficile tra via F. Crispi e Via Sistina

Un paio di giorni fa ho assistito ad un pullman che si è "incastrato" tra Via Sistina e Via Francesco Crispi. Una macchina aveva parcheggiato male e, quindi, per circa un quarto d'ora il pullman in questione (vedi foto) è rimasto all'incrocio tra le due vie, cercando di fare la curva. Chiaramente si sono create lunghe file di macchine in entrambe le vie e (visto che nessuno a Roma spegne mai il motore, in questi casi) anche una vera e propria nube tossica nell'aria!

Il Centro storico è caratterizato da strade per lo più strette ed inadatte al passaggio - ed alle manovre- di mezzi enormi come i pullman turistici. Allo stesso tempo è ben servito da autobus, taxi e metropolitane, che i turisti potrebbero utilizzare nei loro spostamenti. Come mai allora la ZTL è piena di pullman turistici?

Rutelli li aveva confinati al di fuori delle mura aureliane, Veltroni li ha fatti rientrare (previo pagamento, mi dicono, di un "obolo" al Comune), e lettera morta è rimasto l'annuncio dei giornali del Novembre scorso per cui la sua Giunta doveva dichiarare guerra ai pullman.
Il risultato è che oggi questi bestioni intasano le vie del centro a tutte le ore del giorno, generando rallentamenti del traffico, ingorghi ed enorme inquinamento (visto che fanno solo 2 km con un litro di gasolio). I soldi che il comune incassa con il pagamento dei permessi per i pullman valgono veramente a compensare tutto questo disagio da parte della città?
Dal momento che sembra che il nuovo Sindaco veda di buon occhio i tassisti, spererei, in questo caso, che prendesse al più presto una decisione che andrebbe a loro vantaggio, oltre che a favore di tutti i residenti e i commercianti: escludere tutti i pullman turistici dalla ZTL.
I turisti, visto che il centro ne è pieno, potrebbero ben utilizzare taxi, autobus, metro e (se prenderà mai il via) anche il bike sharing. O no?