lunedì 28 luglio 2008

Militari a Roma: una veloce riflessione

Oggi su Repubblica si legge:

(..) Si parte con Milano, Roma, Napoli, Padova e Verona e successivamente si arriverà a una decina di città. La parte del leone la faranno Milano (..) Roma e Napoli: in ciascuna città dovrebbero infatti andare tra i 200 e i 300 militari. (..) La firma del decreto è un tassello in più, ha spiegato Maroni, "per garantire la sicurezza ai cittadini che devono sentirsi padroni a casa propria".

Quanto ho letto mi ha ricordato un articolo che ho letto circa un anno fa, su tutt'altro argomento, in cui si annunciava che entro un anno sarebbero stati operativi in tutta la nostra città circa 250 agenti accertatori dell'Ama che avrebbero dovuto elevare contravvenzioni ai cittadini rei di violare il regolamento comunale sul conferimento dei rifiuti urbani.
Bene, l'anno è quasi trascorso, gli agenti accertatori Ama sono stati nominati e sono operativi. Avete notato qualche differenza nella pulizia della città?
Eppure di persone che non seguono le regole credo ce ne siano..
Vi hanno mai multato se non avete fatto la raccolta differenziata o avete sentito di qualche vostro conoscente multato dall'Ama?
La mia Via, per esempio, continua ad essere piena di sacchi di immondizia che la gente getta a tutte le ore, ma di multe non ne ho mai sentito parlare.
Non sarà forse perchè 250 accertatori "diluiti" su una popolazione di 2.7 milioni di residenti sono un po' pochi?

Per questo mi viene da ridere -si fa per dire- quando leggo che 300 militari dovrebbero ripristinare la sicurezza a Roma. E' come dire che i 300 agenti Ama avrebbero dovuto ripristinarne la pulizia.


domenica 27 luglio 2008

Se vi costruiscono un inceneritore vicino casa..


..forse è meglio traslocare.

Nel corpo di un bambino di Forlì, affetto da tumore, sono state trovate particelle di tungsteno, acciaio, cadmio..elementi che non sembra possano provenire dai gas di scarico delle automobili, ma più facilmente dagli inceneritori della città! E' in corso un processo..vedremo come va a finire.
Nel frattempo, speriamo che non aumentino gli inceneritori in Italia.

sabato 26 luglio 2008

Divieti di sosta: a Trastevere fai da te!

Dal 19 al 27 di questo mese si svolge la festa de' Noantri, un appuntamento fisso nell'estate dei Trasteverini doc.
Per l'occasione vengono piazzati nelle strade interessate dalla festa dei cartelli di divieto di sosta "portatili" o rimovibili (probabilmente per fare posto alle bancarelle o al passeggio dei visitatori previsti per l'evento).
Stranamente, quest'anno, il giorno prima dell'inizio della festa, sono comparsi in alcuni vicoli della zona - lontani dalla manifestazione - gli stessi tipi di divieto (vedi foto scattata il 18 u.s. in Vicolo del Mattonato). Alla mia domanda, un abitante della via mi ha confermato che fino al giorno prima quei cartelli non c'erano.
Non sembra che siano stati posizionati dalla Polizia Municipale, ma più probabilmente da qualche residente - o commerciante- furbo che si sia voluto "riservare" qualche posto auto, così raro in questa zona di Roma.
Chissà se con la fine della festa spariranno anche questi cartelli o se invece la Polizia Municipale ne denuncerà il furto ad opera di ignoti, lasciandoli così in regalo ai furbi trasteverini?

mercoledì 16 luglio 2008

Giornata nera per la Metro A

sopra: passeggeri della Metropolitana in attesa
delle navette sostitutive in Via di Bravetta (Prati)


Questa mattina la maggior parte dei passeggeri della Linea A della Metropolitana ha avuto la spiacevole sorpresa di essere "scaricata" ad una fermata diversa da quella desiderata. Andando verso la stazione Termini, per esempio, una volta saliti sul treno, si veniva informati dagli altoparlanti che il tragitto sarebbe terminato ad Ottaviano. Sono girate voci di un incidente - ed infatti poi si è letto che intorno alle 10 una ragazza si era gettata sui binari della metropolitana nella stazione di Vittorio Emanuele.
Fin qui nulla di strano, cioè purtroppo è già successo che qualcuno si butti sui binari, o venga spinto (non succederebbe se, come ho visto a Washington, il binario fosse separato dalla banchina da lastre di vetro apribili solamente in corrispondenza delle porte, certo, una bella spesa, ma chissà che non venga copiato questo sistema anche da noi prima o poi). La cosa che mi è dispiaciuta è che, essendo ormai noto che in questi casi si verifica sempre un affollamento di gente per salire sulle navette sostitutive (vedi foto in alto), che finisce per incidere negativamente anche sulla disponibilità di taxi, Metroroma non abbia informato i suoi clienti prima di salire sui vagoni che il treno avrebbe avuto un'interruzione., ma solamente in prossimità dell'ultima fermata prevista. Questo perchè, almeno, in questo modo la gente si sarebbe potuta organizzare prima della partenza (chi ha preso la metropolitana vicino a casa sarebbe potuto tornare a casa, chi ha lasciato il mezzo privato sarebbe potuto tornare indietro, gli altri avrebbero potuto cercare un taxi in una zona della città meno congestionata di chiamate e cosi' via). Come mai Metroroma non adotta il sistema che usano a Londra, cioè scrivere su delle belle lavagnette prima dei tornelli se il servizio che offre è regolare o che cosa si deve aspettare il cliente se passa il tornello, quel giorno? (A Londra le lavagnette sono aggiornate ogni ora o mezz'ora, se tutto è regolare ci si legge sopra "servizio regolare" altrimenti si puo' conoscere a che cosa si va incontro).

martedì 15 luglio 2008

La scomparsa delle strisce pedonali




Nella nostra città abbiamo alcuni 'elementi' che preferiremmo non avere (come impalcature di cantieri fantasma, rifiuti per terra, strutture abbandonate, ecc.) ed altri che ogni tanto si esauriscono e non vengono ripristinati. Esempio di questi ultimi sono -spesso- le strisce pedonali. Passeggiando per il centro storico, in particolare, si può notare come la gran parte delle strisce pedonali stia inesorabilmente sparendo, senza che si veda mai nessuno fare la dovuta manutenzione. E' vero che quelle dipinte sui sampietrini si scoloriscono prima rispetto a quelle sull'asfalto, ma proprio per questo non sarebbe giusto prevedere un piano di manutenzione ad intervalli maggiormente ravvicinati?
Personalmente mi è capitato di segnalare la scomparsa delle strisce pedonali nei pressi della mia abitazione sia alla Polizia Municipale che al mio Municipio (il I°). La Municipale mi ha risposto, sempre sollecita, che la competenza è del Municipio, mentre quest'ultimo finora latita.
Sulla visibilità delle strisce pedonali ci stanno battendo in particolare a Pomezia, dove hanno avuto delle idee originali e, mi sembra, efficaci (vedi foto sopra).

Roma e i suoi cantieri infiniti

Ogni volta che percorro Via Sistina, verso Piazza di Spagna, mi imbatto in questo ..catafalco (vedi foto a lato). Il grande cartello apposto sull'impalcatura riporta due date: 1999 e 2002. In nessuno dei due casi sono le date di inizio e fine dei lavori (ma non sono obbligatorie?). In ogni caso questa enorme impalcatura è lì da molto (troppo) tempo, senza che si veda mai un operaio al lavoro. Sul cartello c'è anche scritto: "Indagini archeologiche nel sottosuolo della Biblioteca Hertziana". Ecco - forse- spiegato il motivo per cui non si vede mai nessuno lavorare sulle impalcature .. perchè però se sono indagini nel sottosuolo hanno dovuto tirare su anche un' impalcatura? Mah..
Tutto questo per dire: perchè dobbiamo sopportare tutti questi cantieri (spesso deserti) in giro per la città? Come mai non vengono eliminati se non servono più?
Ostacolano il passaggio dei pedoni sui già stretti marciapiedi, talvolta intralciano il traffico e sicuramente peggiorano l'estetica della città. In definitiva, se non sono utili allo scopo per cui sono stati pensati arrecano solo un danno alla città e a tutti noi.
I Municipi di competenza (o il Comune) possono fare qualcosa in merito?

mercoledì 2 luglio 2008

Conviene copiare l'ecopass milanese?

sopra: il varco ZTL a Via Arenula

Oggi su Repubblica si legge che il nostro nuovo Sindaco Gianni Alemanno avrebbe intenzione di eliminare la Zona a Traffico Limitato a favore dell'introduzione di un ticket giornaliero (pagabile da chiunque voglia circolare in centro storico con la propria vettura), sul modello dell' "ecopass" milanese.
Quasi un anno fa, su questo Blog, avevamo affrontato l'argomento del ticket di Milano. Tralasciando, per ora, alcune considerazioni (tipo: ma perchè ogni nuovo partito deve per forza cancellare le cose istituite dai predecesori, tra l'altro imponendo alla collettività nuove ingenti spese per istituire qualcosa di semplicemente simile? oppure: 2,5 euro al giorno bastano a scoraggiare l'uso del mezzo privato, quando il biglietto dei mezzi pubblici per fare un percorso di andata e ritorno costa 2 euro? e così via..) vorrei soffermarmi sull'esempio Milanese - che Alemanno sembra ammirare così tanto- per vedere se veramente conviene e quindi se sia auspicabile copiarlo.
L'anno scorso, i giornali avevano riportato che la città di Milano aveva calcolato di spendere 15 milioni di euro l'anno per la gestione dell'ecopass, mentre gli introiti previsti sarebbero stati circa 40 milioni l'anno. Un affarone, certo, per il Comune (e la collettività).
Vediamo ora come è andata veramente:
I soldi spesi sono stati probabilmente quelli, se non di più (visto che in genere si spende spesso più del previsto e questo capita in particolare alle amministrazioni pubbliche), mentre gli introiti del primo semestre di funzionamento sono stati - udite, udite- solo 6 milioni e mezzo di Euro!
Non avrebbero dovuto essere 20 a semestre?
Quindi, se le informazioni che abbiamo letto sono corrette, Milano spende per la gestione dell'ecopass più di quanto non incassi con i relativi ticket.
Vogliamo copiare questo modello?
A chi gioverebbe, oltre ai commercianti che vedrebbero aumentare il numero di potenziali clienti (motorizzati) per le strade? Ma poi chi ci verrebbe più a fare compere in un centro completamente bloccato dal traffico privato?
E per tutto questo dovremmo anche sborsare milioni di euro ogni anno..