lunedì 4 ottobre 2010

Salviamo i Consultori della Regione Lazio

Ricevo e volentieri pubblico:


"Cara Martina,

Al Consiglio regionale del Lazio sta per essere approvata una nuova "legge vergogna" che equipara le associazioni familiari e i consultori privati ai consultori pubblici e laici (ripartendo così i già esigui finanziamenti) e li trasforma in una sorta di servizi a "tutela della famiglia fondata sul matrimonio" (!)
La stessa proposta di legge - presentata da Olimpia Tarzia, tra i fondatori del Movimento per la vita - prevede che nei consultori entrino l'esperto di bioetica e l'esperto di metodi naturali di contraccezione (!!) e che le donne che scelgono di abortire mettano per iscritto di non voler dare il bambino in adozione.
Lascio a voi giudicare. Il testo della proposta di legge è qui. Da oggi il Pd ha lanciato una raccolta di firme in tutta Roma. La Casa internazionale delle donne, invece, ha dichiarato lo stato di agitazione e ha lanciato una petizione on line (qui)
Se volete capire come e perché la proposta cancella il diritto delle donne all'autodeterminazione potete leggere il commento di Lisa Canitano, ginecologa dell'associazione Vitadidonna (qui)
 
Facciamo sentire la nostra voce.
 
Grazie,
 
Manuela"

Per firmare la petizione cliccate qui.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

La piu' grande vergogna la dovrebbe provare chi per decenni ha indotto le donne ad abortire, chi ha accostato il termine aborto al termine civilta' questi e soltanto questi si dovrebbero vergognare per cio' che hanno fatto e cio' che continuano a fare sulle donne e contro le donne.

Non basta indossare un camicie bianco per trasformare una mammana in un "Dottore".

A meno che non ci siano gravissimi problemi fisici del nascituro (o della madre), a meno che non si tratti di uno stupro, in tutti gli altri casi indurre una donna a sopprimere mediante squartamento (di questo si tratta per chi non lo sapesse...) e' il crimine piu' schifoso che ci sia al mondo, molto ma molto piu' spregevole della pena di morte, tutti coloro che negli anni hanno paragonato l'aborto ad una "conquista di civilta'" o lo hanno praticato (vero Emma Bonino ?) andrebbero processati per crimini contro l'umanita'.

C'e' gente che ha ucciso dei bambini per permettere alla madre di partecipare all'isola dei famosi (non e' un'invenzione e' la realta'...), c'e' stata una clinica romana che fu soprannominata la clinica degli orrori in quanto si uccidevano "feti" anche dopo il termine di legge, manco a dirlo era la clinica del medico personale di Palmiro Togliatti.

C'e' una conquista di civilta' ogni qual volta un Medico fa nascere un bambino, questa e' si che e' scienza e questa si che e' civilta'.

Andrea Rossi

Martina ha detto...

non sono d'accordo...la vera violenza é fare nascer bambini da chi non se la sente o non può accudirli..perché poi siano oggetto di violenze psicologiche o non curati o malnutriti o inseriti in ambienti ostili.., bambini che crescono in tali ambienti, o poi vengono abbandonati o lasciati in affidamento ma all etá magari di 10 anni quando hanno giá subito traumi irreparabili questi bambini diventano spesso adulti con gravi problemi, problemi che continuano e si propagano alla societá tutta perché siamo tutti interconnessi no?
Adesso che ho un figlio vedo la differnza tra lui che csce in una famiglia serena ed unita e quelli che invece purtroppo non hanno questa fortuna, ci sono bambini che anche se voluti hanno gia gravi problemi a due anni, pensa te quelli non desiderati, o che vengono poi abbandonati. Perché dico io infliggere una tale sofferenza? Meglio non farli nascere proprio. Poi comunque visto che la legge é questa, lasciare alla donna la scelta, é lei che lon deve tirare su no?Non credo che nessuna oggi faccia un'interruzione di gravidanza alla leggera. Ê sempre un trauma per chi la fa. Anche se entro le 13 settimane di concepimento non ci sono cellule neuronali (non ricordo il termine tecnico)per cui l'embrione non soffre a quanto so io.
comunque scusa, come dicono in America, "no uterus, no opinion" cioé spetta alle donne decidere (é comunque un argomento delicato)

Manuela ha detto...

L'equazione "consultori uguale aborti" è radicalmente sbagliata. I consultori familiari, istituiti nel 1975 con la legge n.405/75, hanno questi precisi compiti, elencati all'articolo 1:
a) l'assistenza psicologica e sociale per la preparazione alla maternità e alla paternità responsabile e per i problemi della coppia e della famiglia, anche in ordine alla problematica minorile;
b) la somministrazione dei mezzi necessari per conseguire le finalità liberamente scelte dalla coppia e da singolo in ordine alla procreazione responsabile nel rispetto delle convinzioni etiche e dell'integrità fisica degli utenti;
c) la tutela della salute della donna e del prodotto del concepimento;
d) la divulgazione delle informazioni idonee a promuovere ovvero a prevenire la gravidanza consigliando i metodi e i farmaci adatti a ciascun caso.
La conquista di civiltà, oggi come allora, è quella di sostenere madri e padri nel far nascere responsabilmente i propri figli. Il certificato per l'interruzione volontaria di gravidanza è soltanto uno dei compiti che i consultori sono legittimati a esercitare, grazie alla civilissima legge 194/1978.
I consultori possono svolgere una funzione esemplare di promozione della salute. Privatizzarli, asservendoli a questa o quella parrocchia, è un errore madornale. Così come riconoscere la famiglia fondata sul matrimonio come l'unico interlocutore di queste strutture. La realtà con cui laicamente dobbiamo fare i conti è molto più variegata di quanto l'ideologia (e l'ipocrisia) vorrebbe far credere.

Martina ha detto...

molto ben detto, come sempre, Manu!

Séve ha detto...

è sconvolgente sapere che si possano avere ancora opinioni così divergenti su questo argomento. Sicuramente è l'aborto è un argomento delicato e non bisogna vederlo come un rimedio facile pèr situazioni di tutti i tipi, voglio dire che bisogna educare alla prevenzione. Per quanto riguarda i consultori, io sostengo la loro esistenza...fin da adolescente ho trovato sostegno lì e anche durante la gravidanza e dopo la nascita di mia figlia! Concordo con quanto hanno scritto Martina e Manuela!
Séverine