mercoledì 22 dicembre 2010

Acquisti natalizi per bambini: i giochi in legno

Perché i giochi in legno sono migliori dei giochi in plastica?

In rete si trovano molti articoli a questo riguardo, per lo più in inglese. Voglio tradurre una parte di uno che mi è sembrato interessante:

"I moderni giochi di plastica, con caratteristiche “high tech” sono creati principalmente per divertire e distrarre i bambini e sono spesso sovra stimolanti. Di rado vengono disegnati per fare imparare qualcosa o promuovere creatività. Oltre a questo, di solito i giochi di plastica non sono così durevoli quelli di legno; tendono infatti a perdere parti, rompersi spesso e diventare molto in fretta residenti delle nostre discariche, piuttosto che essere passati di generazione in generazione. Senza menzionare il fatto che molti giochi di plastica sono stati spesso ritirati per violazione delle norme di sicurezza (vernice al piombo o altri materiali nocivi).
Certamente non tutti i giochi di legno sono “regali ispirati dagli dei” ed è vero che per farli si eliminano degli alberi, però il livello di qualità, creatività e ispirazione contenuto nella maggior parte dei giochi di legno disponibili attualmente fa sembrare la plastica..mediocre plastica (nota che molte società che producono giochi in legno stanno ora prendendo il legno da foreste rinnovabili).
I giochi di legno sono noti per ispirare giochi inventivi e di immaginazione nei bambini. Questo può essere dovuto alla versatilità inerente alla maggior parte dei giochi di legno e all'assenza di un tipo di gioco "imposto" richiesto da così tanti giochi in plastica che emettono suoni e squilli vari.
Alcuni studi hanno mostrato come i giochi educativi di legno aiutino a formare il pensiero laterale e l’abilità di problem-solving, oltre ad aiutare a costruire le abilità fino-motorie (movimenti che usano i muscoli delle dita delle mani o dei piedi, polsi, labbra, lingua, ecc. per esempio prendere qualcosa con pollice e indice)

In sintesi i giochi di legno:

- Durano di più dei giochi di plastica
- Sono riciclabili e possono venire da fonti rinnovabili (non così quelli di plastica)
- Sono più sicuri per la salute dei bambini [suggerisco di scegliere legno non verniciato o legno pigmentato N.d.R.]
- Promuovono maggiore creatività, pensiero laterale, capacità di soluzione dei problemi"

A Roma giochi in legno si possono trovare, per esempio, presso i negozi della Città del Sole, oppure si possono acquistare online su svariati siti come quello de i Piccolissimi, entrambi vendono anche online.

Dal sito di Aamterranuova: (..)A lanciare un appello rivolto stavolta ai genitori è il dottor Roberto Romizi, presidente dell’Associazione medici per l’ambiente. «Ci sono troppi giocattoli, soprattutto di plastica, nelle camere dei nostri bambini» dice Romizi. «E ci sono sempre meno giochi sociali, da quelli da tavolo a quelli tradizionali in strada. Tanti oggetti che inquinano le case e che a volte sono anche pericolosi. Dunque, invitiamo i genitori ad evitare il consumismo ludico, regalando ai piccoli più libri e meno giocattoli che durano un’ora, magari optando per materiali ecologici. Sollecitiamo tutti affinché ci si impegni a riscoprire il gioco all’aperto, il «gioco» dell’aiutare mamma e papà, a rispolverare magari un mazzo di carte. Sono quasi dieci anni che denunciamo i pericoli legati a certi giocattoli, ricordiamoci che le sostanze tossiche che spesso si utilizzano nella produzione possono creare problemi neurologici ai bambini».

 Immagine da playfulwoodentoys

venerdì 17 dicembre 2010

Eco-Comics, concorso per fumetti ed illustrazioni a carattere ecologico

Ricevo e pubblico:

"Fresco di pubblicazione il concorso di Eco-Comics per fumetti ed illustrazioni a carattere ecologico ed eco-sostenibile dal titolo: “Ripensare l’ecologia: le nuove sfide si affrontano con ironia”       
Il concorso è aperto a tutti, professionisti, studenti ed appassionati. In palio buoni libri, pubblicazione ed esposizione in mostra. Il termine ultimo per presentare le proposte è il  10 Febbraio 2011.
L'ecologia è l'elemento da cui nasce e dipende la vita di ogni essere vivente e attorno alla quale si formano le aggregazioni umane: è un Bene Comune, una Risorsa, un patrimonio donato dalla Natura. Scegliere l’ironia come modo alternativo per comunicare, per informare e per sensibilizzare le persone ad agire in maniera “consapevole” sia nella loro vita personale, sia nei confronti dell’ambiente che li circonda.
L’obiettivo di questo concorso è quello di ripensare l’ecologia fuori dai normali schemi proposti in cui sembra essere solo un insieme di regole da rispettare piuttosto che un’opportunità da cogliere ed un sistema integrale con il quale imparare a convivere. I temi da affrontare sono molti a partire dalle grandi sfide globali per la salvaguardia degli ecosistemi fino ad arrivare alle pratiche quotidiane e all’attivismo ecologico. Siete invitati ad usare tutte le forme di ironia dal paradosso alla satira (purché non abbia riferimenti alla politica o ai suoi partecipanti) evidenziando sia i vantaggi sia le difficoltà (o ambiguità) dell’agire “ecologico”.
Le opere pervenute, rese anonime, saranno selezionate da una giuria composta dallo staff editoriale de “La Foglia-Ecoagenda di Roma” e da illustratori professionisti, grafici, fumettisti. L’ironia, l’originalità, la creatività, l’importanza del messaggio proposto e la qualità della composizione grafica sono i requisiti fondamentali di valutazione delle opere.
Le 20 opere considerate finaliste saranno selezionate per stabilire i primi 5 vincitori ed i 15 selezionati.
Per scoprire le modalità di partecipazione ed i premi visita il mensile La Foglia
Per iscriversi è necessario compilare questo modulo.

domenica 12 dicembre 2010

Le ludoteche di Roma: dove sono?


Chi come me ha un bambino sotto i tre anni che non va ancora a scuola, in questi giorni di pioggia si troverà probabilmente a fronteggiare il problema di quale attività fargli fare, come intrattenerlo -in modo "educativo". Si, perchè quando c'è il sole è facile fare una passeggiata al parco, un giro in bicicletta, una visita al bioparco, una gita fuori porta..ma quando piove diventa tutto più complicato perchè occorre cercare spazi al chiuso e a misura di bambino.
Sarà perchè fino a qualche anno fa nella nostra città in inverno non pioveva molto ma a Roma nè il Comune nè imprenditori privati hanno previsto degli spazi di gioco al chiuso per i bambini in età prescolare. Infatti, a parte la biblioteca centrale dei ragazzi dove si può leggere e che organizza gratuitamente letture per bambini un paio di volte a settimana, il Comune non ha previsto altri luoghi chiusi di divertimento. A pagamento c'è Explora, il museo dei bambini, dove si possono trascorrere  un paio d'ore interessanti al riparo dalla poggia. Per il resto..il vuoto. E le ludoteche?
Se si fa una ricerca in rete con il termine "ludoteche a Roma" i risultati che si ottengono sono tutti di strutture che in realtà sono degli asili nido, alcune di queste il pomeriggio si qualificano come ludoteche ma in realtà non fanno altro che prolungare la permanenza dei bambini che già frequentano la mattina.
L'unica ludoteca che ho scoperto finora è quella che si trova a Villa Borghese all'interno della Casina di Raffaello. Gestita dalla società del Comune Zètema, questa Ludoteca mi è sembrata in realtà una "trappola consumistica" in quanto, con la scusa di una stanza con qualche libro messo a disposizione  per la lettura (solo in italiano!) e due tavolinetti con dei gessetti colorati, (unici giochi) presenta  al visitatore un vasto spazio con in bella mostra una quantità di libri e giochi in vendita da fare invidia ad un negozio della Città del Sole.
Le attività (laboratori, tutti a pagamento!) sono solo di pomeriggio e solo per i bambini in età scolare. Luogo chiuso, sì, ma praticamente un negozio, i giochi ci sono ma tutti nelle scatole e infatti si possono solo acquistare. Decisamente poco educativo -come mi hanno giustamente fatto osservare alcune mamme provenienti da città del norditalia - perchè non è sano insegnare ad un bambino che l'unica cosa che può fare quando esce di casa è acquistare un (altro!) giocattolo. Comprare, accumulare e non giocare liberamente, fruire e poi lasciare, condividere con gli altri bambini. O compri o stai a casa!  
Sembra l'unico pensiero dei nostri amministratori. Ma non dovrebbe essere l'unico pensiero dei nostri figli.

sabato 11 dicembre 2010

Perchè a Roma non abbiamo la Linea C della Metropolitana

E di qualche giorno fa un interessante post sul Blog di Beppe Grillo in cui un Professore che si interessa di mobilità nella nostra città spiega come mai non abbiamo la terza linea della metropolitana e cosa possiamo fare in merito:

A Roma, la città "con la peggiore situazione della mobilità in tutte le capitali dell’Europa" ..."si decise la costruzione  [della terza linea] 16 anni fa (..). Si partì bene, se non che si creò subito un grosso problema perché a quel tempo il sindaco di Roma era Rutelli che decise, appena salito al Campidoglio nel 1993, di affrontare il problema della mobilità firmando il cosiddetto "Patto del ferro", con l’allora amministratore delle Ferrovie dello Stato che era Lorenzo Necci. Quando il governo mise a disposizione praticamente il finanziamento totale della nuova metro C, il progetto fu sviluppato da Necci e quindi dai tecnici ferroviari, quello fu un errore fondamentale che purtroppo ci portiamo dietro, perché gli ingegneri delle Ferrovie pensarono a una ferrovia piuttosto che a una metropolitana.
(....) si vide che realizzare un’opera così colossale nel centro storico di Roma, con i suoi reperti archeologici, i più importanti del mondo, era un fatto impossibile perché significava mandare all’aria tutte le strade, i monumenti, i palazzi storici e quindi lo stesso sindaco Rutelli che tanto aveva predicato per il mondo a New York, Parigi, Londra, la modernizzazione della città con questo grande intervento, ritirò il progetto della metropolitana e quindi perse il finanziamento statale.
(...) [Il progetto di una metropoliana leggera su gomma, già realizzata all'estero, è] una proposta che il Governo fece a Rutelli, ma Rutelli la lasciò cadere e preferì rinunciare al finanziamento statale che era il 100%, piuttosto che aprire a una tecnologia che non era una tecnologia italiana, che metteva fuori gioco i grandi costruttori. Quindi coscientemente nel 1995 il Sindaco rinunciò a realizzare la terza linea della metropolitana a Roma.
[Con il Governo Berlusconi] quest'opera è andata avanti in qualche modo per quanto riguarda la parte periferica, quindi la più facile, dalla periferia est di Roma fino a San Giovanni, alle mure aureliane e nel momento in cui il cantiere sta per entrare nella parte centrale della città, quindi dove i problemi sono quelli più seri, si sono evidenziati tutti i limiti. Di fatto ora siamo nella situazione in cui non ci sono più soldi e se mai si dovesse continuare questa metropolitana, essa attraverserà l’intero centro storico della città, quindi il centro dove si ha più bisogno di portare persone in metropolitana e non più in auto, ma lo attraverserà senza fermate (...)

Se si realizza il sistema Torino (..) non c’è più bisogno di avere scale mobili, ma la risalita può essere effettuata solo con ascensori e la conclusione è che la stazione richiede uno spazio di pochissimi metri quadrati e quindi non c’è più impatto con lo strato archeologico o con la circolazione, con il tessuto architettonico e urbanistico. Questa proposta permette di ridurre enormemente i tempi e i costi, non solo di costruzione, ma anche di gestione e offre una qualità del servizio estremamente più elevata e sarebbe l’opera indispensabile che potrebbe permettere di avere il risultato straordinario di rendere totalmente pedonale l’intero centro storico di Roma."
--

Vi invito a leggere per intero l'intervista al Professor Tamburrino e se possibile ad inviare la mail seguente al Comune di Roma:

A: ld.gabinetto@comune.roma.it, sindaco@comune.roma.it, mobilita@comune.roma.it, informazioni@romametropolitane.it 

Egregi Signori,
Quale cittadino di Roma preoccupato della disastrosa situazione della mobilità della mia città Vi chiedo che il problema  della realizzazione della Metropolitana C, il cui progetto si è dimostrato assurdo e irrealizzabile,  sia pubblicamente discusso e pubblicamente esaminate le soluzioni, come da normative europee vigenti, affinchè Roma possa finalmente e rapidamente dotarsi di una terza linea metropolitana, senza che vengano travolte la sua architettura e circolazione e senza che venga sperperato altro danaro pubblico.

Per ulteriori informazioni Vi rimando a questa intervista apparsa recentemente sul Blog di Beppe Grillo.

Cordiali saluti,

(nome, cognome)


venerdì 10 dicembre 2010

Formula 1 a Roma e la poca sicurezza

Ricevo e pubblico:

Comunicato
Sicurezza e Formula 1 a Roma

Quando succedono tragedie come quella dei ciclisti di Lamezia Terme travolti da un’auto in corsa, allora si riparla di sicurezza. Ma la sicurezza manca sempre e ovunque, non possiamo aspettare le tragedie per fare qualcosa. Il Coordinamento Roma ciclabile ritiene intollerabile questo stato delle cose.  Chiede all’amministrazione romana di mandare un segnale forte, di farsi parte in causa e reagire con determinazione e con i fatti. Roma è pericolosissima per pedoni e ciclisti, per i più deboli, una delle città più pericolose al mondo. Cosa si aspetta? Quanti altri morti sono necessari?  Anche per questo siamo contrari allo svolgimento della gara di Formula 1 all’EUR. Che amministrazione è quella che di fronte alla violenza del traffico spende le proprie risorse e usa le proprie strade per le corse di auto di Formula1? Che messaggio manda ai propri cittadini? E’ questo che intende per futuro sostenibile? E’ necessario muoversi prima delle tragedie, per prevenirle e non per compiangere le vittime della violenza del traffico delle auto. Molte cose si possono fare subito per proteggere chi usa la bicicletta. Chiediamo subito che si facciano le cose che non costano. Chiediamo politiche educative, di controllo e limitazione del traffico di auto, di repressione dei comportamenti illegali. Le zone 30, l’intermodalità, il trasporto delle bici su metro e bus. Molte altre cose richiedono un Piano serio e fattibile. Cosa si aspetta ad approvare il Piano quadro della ciclabilità, iniziato da cinque anni e ancora fermo? Dove sono le risorse che verranno impegnate per la sua realizzazione? Come viene speso il 20% dei proventi delle sanzioni amministrative per le violazioni del codice della strada che la legge vorrebbe essere devoluti alla realizzazione di interventi a favore della mobilità ciclistica? Per i percorsi ciclabili, le ciclovie, il bikesharing o piuttosto per “fluidificare” il traffico e renderlo ancora più intenso, pericoloso e mortale? Se non arriveranno subito risposte concrete non siamo più disposti, come abbiamo fatto finora, a dare credito a questa amministrazione. 

Arch. Roberto Pallottini  
Portavoce Coordinamento Roma Ciclabile


Roma: il Comune decide di risparmare tagliando sulle mense solastiche

da una lettera al Blog di Beppe Grillo (link e grassetto sono aggiunti)

di F.E.

"Salve, è la prima volta che scrivo sebbene io sia un assiduo lettore del blog.
Vengo subito al punto. Ieri è stato fatto circolare fra i genitori della scuola Alfieri Lante della Rovere di Roma, dove mia figlia frequenta la seconda elementare, un documento. Si tratta in sintesi di una disposizione del sedicente "Dipartimento Servizi Educativi e Scolastici" del Comune di Roma. Dico sedicente perché leggendo il documento si ha la misura di quanto tale dipartimento sia realmente sensibile alle politiche 'educative'. Il testo parla chiaro. Il comune di Roma, lamentando la 'insussistenza di fondi', stabilisce che nelle mense scolastiche vengano sostituiti alcuni alimenti presenti nei piatti dei bambini con alimenti meno costosi. Tipo? Principalmente cibi provenienti da agricoltura biologica con cibi provenienti da agricoltura convenzionale. Tengo a precisare che quest'anno, con l'introduzione del sistema di pagamento mensa in base al reddito, c'è stato per tutti un notevole rincaro delle quote mensa.
A mio giudizio è vergognoso che il Comune di Roma pensi di risparmiare soldi in questo modo. La diffusione che abbiamo visto negli ultimi anni in Italia dell'agricoltura biologica, con l'introduzione nei supermercati di reparti specifici, così come in molte catene di ristorazione, nelle mense scolastiche, è un segno straordinario di civiltà e di buonsenso. Il cibo biologico non è solo sinonimo di mangiare sano, ma di rispetto per l'ambiente, per le forme di vita animali, per il pianeta e in definitiva per noi stessi. A fronte di tutto questo, cosa fanno al Campidoglio? Si lamentano per la insussistenza di fondi. E già qui sarebbe da andare a chiedere le cifre, da andare a chiedergli di scoprire le carte. Comunque, ammettiamo che sia così, perché non si rimboccano le maniche e cominciano a contare tutti i soldi dei cittadini che hanno sperperato nel tempo e che sperperano tuttora? Dice niente a nessuno lo scandalo Ama International, lo scandalo Ama Servizi Ambientali, lo scandalo Case Popolari D'oro a Torre Spaccata ? In una nota di giovedì 23 settembre 2010 un consigliere comunale dichiara:
"Le retribuzioni ai manager del Campidoglio rese note oggi sono vergognose, un vero schiaffo in faccia alle decine di migliaia di romani che non sanno come arrivare a fine mese. [...] "
No, al "Dipartimento dei servizi Educativi e Scolastici" del Campidoglio si fa in un altro modo, si va per le vie brevi, in quattro e quattro otto si tagliano i fondi alle mense dei bambini. E' più facile e più conveniente (per loro). Dipartimento dei Servizi Educativi? Almeno, per un minimo di decenza, cambiategli nome."
--

Non posso che concordare con quanto esposto sopra. Prima di penalizzare i bambini si dovrebbero tagliare altri tipi di spesa o almeno reperire fondi dalle tante (troppe) trasgressioni che avvengono in questa città.

I Grilli Romani hanno aperto una discussione su questo tema (qui).

Stasera in diretta..




Da Facebook:

Stasera al Paladozza di Bologna, dalle 20.30 alle 23, ci sarà il grande evento "Il Dittatore del BungaBunga. Lui va io resto...". Si tratta di una serata di informazione e spettacolo, condotta dal giornalista David PARENZO, alla quale parteciperanno il Presidente dell'Italia dei Valori Antonio DI PIETRO, la penna più irriverente della politica italiana, Marco TRAVAGLIO, i magistrati Antonio INGROIA (con un videomessaggio registrato)e Bruno TINTI che darannola loro testimonianza di giustizia, l'intransigente Gioacchino GENCHI e Sergio RIZZO, che per primo ha denunciato gli inaccettabili privilegi della Casta sulle pagine del Corriere della Sera. Interverranno inoltre il premio Nobel Dario FO, Antonio CORNACCHIONE con la sua ironia pungente e canzonatoria, Andrea MINGARDI con la sua musica resistente ad ogni moda e, infine, VAURO Senesi con la satira impietosa delle sue vignette.

"Il Dittatore del BungaBunga. Lui va, io resto…" vuole ripercorrere gli ultimi quindici anni della storia italiana, analizzando il degrado morale ed etico del quale il nostro Paese è stato vittima. Al centro del dibattito ci saranno il rapporto soldi-politica-questione morale e l'analisi dello strumento principe della corruzione, la tangente, che in questi anni purtroppo non è affatto scomparsa ma ha solo cambiato forma adeguandosi ai tempi, passando dalle vecchie valigette piene di bigliettoni agli appartamenti regalati, agli appalti pubblici, ed assumendo infine forma umana attraverso le escort sempre disponibili per cene e festini a base di bungabunga. Tutti coloro che non potranno essere al Paladozza di Bologna, potranno comunque seguire la diretta streaming dell'evento sul questo sito (www.italiadeivalori.it), sul blog di Antonio Di Pietro (www.antoniodipietro.it) e su tanti altri blog e televisioni che hanno aderito al nostro appello di trasmettere la serata per sconfiggere quella patina di censura che rende sempre più grigia l'informazione in Italia."


martedì 7 dicembre 2010

Natale, più ZTL e trasporto pubblico, adesso spetta ai cittadini lasciare l'automobile

Da Legambiente Lazio:

“Per Natale 26 ore aggiuntive di ZTL e il 26% in più di trasporto pubblico sono un bel regalo per i romani e i turisti, ora l’appello è rivolto ai cittadini che devono sfruttare bus e metro messe in campo lasciando l’automobile ferma a casa, per andare a passeggiare nel nostro centro storico ma anche in tutti gli altri quartieri -afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio- Anche quest'anno il piano di Natale per il centro storico torna come una bella consuetudine, con la ZTL prolungata, una consistente offerta aggiuntiva di trasporto pubblico, convenzioni con i parcheggi di scambio. Chiediamo anche ai Vigili urbani la massima severità contro lo scarico merci e la sosta selvaggia. La città ha bisogno di meno macchine e più treni, tram e bus, per questo al Sindaco Alemanno chiediamo di mantenere la stessa positiva determinazione per il nuovo anno, estendendo a tutti i giorni la sperimentazione che si ripete da anni, mantenendo la navetta elettrica nel Tridente nella direzione della pedonalizzazione del centro storico, perseguendo gli obiettivi prioritari dell’Amministrazione".




venerdì 3 dicembre 2010

Solidarietà a Cartellopoli, blog antidegrado chiuso dal Tribunale di Roma

Sa dell'incredibile la vicenda descritta su alcuni blog romani. 
Il Tribunale di Roma ha fatto oscurare il blog Cartellopoli, centro di discussione libera (ed aperta a tutti) di privati cittadini indignati per l'attuale giungla di cartelloni pubblicitari abusivi che è diventata la nostra città, perchè - come spiega il blog Degrado Esquilino - "un cartellonaro, essendosi visto danneggiato con alcuni impianti da sostituire, ha sporto denuncia ed ha fatto presente al Giudice che secondo lui l’istigazione a delinquere proveniva dal blog Cartellopoli".
Degrado Esquilino ricorda poi di come sia stato anche il Sindaco Alemanno ad autorizzare verbalmente i cittadini a rimuovere gli impianti abusivi e che comunque il Blog non ha mai coordinato persone per effettuare praticamente delle rimozioni (che spettano infatti al Comune) ma solo perchè sostiene la battaglia contro le affissioni abusive, piaga, tra le altre, della nostra bella città storica, è stato "colpito" dal provvedimento del Giudice.

Speriamo che questi giudici, così solerti ad agire dietro richiesta degli "imprenditori dei cartelloni" lo siano anche per difendere il diritto dei cittadini romani a vedere la Capitale ripulita da tanti obbrobri abusivi!

Nel frattempo Cartellopoli cerca un avvocato..

| foto da cartellopoli

mercoledì 1 dicembre 2010

Sciopero Metropolitana: Atac manca in comunicazione

Ieri, martedì 30 Novembre, è stata una giornata nera per i trasporti Capitolini: pioggia, sciopero dei mezzi pubblici e manifestazione in centro. Non mancava nulla ed infatti la città è rimasta boccata per ore. Chi ha tentato di spostarsi in taxi, come alternativa ad autobus e metropolitane chiuse, avrà faticato non poco a trovarne uno disponibile. Personamente mi sono trovata a prendere la metropolitana alle 10:00, ovvero un'ora prima dell'inizio dello sciopero, ma nè all'ingresso della stazione (Barberini) nè all'uscita (Giulio Agricola) ho visto alcun cartello che indicasse che da lì a poco ci sarebbe stata l'interruzione del servizio (o quantomeno uno sciopero quindi un dissevizio).
Cambia il gestore (prima Metroroma, adesso Atac) ma la comunicazione verso gli utenti rimane scadente. Perchè devo prendere un mezzo pubblico e venire a conoscenza che non sarà in grado di riportarmi a casa solo quando trovo i cancelli sbarrati o quando attendo invano sulla banchina che passi un vagone libero?
Cosa costerebbe posizionare una semplice lavagnetta per messaggi prima dei tornelli (cosi l'utente avrebbe la scelta se entrare o meno) con scritto ogni giorno "servizio regolare" o "sciopero dalle ore..alle ore.."? come fanno a Londra, tra l'altro.
Non parliamo di quegli inutili cartelli a led luminosi fuori da alcune stazioni che si guardano bene dal comunicare informazioni utili ed aggiornate!

Ancora una volta gli utenti (e finanziatori del servizio) ringraziano..


Solidarietà a Antonio Guidi

immagine dal video delle iene

C'è una persona a Roma, un politico, che si chiama Antonio Guidi, che si batte da anni per i diritti dei disabili, diritti spesso "dimenticati" dalle Istituzioni e dagli Amministratori della nostra città. Come il diritto di attraversare le strisce pedonali senza dover fare lo slalom attorno ad un venditore di caldarroste, che si è posizionato con la sua attrezzatura da anni sulle strisce di via Condotti all'angolo con Piazza di Spagna. Questo ambulante occupa abusivamente questa posizione (non si può sostare, nè tantomeno esercitare un'attività lavorativa sulle strisce pedonali), un servizio delle Iene ha rivelato come ci sia stata anche un'ordinanza del Prefetto per rimuovere questo venditore dalle strisce. Nessuno  però finora è riuscito a rimuoverlo perchè sembra che questo caldarrostaio dipenda da persone molto potenti, che posseggono tante altre attività commerciali nella Capitale e che ne proteggono la posizione.
Il Professor Guidi, Delegato alle Politiche per le Disabilità del Comune di Roma,  ha ricevuto varie minacce intimidatorie a partire dalla scorsa estate, quando ha cominciato ad occuparsi degli scivoli per disabili -a Roma spesso occupati da macchine o da ambulanti.
Questo Blog vuole esprimere la sua solidarietà nei confronti del Professor Guidi sperando che non si fermi e che non si dimetta nè per timore nè tantomeno perchè non riesce ad ottenere tutto ciò per cui sta lottando e lavorando in Comune, in quanto evidentemente non è per sua negligenza o inattività che i diritti dei disabili non vengono ascoltati in questa città (come cercava di insinuare l'inviato delle iene) ma probabilmente per l'incapacità della società civile a contrastare gli interessi dei potenti.