sabato 26 febbraio 2011

Ritardi e poca sicurezza nel carnevale romano di Piazza del Popolo

sopra: immagine dal sito del Carnevale romano

Non è iniziato oggi il carnevale romano a Piazza del Popolo, almeno non per i bambini, a cui, secondo quanto annunciato dal sito del Comune di Roma doveva essere dedicata la mattina d'apertura. Tanti i bambini in maschera accorsi per vedere animazioni equestri, giochi e laboratori ma nulla di tutto ciò è stato disponibile al pubblico durante quella che doveva essere la mattinata dedicata ai bambini.
Alle ore 13 la Piazza era ancora transennata, da un lato intorno alle tribune degli spettacoli equesti  (chiaramente assenti) e dall'altro intorno a gazebo e tende ancora senza segni di vita.
Tra i due gruppi di transenne l'obelisco circondato da persone e bambini in attesa di vedere qualcosa di carnevalesco. Invano.
L'unica cosa cui si è potuto assistere è stato il viavai di una grande ruspa sollevatrice che con grande nonchalance (e nessun tipo di sicurezza) serpeggiava tra la folla andando da un recinto di transenne ad un altro. Cosa costava affiancarle due operai, a piedi, uno per lato, per controllare che sotto le sue enormi ruote non ci potesse finire qualche bambino?
Dopo essermi rivolta a due addetti alla sicurezza (a quale poi?) e ad un carabiniere, dal momento che di Vigili non c'era neanche l'ombra su tutta la Piazza, mi è stato detto che il responsabile del cantiere non si trovava e che la cosa che avrei potuto fare era..fare un esposto!
Come mai nei nostri cantieri manca un addetto alla sicurezza? 
Specialmente quando ci sono mezzi pesanti che si muovono tra la folla..


 sopra: la ruspa che per tutta la mattina ha sfiorato i passanti a Piazza del Popolo




lunedì 21 febbraio 2011

Scandalo bike sharing a Roma: servizio importante abbandonato a se stesso

Da Legambiente su Facebook:

Solo 85 bici in 369 cicloposteggi erano disponibili alle 23.30 di martedì scorso, il 23% del totale, una bicicletta su quattro e le altre che fine hanno fatto? E' questo il risultato del monitoraggio effettuato da Legambiente Lazio, in collaborazione con il quotidiano Metro, nella notte del 15 febbraio tramite il sito ufficiale dell'iniziativa bikesharing.roma.it: nonostante il servizio sia disponibile 24 ore su 24, appare poco probabile che le restanti fossero in uso nella notte di un giorno infrasettimanale. Mentre le biciclette invadono le principali città europee e mondiali, l'esperienza del bike sharing nella Capitale rappresenta un fallimento unico per scarsità di stazioni e di biciclette, mancanza di un vero progetto a più ampio raggio che renda per i ciclisti meno rischioso spostarsi per le strade di Roma. Londra inaugura il suo bike sharing di 400 stazioni e 6.000 bici (contro le nostre 29 e 363) e a Milano il numero di biciclette disponibile aumenta (i prelievi giornalieri sono 5.000 contro i nostri 150), ma Roma non coglie affatto l'opportunità di un servizio popolare e utile per la città. “Un servizio così innovativo e importante non può essere abbandonato a se stesso proprio nella Capitale, è indecente, in tante città italiane ed europee grazie alla bici condivisa è cambiata la mobilità, chiediamo all'Assessore Visconti di puntare subito in questa direzione - dichiara il presidente di Legambiente Lazio Lorenzo Parlati. Con i livelli di polveri sottili alle stelle, prendere provvedimenti rapidi per rilanciare l'utilizzo delle biciclette come mezzo di trasporto è d'obbligo. Intanto bisogna subito prevedere di nuovo la gratuità dei primi trenta minuti di utilizzo altrimenti non ha senso parlare di bike sharing, poi va verificata la possibilità di utilizzare il canale della pubblicità per pagare le spese del servizio come avviene in molte città, e infine, va introdotta la possibilità di pagamento tramite carta di credito per evitare che le biciclette vengano rubate, oltre a un costante monitoraggio e manutenzione.” Legambiente Lazio, già due anni fa, aveva denunciato la cattiva gestione di un servizio potenzialmente molto utile per rendere Roma più sostenibile. Partito in via sperimentale durante gli ultimi mesi della Giunta Veltroni, il servizio di condivisione delle bici fu inizialmente affidato ad una multinazionale spagnola; con il cambio di maggioranza in Campidoglio, la gestione è poi passata all'Atac, che ha cancellato la gratuità della prima mezz'ora relegando il servizio ad una sorta di “noleggio bici” e soprattutto abbandonando in sostanza la manutenzione delle bici e delle stazioni. Secondo il monitoraggio di Legambiente, ci sono diverse stazioni senza nessuna bicicletta: Moro nel III Municipio, come Flaminio che ne dovrebbe avere 18 e non ne ha invece nessuna, piuttosto che Torlonia, Verano, S. Andrea della Valle, Tritone, tutte con zero biciclette. Anche Ostia se la passa male visto che sono rimaste in servizio solo 9 biciclette nelle 41 stazioni disponibili. Si salvano Arenula dove sostano 10 bici e Spagna dove ne sostano 12, evidentemente più controllate e
al sicuro, ma è decisamente un po' poco visto il contesto generale. “Che fine hanno fatto le bici del bike sharing? E se sono state rubate perché non è stata modificata la gestione del servizio e perché non sono state acquistate nuove bici? E' incredibile, mentre Parigi gestisce 20 mila biciclette, Roma non riesce nemmeno a gestirne 300 – prosegue Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio. L’unico modo per salvare Roma dal traffico selvaggio e dall’inquinamento atmosferico ed acustico è quello di puntare su misure di mobilità sostenibile finalizzate alla riduzione dell’utilizzo dell’auto individuale, che devono passare necessariamente attraverso il potenziamento del mezzo pubblico e la diffusione di bike e carsharing, oltre ai provvedimenti emergenziali come le targhe alterne e i blocchi programmati della circolazione. Servono risposte, e sul bike sharing una volta per tutte serve che il servizio venga rilanciato ed esteso a tutta la città”.
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(il grassetto è aggiunto)

Cosa chiedereste al Sindaco Alemanno?

Il 22 e il 23 Febbraio si terranno gli Stati Generali in cui il Sindaco Alemanno parlerà del futuro della città.
Nel video segnalatoci da un gentile lettore, quello che alcuni abitanti di Roma Est chiederebbero al Sindaco Alemanno, in sintesi più pulizia della città, migliori trasporti pubblici, più attenzione al verde.

Ecco alcune proposte di MiglioraRoma in questo senso:

Pulizia e decoro:
1. Aumentare a 500 euro la sanzione per chi imbratta la città gettando rifiuti a terra, inclusi volantini, mozziconi di sigaretta, ecc. incrementare anche le sanzioni per chi effettua graffiti su muri.
2. Creare una task force costituita da disoccupati e neolaureati che effettui tali sanzioni e segua l'iter della sanzione fino alla riscossione.
3. Obbligare tutti gli esercizi commerciali a posizionare un posacenere fuori dal proprio locale.
4. Rendere illegali le cassettine porta volantini e punire severamente qualunque volantinaggio pubblicitario
5. Ripristinare il divieto dei maxi poster pubblicitari sulle strade e diminuire il numero delle affissioni.
6. Vietare qualunque vela pubblicitaria ferma o in movimento all'interno del raccordo.

Trasporti:
1. Riportare la ZTL alle 21.00 nei weekend.
2. Ripristinare le domeniche a piedi per sensibilizzare la popolazione all'abbandono dell'auto.
3. Per facilitare l'abbandono dell'auto privata in centro (dove questo è possibile -e sarebbe doveroso) permettere che le automobili in affitto abbiano la possibilità di essere registrate all'Atac in tempo reale per ottenere il permesso ZTL anche solo per un giorno.
4. Installare su tutti i taxi seggiolini per bambini
5. Diminuire le tariffe dei taxi
6. Integrare il bike sharing con la rete metropolitana (punti di bike sharing presso tutte le stazioni della metropolitana) e renderlo di più facile accessibilità (iscrizione online con carta di credito come quello parigino)
7. Aumentare le piste ciclabili, liberarle degli ostacoli interni (cartelloni pubblicitari o altro), aumentare le sanzioni per chi vi sosta dentro con automobili o moto, aumentare le sanzioni per chi ha un incidente con un ciclista, permettere i contromano con la bicicletta.
8. Permettere il trasporto delle biciclette sull'intera rete metropolitana tutti i giorni feriali.

Verde pubblico
1. Chiudere i parchi cittadini durante la notte
2. Realizzare la sorveglianza video e predisporre interventi in tempo reale in caso di vandalismi
3. Aumentare le sanzioni per vandalismi nei parchi e alle opere d'arte nei parchi
4. Censire gli alberi di Villa Borghese ed applicare in questo parco il Piano del botanico Peter Raven
5. Salvaguardare il verde pubblico cittadino spostando le manifestazioni quali Piazza di Siena e concerti in strutture ad hoc.

Rifiuti:
1. Attivare una tariffa rifiuti in base alla quantità non riciclata (tramite sacchi con codici a barre) da ogni famiglia
2. Sponsorizzare i cassonetti dei rifiuti (gli sponsor si potranno occupare di fare causa agli imbrattatori dei cassonetti in primis trasportatori vari ma anche chiunque affigga manifesti sui cassonetti)
3. Effettuare campagne pubblicitarie a favore della raccolta differenziata.

E Voi? Cosa chiedereste al Sindaco?

Se volete potete anche registrarvi nel sito degli Stati Generali e inserire le vostre proposte per una Roma migliore (sperando che il Sindaco le tenga in considerazione).

giovedì 17 febbraio 2011

Posacenere portatile obbligatorio per i fumatori


Vista la quantità incredibile di mozziconi di sigaretta che si può osservare per le strade della nostra città (1,7 MILIARDI ne vengono gettati a terra a Roma ogni anno), sarebbe bello ed utile che a Roma i fumatori fossero obbligati a portarsi dietro un posacenere portatile!
Un po' come è obbligatorio per chi porta il cane a passeggio portarsi dietro il sacchetto per raccogliere le sue deiezioni, perchè è normale e naturale che un cane possa fare dei bisogni durante una passeggiata, è ugualmente normale che un fumatore per strada fumi (visto che purtroppo non siamo a Los Angeles dove è vietato farlo per strada). 
E dato che non siamo neanche a San Francisco, dove se getti un mozzicone per terra ti fanno 1000 dollari di multa, spesso i fumatori a Roma gettano il mozzicone di sigaretta dove capita.
Allora come prevenire il "getto del mozzicone" per strada ed il conseguente tappeto di sporcizia difficile da ripulire che ne risulta ? (i mozziconi si incuneano tra i sampietrini o nelle fessure delle strade, dei marciapiedi, ecc). 
I mozziconi di sigaretta non si biodegradano prima di un anno e più, sono decisamente antiestetici ed antigenici (pensate ai bambini che nei parchi giocano sui prati, spesso con i loro giochi per terra e a cui può capitare di toccare la sporcizia lasciata dai grandi) e danno a tutti, cittadini e turisti, veramente l'idea di una città sporca.

Perchè non introdurre l'obbligo per tutti i fumatori di portarsi sempre dietro un posacenere portatile e stabilire una sanzione (elevata però!) per chi non ne venga trovato in possesso dalla Polizia Municipale, esattamente come per i possessori di cani? 
Con i proventi del primo semestre di sanzioni sono sicura che il Comune potrebbe finanziare l'acquisto di migliaia di posacenere portatili e renderli disponibili ai cittadini, gratuitamente, in tutti i Municipi (o tabaccherie).


domenica 13 febbraio 2011

Scriviamo al nuovo Assessore all'Ambiente per salvare la Valle dei Platani

sopra: la Valle degli Antichi Platani a Villa Borghese

Testo della mail da inviare all'Onorevole Marco Visconti, nuovo assessore all'Ambiente del Comune di Roma, per salvare la Valle dei Platani di Villa Borghese dalle nuove minacciate potature.

A: segreteriavisconti@libero.it

"Egregio Onorevole Visconti,

Ho saputo che il Comune ha in progetto di entrare con le motoseghe nella Valle degli Antichi Platani a Villa Borghese per potare pesantemente i platani ibridi dell'800 insieme a quelli antichi del 600.
Questo al fine di di amputare agli alberi vetusti i rami meno saldi per permettere in futuro passeggiate guidate sotto i platani organizzate dallo stesso Comune, senza "rischi alla salute pubblica".
Tali potature, andrebbero a turbare un equilibrio delicato, infatti qualsiasi albero di 400 anni ha per forza parti meno robuste. E va lasciato in pace per permettergli di vivere ancora varie centinaia di anni, come sanno fare i platani!
Inoltre ogni taglio, in modo simile alle nostre ferite, espone gli alberi a rischi di infezioni e di contagi, e tutti sappiamo che quest'estate quegli alberi monumentali hanno patito uno stress pesantissimo con la siccità di una stagione fra le più severe in assoluto, sopravvenuta proprio quando gli scavi per l'acquedotto Acea hanno, stando agli esperti, privato i platani di una parte dell'acqua e dei nutrienti necessari.
Non a caso Peter Raven, il massimo botanico vivente, ha steso un "piano di gestione" per la Valle indispensabile ad assicurare la sopravvivenza degli Antichi Platani dopo i danni degli scavi Acea.
Quel piano di gestione è stato consegnato al Comune da oltre un anno e mezzo.
Richiede il monitoraggio costante degli Antichi Platani per osservarne la salute, controllare l'apporto idrico mutato in seguito agli scavi Acea che hanno modificato il flusso naturale dell'acqua nella Valle, e altre misure tese a non turbare l'equilibrio degli alberi, anzi a restituire le condizioni naturali a quel monumento vivente. E' evidente che una mutilazione come quella prevista dal Comune può avere coneguenze molto gravi.

La Valle degli Antichi Platani costituisce un'isola urbana di Platani Orientali unica in tutto l'Occidente, ed è sopravvissuta in condizioni eccezionali proprio perchè l'uomo non vi ha messo mano ed in più si trova in una zona meno frequentata rispetto al resto della Villa.

Pertanto La prego di attivarsi al più presto per la protezione e la salvaguardia di questa valle storica, in linea con le indicazioni già in possesso del Comune all'interno del "piano di gestione" per la Valle.

La ringrazio,

Cordiali saluti

(firma)

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Chi volesse può inviare un sms al numero 340- 0879379 con testo "Gentile On. Visconti la preghiamo di salvaguardare Villa Borghese e non fare potare gli antichi Platani secolari, grazie (firma)"


(foto dal sito del Comune di Roma)

Villa Borghese: Allarme nella Valle dei Platani lunedì 14 Febbraio

Da Gli Amici Di Villa Borghese su Facebook:

ALLARME VALLE ANTICHI PLATANI - AIUTATECI A VIGILARE LUNEDì MATTINA

Ci arriva notizia che il Comune lunedì ha in progetto di entrare con le motoseghe nella Valle degli Antichi Platani a Villa Borghese. Questo per potare PESANTEMENTE i platani ibridi dell'800 e POTARE NIENTEMENO CHE GLI ANTICHI PLATANI DEL 600!
Crediamo (ma la certezza assoluta non c'è) di avere ottenuto la sospensione di quello che sarebbe stato un intervento PERICOLOSISSIMO ed estemporaneo, privo di garanzie circa la qualità professionale dei potatori (purtroppo a Roma sono più i barbari che i veri potatori) e soprattutto AD ALTO RISCHIO PER GLI ALBERI poiché si andrebbe PER LA PRIMA VOLTA a turbare un equilibrio più o meno immutato probabilmente da oltre un secolo (a parte il recente scempio degli scavi Acea e l'attraversamento di una fogna degli Anni Sessanta). Infatti l'intenzione del Comune è di mutilare pesantemente il filare dei platani ottocenteschi che va a ricongiungersi con le sue chiome a quelle del filare parallelo dei platani seicenteschi. E di amputare agli alberi vetusti (del 600) i rami meno saldi per permettere in futuro passeggiate guidate sotto i platani organizzate dallo stesso Comune, senza "rischi alla salute pubblica".
Ora qualsiasi albero di 400 anni ha PER FORZA parti meno robuste. E VA LASCIATO IN PACE PER PERMETTERGLI DI VIVERE ANCORA FINO A MILLE ANNI, come sanno fare i platani!

Inoltre ogni taglio, in modo simile alle nostre ferite, espone gli alberi a rischi di infezioni e di contagi e tutti sappiamo che quest'estate quegli alberi monumentali hanno patito uno stress pesantissimo con la siccità di una stagione fra le più severe in assoluto, sopravvenuta proprio quando gli scavi per l'acquedotto Acea hanno, stando agli esperti, privato i platani di una parte dell'acqua e dei nutrienti necessari.

Non a caso Peter Raven, il massimo botanico vivente, ha steso un "piano di gestione" per la Valle indispensabile ad assicurare la sopravvivenza degli Antichi Platani dopo i danni degli scavi Acea.
Quel piano di gestione lo abbiamo consegnato al Comune da oltre un anno e mezzo.
Richiede il monitoraggio costante degli Antichi Platani per osservarne la salute, controllare l'apporto idrico mutato in seguito agli scavi Acea che hanno modificato il flusso naturale dell'acqua nella Valle e altre misure tese a NON TURBARE l'equilibrio degli alberi, anzi a RESTITUIRE LE CONDIZIONI NATURALI a quel monumento vivente. E' evidente che una mutilazione come quella prevista dal Comune può avere CONSEGUENZE GRAVISSIME.

La Valle degli Antichi Platani costituisce un'isola urbana di Platani Orientali UNICA IN TUTTO L'OCCIDENTE, ed è sopravvissuta in condizioni eccezionali PROPRIO PERCHE' L'UOMO NON VI HA MESSO MANO e in più si trova in una zona defilata rispetto al resto della Villa.
Ora noi INVIEREMO al nuovo Assessore all'Ambiente Visconti, e al Comune di Roma, la richiesta di SOSPENDERE OGNI INTERVENTO ESTEMPORANEO finché non venga adottato IL PIANO DI GESTIONE complessivo della Valle, redatto dal Prof. Raven.

Vigiliamo. Vigilate anche voi. Per favore chiunque possa scendere nella Valle dei Platani lunedì mattina, lo faccia. E porti con sé una macchina fotografica. Grazie se ci aiuterete a salvare questo patrimonio unico in Occidente.
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(Il grassetto è aggiunto)
No comment. Andiamo in massa e fermiamo i barbari!

martedì 8 febbraio 2011

I cittadini sono stanchi dei volantini

sopra: i volantini ricevuti a Gennaio da un nostro lettore


Ricevo e pubblico:

"Ti scrivo per segnalarti un problema della nostra amata Roma. Sto parlando dei volantini pubblicitari, in particolare dei depliant dei supermercati distribuiti nelle cassette postali.
Ti espongo i principi per cui sono contrario alla distribuzione dei depliant:
1. Aumentano la sporcizia nelle strade: vengono quasi sempre messi di fuori delle cassette delle lettere, così che cadono sui marciapiedi e sporcano le strade (immagina la poltiglia quando piove).
2. E’ uno spreco di risorse energetiche: prima si sprecano energie per produrre, stampare e distribuire la carta (anche per fare la carta riciclata), poi vanno sprecate altre risorse per smaltire tutti questi depliant… che spesso passano direttamente dalla buca delle lettere al cassonetto della carta, senza mai essere stati aperti. E’ come se ti mettessero i rifiuti direttamente nella buca delle lettere.
3. E’ un’attività inutile perchè i depliant sono già quasi tutti su internet (nei siti dei vari supermercati).
4. La distribuzione non è efficiente: non mi viene mai portato il depliant del supermercato che ho sotto casa, ma capita che mi venga recapitato quello del supermercato che dista quasi 10 km da casa mia… Secondo loro, io dovrei fare 20 km tra andata e ritorno per risparmiare 3 o 4 centesimi su una scatoletta di tonno?
5. Ultima domanda: chi paga tutto questo spreco? Risposta, noi due volte: una prima volta con i costi dei prodotti che compriamo al supermercato, sui quali viene caricato il costo del depliant e una seconda volta con la tassa sui rifiuti…
Arriviamo ai numeri. Ho fatto un piccolo esperimento: ho deciso di mettere da parte tutti i depliant che mi sono arrivati nel mese di Gennaio, 25 depliant,  tutti differenti per un peso totale di kg 1,153 di carta. Se ogni famiglia della Capitale riceve lo stesso quantitativo di depliant (a Roma ci sono all'incirca 1.112.000 famiglie quindi moltiplichiamo 1.112.000 x 1,153 = 1.282 Kg) in città si distribuiscono oltre 1282 tonnellate di carta in un solo mese!
Ma non c'era un'ordinanza del Sindaco che ne vietava la distribuzione ?
Cosa aspettano a multare a più non posso i committenti, visto e considerato che ogni volantino è una prova INCONTESTABILE con date, indirizzi e numeri di telefono ?


Un cordiale saluto,
Riccardo"

Di volantini ne avevamo già parlato (qui  e qui)
Come mi ricorda Riccardo l'ordinanza del Sindaco di Roma numero 37 del 3 febbraio 2010 prevede una multa di 412 euro per i committenti della pubblicità di manifestini e simili e di 50 euro per gli autori materiali della violazione.
A me sembrano delle multe troppo basse (ed io includerei anche chi stampa tali manifestini o volantini).
In ogni caso, il problema della nostra città è che abbiamo le norme ma non c'è nessuno che le faccia rispettare. Chi dovrebbe elevare tali sanzioni? La Polizia Municipale, che è sempre in carenza di organico?

Non si potrebbe per esempio creare una task force di persone (ce ne sono di ragazzi disoccupati che si potrebbero impiegare, inclusi giovani avvocati) che censisca le aziende che distribuiscono volantini e elevi delle contravvenzioni proprio a quelle aziende? Dovrebbe seguire possibilmente tutto l'iter della contravvenzione fino alla riscossione del credito. Si potrebbe finanziare questo gruppo con le stesse contravvenzioni riscosse, o almeno con una parte di esse. La città sarebbe più pulita, i cittadini meno pieni di cartacce, l'Ama avrebbe meno da fare e il Sindaco ci farebbe una bella figura.
Ed i supermercati? dovrebbero per forza orientare le proprie risorse economiche per il marketing verso altri tipi di pubblicità (internet, radio, tv, cartellonistica - legale, ecc.).

Nei commenti troverete la mail che potete inviare al Sindaco per richiedere un intervento in tal senso.