martedì 2 febbraio 2016

NO alla capitozzatura degli alberi !



Avete mai notato a Roma quando "potano" gli alberi? Operai armati di motosega elminano alla base tutti i rami di un albero, lasciando dei monconi e spesso solo il tronco. 
Una persona senza conoscenze particolari di botanica, come è il cittadino medio (inclusa la sottoscritta) porebbe dirsi.."beh se lo fanno in questo modo sarà giusto così". E invece no. Se cercate in rete troverete decine di articoli in cui non solo cittadini ma anche botanici ed esperti criticano questo modo di "potare" gli alberi: la capitozzatura.
Le conseguenze della capitozzatura sono tragiche: gli alberi si ammalano, divengono fragili e spesso, sebbene con lentezza, muoiono.

Ne avevamo già parlato in passato e purtroppo il fenomeno continua.
Leggo in un sito di settore che la potatura è un business: peggio si pota, maggiore bisogno ci sarà di potare ancora. Poi se l'albero, dopo anni (di tentati salvataggi = altra manutenzione) morirà ci sarà da smaltirlo: altra manutenzione e altri soldi che escono dalle tasche dei cittadini.

In Inglese si chiama "Tree topping" (o heading, hat-racking o tipping)
In questo sito si legge che dai tronchi capitozzati ricrescono dei rami più piccoli che rapidamente raggiungono la stessa lunghezza che avevano i rami grandi precedentemente mozzati, pero' rimangono sempre attaccati ai rami più grandi in maniera non solida. Inoltre, nella crescita dei nuovi rami, l'albero non riesce a produrre abbastanza ligname, che è ciò che rende robusto il ramo, quindi alla fine si avrà un albero con rami più sottili, malamente attaccati al tronco e con una struttura più debole.
L'autore scrive che ci sono tre cose sicure nella vita: le tasse, la morte e che la capitozzatura produce pericoli. Il moncone prima o poi andrà in putrefazione.
Inoltre la pianta non avrà a disposizione le riserve di amido conservate nel legno (ormai tagliato) che le servono per difendersi dai parassiti.
Ci sono alternative migliori alla capitozzatura per potare e ridurre l'altezza degli alberi.
Innanzitutto bisogna ricordare che se si fossero desiderati alberi molto più bassi si sarebbero dovuti piantare piante di una specie diversa, ma se si desidera un abbassamento limitato dell'altezza si può ridurre la chioma del 20 o 25 percento ogni 3-5 anni (in inglese “crown reduction pruning”), oppure esiste un'altra tecnica detta "assottigliamento della chioma" (“crown thinning") che riduce di un 20 per cento massimo i rami con foglie. Ma entrambe le tecniche hanno bisogno di mani esperte che le eseguano.



Non sarebbe il caso che il Comune si affidasse a ditte che garantiscano personale qualificato quando si potano gli alberi?

Se la pensate come me potete inviare questo post al Servizio Giardini di Roma (giardini@comune.roma.it)

EDIT del 3 Febbraio 2016: l'email del Servizio Giardini sembra non funzionare.
In attesa che risolvano i loro problemi tecnici possiamo provare a scrivere al Direttore del Servizio antonello.mori@comune.roma.it 

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