mercoledì 22 novembre 2017

Via libera per la Sindaca Raggi all'applicazione del Regolamento degli impianti di telefonia mobile


COMUNICATO STAMPA

IL TAR LAZIO PROMUOVE IL REGOLAMENTO ANTENNE DELLA CAPITALE. BOCCIATE LE CENSURE DEI GESTORI DI TELEFONIA MOBILE !

DOPO DUE ANNI DI ATTESA, RISPETTO AI RICORSI PROMOSSI DALLE QUATTRO COMPAGNIE DI TELEFONIA MOBILE, CHE SI CONTENDONO IL MERCATO DELLE ANTENNE SUI TETTI DELLA CAPITALE, IL TAR LAZIO HA SONORAMENTE BOCCIATO SU TUTTI I FRONTI LE CENSURE AVANZATE AL TESTO DEL REGOLAMENTO PER LA LOCALIZZAZIONE, L’INSTALLAZIONE E LA MODIFICA DEGLI IMPIANTI DI TELEFONIA MOBILE, APPROVATO NEL 2015 DALLA GIUNTA PRESIEDUTA DAL SINDACO MARINO E DALL’ASSEMBLEA CAPITOLINA, SU INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI GEMMA AZUNI E ATHOS DE LUCA.
IL TAR, CON SENTENZE 11473/11342/11345/11346, PUBBLICATE TRA IL 16 ED IL 20 NOVEMBRE U.S., HA RITENUTO INFONDATI PRATICAMENTE TUTTI I MOTIVI CON CUI LE COMPAGNIE DI TELEFONIA MOBILE HANNO ECCEPITO GRAN PARTE DEGLI ARTICOLI CHE COMPONGONO IL REGOLAMENTO, CONVALIDANDO, PUNTO PER PUNTO, IL SISTEMA DI NORME, COSTRUITO INTORNO AL PRINCIPIO DELLE TRE P: PIANIFICAZIONE, PRECAUZIONE E PARTECIPAZIONE.
QUESTE SENTENZE, PERTANTO, CONFERMANO CHE IL LAVORO DI STESURA, ELABORATO ATTRAVERSO IL CONFRONTO E LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI AL TAVOLO ORGANIZZATO DAL CAMPIDOGLIO, È SERVITO A DEFINIRE UN QUADRO DI NORME IN GRADO DI GARANTIRE CERTEZZA E TRASPARENZA NONCHÉ EFFICACI FORME DI TUTELA DELLA POPOLAZIONE RISPETTO ALLA ESPOSIZIONE INCONTROLLATA AI CAMPI ELETTROMAGNETICI, EFFETTO DEL FAR WEST INSTAURATO CON L’ASSALTO DI MIGLIAIA DI ANTENNE ALTERRITORIO URBANO.
ORA, DUNQUE, AVANTI TUTTA, L’AMMINISTRAZIONE RAGGI NON HA PIÙ ALIBI PER INDUGIARE NELL’APPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO E NEL VARO DEL PIANO REGOLATORE DEGLI IMPIANTI, STRUMENTI CHE, SE BEN UTILIZZATI, POSSONO RESTITUIRE ALLA CAPITALE QUELLA DIGNITÀ PERDUTA IN TANTI ANNI DI ANARCHIA, SUDDITANZA E DEBOLEZZA DELLE ISTITUZIONI.
ROMA, 21 NOVEMBRE 2017


Giuseppe Teodoro – Tel. 3892411689

martedì 19 settembre 2017

Violenza a Villa Borghese: l’Associazione Amici di Villa Borghese chiede nuovamente telecamere e sorveglianza nel Parco



COMUNICATO STAMPA
Roma, 19 Settembre 2017


Tedesca violentata a Villa Borghese: l’Associazione Amici di Villa Borghese chiede nuovamente telecamere e sorveglianza nel Parco Monumentale



Premesso che gli Amici di Villa Borghese sono un’Associazione che si occupa principalmente della Manutenzione del Verde del parco monumentale, l’episodio riportato ieri dai giornali relativo ad una turista tedesca aggredita e violentata all’interno di Villa Borghese non poteva non turbarci riferisce Alessandro Ricci, degli Amici di Villa Borghese. "Come d’altronde qualunque altro episodio di violenza sulle donne. Anche se l’Italia è ancora uno dei Paesi più sicuri per le donne, relativamente al resto d’Europa, ogni episodio ci fa tremare, perché non è ammissibile che avvengano fatti di questo tipo in Paesi che si dicono “civilizzati”. Detto questo, gli Amici di Villa Borghese da anni hanno fatto al Comune alcune richieste che riguardano la Villa, le quali sono state anche pubblicizzate dai giornali anni fa, durante il periodo in cui Gianni Alemanno era Sindaco della Capitale. Sono i “10 punti per salvare Villa Borghese”. Tra questi, vi è anche la richiesta di dotare Villa Borghese di un adeguato servizio di vigilanza, diurno e notturno e reintegrare le cancellate che tradizionalmente circoscrivevano e proteggevano la Villa. Una prima parte di questa recinzione è stata infatti posizionata dopo il Giubileo, ma l’opera non è mai stata completata.

Nè Alemanno, né Marino o Tronca ci hanno, in questo senso, dato ascolto, adesso speriamo nella Raggi e nel M5S. Speriamo e ci aspettiamo che i 5Stelle abbiano a cuore la Villa Storica e decidano di riflettere sulla fattibilità dei dieci punti che abbiamo suggerito per salvarla, conclude Ricci.


Tra i punti degli Amici per salvare la Villa, oltre alla vigilanza, vi sono la nomina di un curatore dedicato alla Villa, affiancato da un esperto botanico di chiara fama, ma anche la richiesta di spostare altrove i grandi eventi quali Piazza di Siena perché incompatibili con la vegetazione storica che ogni anno viene danneggiata dal Concorso, ripristinare il Prato dell’Ovale di Piazza di Siena, censire il verde storico, disattivare l’impianto di innaffiamento, destinare la Valle dei Platani ad un Museo a cielo aperto, fornire la Villa di bagni pubblici, ecc.



Gli Amici di Villa Borghese restano a disposizione della Sindaca Virginia Raggi per discutere insieme un piano al fine di poter rendere la Villa più sicura sia di giorno che di notte e garantire sicurezza ai tanti visitatori, turisti e romani, che ogni anno visitano questo parco storico. 



domenica 14 maggio 2017

Fuori il concorso ippico da Villa Borghese - petizione

sopra: tribune semivuote durante Piazza di Siena 2011


Era arrivato ad un giro di affari di 6 milioni di euro, qualche anno fa, l'annuale Concorso di Piazza di Siena, probabilmente grazie alla kermesse commerciale che gli ruota attorno piuttosto che agli introiti dei pochi giorni di gare equestri, che registrano da anni un calo di spettatori. Quest'anno sarà il Coni a gestire l'evento (e ad incassare i soldi!).

Gli spettatori calano, ma gli organizzatori espandono, di anno in anno, il concorso vero e proprio in un evento che trasforma non solo Piazza di Siena, ma tutta la parte centrale -e più bella- di questo storico parco in una fiera, con stand, ristoranti, discoteche e open bar - che  niente hanno a che vedere con le gare sportive. 


Il concorso dura meno di una settimana, ma le strutture occupano il Central Park della Capitale per circa due mesi (maggio e giugno).

Due mesi in cui il parco:

1. E' parzialmente inagibile al pubblico: barriere e recinti ovunque, impalcature, gruppi elettrogeni, ecc.. La parte più centrale e bella del parco viene occupata dal transito costante di mezzi (camion, trattori, gru..) che che non sono in linea con la Carta di Firenze (che definisce le regole di utilizzazione e preservazione dei giardini storici);

2. Diventa decisamente pericoloso per i cittadini che devono fare lo slalom tra bus, tir, trattori e gru telescopiche che si muovono con totale nonchalance per le sue vie ed i suoi i prati. A rimetterci, in primis i bambini, che non hanno più -neanche qui- uno spazio tranquillo e sicuro dove correre e giocare in pace senza dover fare dei chilometri per uscire dalla Capitale. La tranquillità della Villa storica - e dei suoi frequentatori- viene turbata da rumori di mezzi pesanti e l'aria inquinata dai loro gas di scarico (vedi foto, 2011). 

3. Vede danneggiata la sua vegetazione storica, in modo irreparabile. Le impalcature degli eventi vengono appoggiate, ogni anno, sulle pluricentenarie siepi di bosso (vedi foto a fine articolo), oltre che sulle basi di lecci, olmi e pini secolari. Queste siepi hanno impiegato 150 anni per arrivare all'altezza attuale e con ogni evento ne muoiono svariate decine (oltre a olmi e lecci pluricentenari che rischiano di essere abbattuti a causa delle ferite inferte dalle pedane, dai mezzi pesanti e dalle strutture metalliche).

Il concorso, inoltre, ha alterato in modo arbitrario l'aspetto della Villa. Anni fa, infatti, al centro dell'ovale di Piazza di Siena, vi era un manto erboso che veniva ripiantato ogni anno. Per colpa del concorso, quel prato è stato sostituito dalla sabbia. E per risparmiare, dal 2007 è stato deciso di lasciare la sabbia tutto l'anno con gravi danni per la vegetazione.
Un tempo sul prato si giocava a palla, ora non è più possibile, né è possibile farci giocare i bambini. Quella sabbia, infatti, oltre che inguardabile è anche intoccabile, in quanto intrisa di peli di cavallo. Oltre a ciò, l'estetica del Parco è stata variata in modo arbitrario. Il materassino impermeabile posto dagli organizzatori sotto la sabbia - e lasciato tutto l'anno- nel tempo ha provocato ristagni d'acqua che hanno danneggiato gli alberi intorno all'Ovale.


Il Concorso di Piazza di Siena, in sintesi, provoca gravi danni a questa Villa storica, ne impedisce il pieno utilizzo per due mesi l'anno ai cittadini romani ed ai turisti ed in sintesi si configura come un  danno erariale. Tutto questo perchè i suoi organizzatori devono guadagnare milioni di euro, in barba alle regole poste a protezione della Villa!  

L'abbiamo già detto, insieme agli Amici di Villa Borghese, negli anni passati (vedi anche qui), proviamo anche con questa Amministrazione.  

Potete copiare il testo della mail di seguito ed inviarlo a questi indirizzi (cliccate su "A" e vi si aprirà la mail, quindi copiate e incollate il testo riportato sotto):


A
Sindaco Virginia Raggi
Assessorato all'Ambiente, Comune di Roma
Commissione Ambiente, Comune di Roma
Secondo Municipio di Roma
Daniele Frongia, Assessore allo Sport


Oggetto: Fuori il concorso ippico da Villa Borghese

Testo:

"Egregi Signori,

Vi scrivo per chiederVi di trasferire il Concorso ippico di Piazza di Siena fuori dal parco storico di Villa Borghese (per esempio al Galoppatoio, come è stato giustamente fatto per i concerti, oppure a Tor di Quinto) in quanto ogni anno l'evento che Vi ruota intorno crea disagi ai cittadini e danni irreparabili alla Villa.

Per due mesi la parte centrale e più bella del parco viene invasa da mezzi pesanti che rendono inagibile la Villa oltre che pericoloso il gioco dei nostri figli. Il parco viene sequestrato a noi cittadini il guadagno esclusivo degli sponsor. A farne le spese, oltre a noi,  sono piante ed alberi secolari, i quali adornano questa Villa protetta come monumento naturale, storico e artistico da leggi di Stato, regionali, e convenzioni internazionali.

Un "museo a cielo aperto", noto a livello internazionale, che noi tutti abbiamo il dovere di rispettare e difendere.

Notate qui come i cipressi secolari dell’Ovale siano stati inglobati dalle strutture, contro qualunque regola.


Sepolti in quel modo, i cipressi non riceveranno acqua per tutto il tempo che saranno coperti dalle pedane, saranno asfissiati, probabilmente anche feriti dai lavori compiuti per sistemare le strutture, ed è possibile che le strutture poggino anche sulle loro radici. 

È così che, anno dopo anno, Villa Borghese ha perduto il leccio del Seicento che cresceva in alto sulla piazza, accanto alla fontana.

Tutto questo infrange le leggi di tutela del Parco, le regole delle conferenze di servizi che gli organizzatori sono tenuti a rispettare (vietato accostare o poggiare le strutture sul verde, è lecito farlo, solo sul ghiaino), nonché le minime conoscenze botaniche di cui ormai tutti o quasi sono al corrente. 

Credo che in nessun Paese d'Europa si veda uno sconcio simile. Per legge si deve lasciare uno spazio, adeguato attorno agli alberi, i quali vanno anche protetti da materiali appositi per non ferirli. Questo vale persino per i lavori stradali.

Se è intenzione di questa Amministrazione continuare a realizzare eventi di questa portata, sarebbe doveroso trasferire concorso e relativa fiera (stand, open bar, villaggi VIP, discoteche, ecc.) in un luogo alternativo e più consono ad una tale kermesse. Va anche ricordato che le attività commerciali sono proibite dallo Statuto della Villa stessa

Vi ringrazio ed in attesa di un Vostro gentile riscontro Vi porgo

Cordiali saluti,

(nome, cognome, indirizzo)



Qualche link per approfondire:

Foto 2017

Foto dei danni subiti dal verde della Villa

Cosa diventa Villa Borghese durante il concorso

Una presentazione fotografica del problema

Il problema dell'Ovale di Piazza di Siena

Repubblica- Agosto 2012: "dopo il concorso è sparito il prato"




Grazie al Corriere che oggi ha pubblicato la lettera degli  Amici di Villa Borghese




sabato 22 aprile 2017

(Hello) versione "pro riciclo" - provate a cantare


Se avete una bella voce provate a cantare Hello, di Adele (con le parole sotto, sopra c'è la musica), riprendetevi e mandatemi il video. Potremmo fare un bel collage alla "We are the World" per stimolare i romani a riciclare i rifiuti!


Aoo,  sei qui?..
Dopo tutti questi anni ancora li abbandoni li..
I rifiuti, voglio dire..
Ti dico che si riciclano  
E da lì devon sparire 

Ao, puoi sentirmi?
Io sono a Roma e sogno la città che vorrei qui
Più pulita e ordinata
Tu non hai capito come si fa la differenziata 
È uguale, come a Milaaano
non è poi così  lontana

***C’è il riciclo e lo saaaaaiii ***
L’avrai pur letto dai giornaaaali
E tu che lo ignori, fattene una ragione
Prima che Ama e Comune usino il bastone

***C’è il riciclo e lo saaaaaiii ***
Almeno provaci eddaaai 
I rifiuti per strada non li vogliam vedere
questa cosa, adesso, deve proprio accadere..ora si...

Ao’, ma che guaio
Ci son tipi come te che non lo voglion proprio fare
Ma Spero che sia chiaro
Non c’è scelta per noi tutti i rifiuti non li butti
Ma li devi separare tu
Altrimenti sono guai

***C’è il riciclo e lo saaaaaiii ***
Ti prego riescici eddaaai 
I rifiuti per strada non ci devono stare
In casa tua te li dovrai separare..eh si...

***C’è il riciclo e lo saaaaaiii ***
Ma questa cosa la fai maaaaai?
O li butti insieme, così non si fa
Anche a noi, mi credi, un po’ di  fatica ci fa, e pero’..

UUuuuuuuhh, e pero’..
UUuuuuuuhh, e pero’..
UUuuuuuuhh, e pero’..
e pero’..

***C’è il riciclo e lo saaaaaiii ***
Ti prego riescici eddaaai 
I rifiuti per strada non ci devono stare
In casa tu li dovrai separare.. 

***C’è il riciclo e lo saaaaaiii ***
Ma questa cosa la fai maaaaai?
O li butti insieme, così non si fa
Anche a noi, mi credi, un po’ fatica ci fa, e pero’..
---


Qui la versione originale della canzone di Adele.


venerdì 21 aprile 2017

giovedì 16 marzo 2017

Rifiuti abbandonati in centro storico, la saga continua..


Dopo il mio ultimo incontro con Ama e Comune, avvenuto quasi sei mesi fa, la situazione dei rifiuti gettati per strada vicino alla mia abitazione non è cambiata. 
Mentre ho trovato il resto del centro storico della Capitale non particolarmente sporco in questo periodo, anzi molto più pulito di quanto mi sarei aspettata, nel mio rione ci sono vari punti in cui si accumulano i rifiuti per strada durante tutto il giorno.
Sono così scesa in strada due giorni fa per affiggere un cartello che dica alla gente di non gettare i rifiuti dove avviene da ormai dieci anni (si lo so che è vietato ma la mole di documentazione scritta in questi dieci anni a Comune, Vigili e Ama secondo me mi assolve dal tentare un rimedio estremo!)
Con la mia vicina di casa abbiamo creato un po' di scompiglio, fermando anche qualche passante che gettava rifiuti ("noi li gettiamo sempre qui" ci ha risposto, beh certo infatti è ormai un decennio che alcuni residenti considerano la strada una discarica!) e un'amica giornalista è venuta a riprenderci, quindi è uscito il video che vedete sopra. Oltre ad un articolo, ieri in cronaca di Roma ed oggi in quella Nazionale.
La Sindaca attuale non ne esce benissimo, mi spiace perchè io faccio parte del Movimento 5 Stelle dal 2008 e credo ancora che sia l'unica possibilità che abbiamo attualmente per migliorare il contesto in cui viviamo in Italia però è vero che finora non ho visto - a parte una maggiore disponibilità al dialogo, che mi ha permesso, mesi fa, di avere un incontro con il Capo della Segreteria della precedente Assessora Muraro- un cambiamento nella raccolta dei rifiuti.
Ci vorrebbe un tavolo congiunto Ama, Comune e Municipale per elaborare una strategia per risolvere il problema. Perché alcuni residenti e commercianti gettano i rifiuti per strada? 
Voi lo sapete?
Io l'ho scritto tante volte:
1. Non hanno i trespoli nel Condominio (li rifiutano --> non dovrebbe essere loro permesso, se hanno lo spazio, in alternativa esiste un isola ecologica vicina dove possono gettarli differenziandoli, ma non la usano)
2. Nessuno li intervista e cerca di risolvere i loro problemi
3. Nessuno eleva contravvenzioni
4. L'Ama continua a raccogliere i sacchi dal marciapiede senza aprirli per vedere chi sono i responsabili e così la situazione si perpetua per anni.

L'Ama così fa più lavoro perchè oltre che dai condomini deve passare nei vari angoli a raccogliere rifiuti a tutte le ore del giorno, mentre avrebbe potuto fare un lavoro maggiore all'inizio, dieci anni fa,  facendo multe e risolvendo il problema e poi non pensarci più, invece così la mancanza di organizzazione pesa sia sulle tasche di Ama (e nostre) sia sull'estetica della città.
In tutto ciò il Comune non è intervenuto mai, dicendo per esempio alla Municipale di elevare contravvenzioni. Perché pare che Ama non riesca a farle.
Aspettiamo sperando che l'Assessora Montanari decida di fare qualcosa. Ho chiesto un colloquio, vediamo se me lo concederanno.

Nella mappa si può notare come l'abitazione della persona da noi fermata (segnalibro) si trovi a soli 110 metri dall'isola ecologica di Via Zucchelli, ma questa preferisce gettare i sui rifiuti a circa 50 metri all'angolo tra Via Francesco Crispi e Via degli Artisti. Forse perchè l'isola ecologica dispone dell'operatore solo fino alle 11.00 di mattina? Però è aperta tutto il giorno..ma il residente sarà a conoscenza di questa opzione? Non è dato sapere..



giovedì 5 gennaio 2017

Veicoli in sosta con il motore acceso: cosa possiamo fare?

Oggi ho letto questo post di Mirko Busto, Parlamentare dei 5Stelle che si occupa spesso di temi legati all'Ambiente ed alla Salute e sono rimasta esterrefatta. I morti per inquinamento in Italia sono addirittura più che quelli per il fumo!
Contro il fumo c'è pero' una politica ben precisa ormai: sulle confezioni di sigarette o sulle pubblicità campeggiano scritte che avvertono che il fumo fa male alla salute. Negli uffici è vietato fumare, nei luoghi pubblici idem, insomma ormai chi fuma lo fa essendo al corrente dei rischi in cui incorre. E per lo smog? Chi sceglie che automobile comperare è fortemente disincentivato ad acquistarne una a combustibile fossile? Chi circola per le città è efficientemente informato dell'impatto che la sua scelta di guidare un'automobile avrà sull'inquinamento e sulla salute degli abitanti? La Polizia Municipale veglia e sanziona chi si ferma con autobus o pullman lasciando il motore acceso? La risposta a tutti questi quesiti a Roma purtroppo è NO!
A Roma le automobili ibride non pagano le strisce blu e in tutta Italia non pagano il bollo per tre anni. Nell'acquisto del permesso per la ZTL c'è uno sconto (ma una penalizzazione rispetto alle auto a benzina o gasolio nell'acquisto del permesso annuale), ma al di là di questo non si va.
Cosa manca per contrastare lo smog?

1) Il Comune potrebbe fare delle campagne di educazione civica sui manifesti dislocati in giro per la città invitando a lasciare a casa l'automobile visti i migliaia di morti l'anno per smog, banner sul proprio sito o online, ecc.
2) Divieto di circolazione di qualunque bus turistico all'interno delle mura Aureliane (come fece Rutelli durante il Giubileo del 2000). Su questo mi sembra ci stiano già lavorando.
3) Conversione degli orribili bus a due piani che hanno recentemente invaso la città e che portano in giro i turisti per il centro, in pulmini elettrici più piccoli e non inquinanti;
4) Incentivi per i tassisti all'acquisto di auto ibride;
5) Conversione graduale della flotta di pullman e mezzi del comune in elettrici/ibridi;
6) Divieto di accesso delle microcar in centro storico (ormai acquistate in primis da adulti per entrare a sbafo in centro: niente permesso, sosta gratis come fossero dei motorini mentre invece inquinano e occupano lo stesso spazio delle Smart e talvolta anche più spazio!),

infine:

7) Una campagna di sensibilizzazione per spegnere il motore della macchina in sosta (anche tra i tassisti).
La città di NY ha calcolato che l'ammontare speso ogni anno a New York per la benzina consumata a motore fermo è pari a 28 milioni di dollari. La popolazione romana è inferiore rispetto a quella di NY ma se contiamo che Roma ha più auto circolanti che quelle che vi sono in tutta l'Austria secondo me la cifra potrebbe essere alta anche da noi. Inoltre il problema principale è la salute. 
Ogni giorno accompagno mio figlio a prendere il pulmino per andare a scuola e passiamo in una via del centro in cui ci sono una o più automobili ferme, autista dentro che dorme, con il motore acceso, ogni giorno le stesse. Nessuno le multa. Idem per pullman turistici su Via Ludovisi. Accesi ad aspettare i clienti e nuvole tossiche emanate.
In attesa che il Comune invii la Municipale a multare questi trasgressori (e che il legislatore renda più chiaro quanti minuti intendeva con durata "brevissima" della fermata), ho preparato un volantino che se volete potete stampare e distribuire a chi incontrate in sosta con il motore acceso.

o questo
scaricate qui il PDF



domenica 1 gennaio 2017

Pericolosi Segway


sopra: un video su You Tube che mostra cadute da segway
nonostante il video sia ilare evidenzia bene la pericolosità del mezzo



Ricevo e pubblico:

Gentile Martina,

Sono una guida turistica di Palermo ed ho avuto una brutta disavventura con i Segway, quei mezzi a due ruote parallele che frenano con lo spostamento del peso, che volevo condividere con Voi.
Alcuni mesi fa, ho effettuato un servizio guidato in Segway a Messina. Era la prima volta che ci salivo sopra, li avevo visti in giro e mi sembravano divertenti. Un breve training (10 min.) ha preceduto l'escursione. Tutto sembrava molto semplice, inoltre confidavo nella mia preparazione atletica
Il  percorso svoltosi nel centro si presenta subito molto accidentato a causa delle strade dissestate e non uniformi, come in molti centri storici d'Italia. 
Durante il tour si attraversa la strada e si sale e scende dai marciapiedi. Una turista, strisciando leggermente con la ruota il marciapiedi, viene sbalzata a terra, per fortuna si rialza illesa. 
Proseguendo ero l’ultima della fila, guidata dal titolare, che raccomandava  di seguire il percorso da lui stesso indicato, quando, oltrepassando un leggero avvallamento causato da un tombino, vengo sbalzata giù dal mezzo come una saetta. E' stato in  un attimo,  anche se procedevo molto lentamente.  Mi sono ritrovata a più metri di distanza dalla caduta dopo aver sbattuto  bruscamente per terra.  Ho perso i sensi.  In ospedale, dopo accertamenti radiografici, il referto ha riportato frattura all'olecrano  e al capitello del radio e la necessità di un intervento chirurgico. L’articolazione del gomito è la più delicata del corpo così mi sono dovuta rivolgere ad una clinica privata specializzata per il recupero da danni sportivi dove dovrò tornare ad essere operata per la rimozione della placca inserita. Ho fatto tutto a pagamento e non sono stata risarcita perché questi mezzi sono equiparati ai pedoni e non sono assicurati.
I manuali pubblicati in rete, ho poi saputo, mettono in evidenza il rischio di cadute con gravi conseguenze, avvertendo che, nonostante le precauzioni, i rischi non possono essere evitati. 
In Inghilterra sono infatti vietati da 5 anni [come gli hover board,  dall'anno scorso, N.d.R.] e sono autorizzati a circolare solo nel suolo privato.
Non sarebbe giusto vietarli anche a Roma?

(lettera firmata)


Concordo con la lettrice: anche se si è allenati, il Segway rimane un mezzo molto pericoloso, per chi lo guida e anche per chi gli sta vicino, visto che la frenata si fa con il peso che è sicuramente cosa più difficile da gestire dei freni, per esempio, di una bicicletta. Dal video sopra si vede inoltre come questi mezzi siano molto instabili, troppo larghi (spesso si sbattono le ruote contro ostacoli esterni) e il fatto che il motore continui ad andare anche se il passeggero non è più presente (o per inerzia o perchè il motore non si spegne) li rende molto pericolosi (in una scena tra quelle nel video sopra, un segway passa sopra il bambino che lo stava guidando) . 
Addirittura il proprietario della Società Segway è morto nel 2010 per essere caduto da un Segway!

Scriviamo:



Oggetto: vietiamo i pericolosi Segway 

Testo:

Gentili Signori,

Vi scrivo per chiederVi di esaminare la pericolosità dei Segway e possibilmente vietarli sul suolo cittadino.
Infatti questi mezzi a due ruote parallele che frenano tramite lo spostamento del peso del guidatore sono pericolosi per chi li guida e per chi si trova nei dintorni. Come si vede da questo video sono mezzi in cui anche i più esperti cadono con il rischio di farsi male, la guida è poco maneggevole e le frenate hanno un raggio molto più lungo di quelle delle comuni biciclette. 
Dal video si evidenzia come questi mezzi siano veramente pericolosi e si rendano protagonisti di innumerevoli incidenti, anche mortali (anche il proprietario della società Segway è morto per una caduta da questo tipo di mezzo). L'Inghilterra li ha già vietati -insieme agli hover board-  da circa cinque anni.
A Roma vengono usati non solo nei parchi ma anche in centro (vedi Piazza Venezia), inoltre non si vede mai nessuno usare il casco. Dati in mano a turisti, adulti e ragazzini e lasciati circolare per le vie del centro storico, costituiscono un pericolo per chi li guida (non sono neanche assicurati, perchè dalla legislazione sono equiparati a pedoni) e per i passanti. Nelle nostre strade accidentate o fatte di sampietrini, è veramente un rischio lasciarli circolare.
Spero che possiate indagare sulla loro pericolosità e possibilmente vietarli su tutto il territorio cittadino, parchi inclusi. Chi li affitta potrebbe riconvertire la propria attività all'affitto delle meno pericolose biciclette.

Vi ringrazio,

Cordiali saluti,

(nome, cognome)






sopra: Segway a Villa Borghese